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oggi sono stata dal dermatologo

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2011 11:18
27/01/2008 10:50
 
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ma cosa sono sti geloni?
27/01/2008 11:48
 
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sono reazioni della pelle al freddo che nascono nei mesi invernali e son caratterizzati da dita(dei piedi o mani o tutti e 2insieme) freddi,ruvidi,con formicolìo,o gonfi ecc

ad es io li ho solo nella mano destra perchè ricordo che a scuola per un periodo hanno tolto il riscaldamento e ogni tanto andavo a mettere la mano



27/01/2008 11:52
 
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Si presentano inizialmente come chiazze di colore rosso scuro che spiccano sulla cute circostante che è fredda, tesa e lucente; possono poi diventare dei veri e propri noduli rosso bluastri, di consistenza molle, fortissimamente pruriginosi, a volte anche dolorosi.
Una forma più grave sono i geloni con disturbi trofici, in cui sono presenti ulcerazioni dolenti e torpide, cioè a lenta guarigione, e alterazioni ungueali.
Oltre che dall’esposizione prolungata e ripetuta al freddo umido, il rischio che insorgano i geloni è aumentato dall’indossare indumenti umidi, scarpe bagnate, e dalla presenza di vento gelido.
E’ però necessaria anche una predisposizione individuale, infatti i soggetti interessati generalmente sono donne e bambini che presentano anche la presenza di turbe circolatorie periferiche che concorrono alla comparsa delle lesioni; un vasospasmo dovuto ad uno squilibrio del sistema nervoso simpatico, che regola la vasodilatazione e la vasocostrizione, è spesso in causa. Talvolta è presente acrocianosi, ovvero una situazione costituzionale caratterizzata da colorazione cianotica, rossobluastra, delle mani e dei piedi, accompagnata da parestesie (disturbi della sensibilità che si manifestano come ''formicolio'' o ''intorpidimento'' della zona colpita) e screpolature cutanee.
Spesso poi i soggetti in cui nella stagione fredda insorgono i geloni, durante la stagione calda presentano una iperidrosi, cioè uno stato patologico caratterizzato dalla formazione anormale ed eccessiva di sudore.
Il miglioramento delle condizioni di vita, la migliore alimentazione, il riscaldamento degli ambienti di vita e di lavoro, fanno sì che l’insorgenza dei geloni sia divenuta oggi più rara, in contrasto con il gran numero dei casi degli anni passati, soprattutto nell’ultimo dopoguerra.
Non esiste una prevenzione specifica ed efficace per i geloni (a parte il consiglio di coprirsi adeguatamente (guanti e calze di tessuti termici, e di esporsi meno possibile al freddo umido); si suggerisce di solito l’assunzione di polivitaminici (in particolare vitamina C) e di farmaci vasoattivi, sia per via generale che sotto forma di creme protettive, un’adeguata igiene locale, una regolare attività fisica. Quando invece i geloni sono già presenti si consiglia l'utilizzo di creme antibiotiche e cortisoniche per attenuare il prurito e il bruciore.
27/01/2008 11:55
 
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LE MANI
E' molto importante asciugarle sempre con cura: l'acqua che ristagna fra gli strati superficiali del derma a contatto con l'aria fredda provoca arrossamenti e desquamazioni a volte molto fastidiose. Per stimolare la circolazione e combattere la sensazione di "mani fredde", risulta efficace l'idroterapia, in particolare il maniluvio. Preparare due bacinelle: la prima con acqua a 35 - 40°, la seconda con acqua a 15°. Versare nell'acqua calda una manciata di fiori di fieno (da comprare in erboristeria), quindi immergere le mani nell'acqua calda per 2 minuti, poi metterle nell'acqua fredda per mezzo minuto. Il tutto può essere concluso con un massaggio, che migliora la flessibilità e stimola la circolazione sanguigna delle estremità: 1) stringere una mano con l'altra, tirando e distendendo le ossa; 2) roteare le mani su se stesse (due volte, in sequenza, ogni giorno)
[Modificato da TA79 27/01/2008 11:56]
27/01/2008 11:57
 
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I PIEDI
Anche, e soprattutto, i piedi soffrono le basse temperature. Uno dei possibili rimedi è il pediluvio alternato caldofreddo, una delle più interessanti applicazioni dell'idroterapia, perché rappresenta una vera e propria "ginnastica vascolare" e, come tale, particolarmente indicata nei casi di stanchezza e nei disturbi della circolazione del sangue. Ecco come procedere: procurarsi due bacinelle: la prima andrà riempita di acqua a circa 38°, la seconda di acqua a 17-18° gradi di temperatura. Si immergono i piedi in acqua calda per cinque minuti, quindi in acqua fresca per mezzo minuto.
Per potenziare i benefici, nell'acqua calda si possono aggiungere alcune gocce di olio essenziale di rosmarino, sorbo o eucalipto, diluite in mezzo bicchiere di latte o panna, oppure piante sia in forma di infuso, come salvia, aghi di pino, lavanda, sia di decotto, come corteccia di quercia e foglie di hamamelis. Dopo l'immersione, spazzolare i piedi e frizionarli con un asciugamano. Infine spalmare un po' di olio di oliva o una crema emolliente.
[Modificato da TA79 27/01/2008 11:59]
27/01/2008 12:03
 
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leggete che ha scritto un dermatologo Antonino Di Pietro si chiama
son d'accordissimo su cio' che scrive,inoltre quando andavo in palestra la circolazione e i geloni miglioravano eccome

Seguire una dieta ricca di vitamine, fare esercizio fisico costantemente, pediluvi o, comunque, immergere la parte malata nell’acqua, una volta che è tiepida, dove avete fatto bollire foglie di salvia sono alcuni dei rimedi che consiglio per contrastare i geloni, i veri nemici della pelle delle mani, del viso e dei piedi durante i mesi invernali. I geloni, infatti, sono il risultato di un piccolo problema a livello della microcircolazione sanguigna delle estremità, su cui il freddo agisce negativamente causando arrossamenti molto dolorosi e pulsanti. Tali arrossamenti possono pure screpolarsi e , se non si curano bene, possono dare origine a fastidiose infezioni piuttosto lunghe da guarire. Ecco perché, al primo accenno di prurito e di arrossamento dovuto a un gelone, bisogna intervenire tempestivamente. Grazie a rimedi molto semplici ma anche molto efficaci, si può eliminare con prontezza questo disturbo.

Sono le parole di un grande esperto di problemi della pelle, il professor Antonino Di Pietro, dermatologo e presidente dell’Isplad, ovvero la Società internazionale di dermatologi plastica e oncologica.



Come mai in inverno alcuni pazienti soffrono di geloni?

Perché questi pazienti, solitamente, soffrono già in partenza di una scarsa circolazione sanguigna a livello delle mani e dei piedi. Il freddo umido tipico del periodo invernale fa sì che il sangue tenda a ritirarsi maggiormente verso gli organi interni per conservare al meglio la salute di cuore, polmoni, reni, fegato, e così via. In questo modo, la pelle, impoverita, risulta più esposta agli attacchi del freddo e umido invernali e, dunque, alla comparsa di geloni.


Come si riconosce un gelone?

Si tratta di una chiazza, sulla pelle, arrossata e, talvolta, screpolata che duole molto al tatto. Somiglia quasi a un livido, ma non è stato un colpo violento a provocarlo. Inoltre, tale macchia si presenta con più facilità sulle parti del corpo che rimangono esposte e sono più sensibili di altre al freddo. Quindi, i geloni perlopiù compaiono su mani, piedi, orecchie, naso, mento.

Come si cura un gelone?

Se è già comparso, la cura migliore consiste nell’applicare sulla parte interessata una crema a base di cortisone, purché vi sia solo infiammazione. Se invece la macchia sulla pelle è anche screpolata o comunque è presente una lesione, bisogna alternare l’applicazione della pomata al cortisone con un’altra base di antibiotico, come la gentamicina o l’aureomicina. Io, però, consiglio sempre di prevenire i geloni prima della loro comparsa.


In che modo si possono prevenire?

I geloni sono quasi più facili da prevenire che da curare: per farlo, basta seguire alcune regole di vita quotidiana. La prima riguarda, ovviamente, gli indumenti che indossiamo: le parti più vulnerabili del corpo devono essere coperte con tessuti in grado di proteggere la pelle dal freddo e dall’umidità come la lana, il pile i tessuti tecnici studiati appositamente per l’abbigliamento da neve. In secondo luogo, raccomando a tutti coloro che hanno la tendenza a soffrire di geloni di fare regolarmente attività fisica.


Perché la ginnastica aiuta a evitare i geloni?

Perché rimette in moto il sistema cardiovascolare, migliorando la funzionalità anche dei piccoli vasi sanguigni che così diventano più elastici e non hanno più la tendenza a chiudersi sotto l’effetto del freddo.

Quali altri rimedi consiglia per prevenire i geloni?

Bisogna mangiare alimenti ricchi di vitamine. Il beta carotene, per esempio, contenuto nelle carote, negli spinaci e nel cavolo, aiuta la pelle a mantenere elasticità e tono. La vitamina E, di cui sono ricchi spinaci e carote, è utile per guarire dagli arrossamenti. Pure la vitamina C, che si trova in grande quantità negli agrumi, nei cavoli e nei broccoli, serve per mantenere elastiche le pareti dei vasi sanguigni. L’ananas si rivela una preziosa fonte di antinfiammatorio naturale chiamato bromelina. Infine, suggerisco i flavonoidi, sostanze presenti in more e mirtilli, che hanno la capacità di migliorare la circolazione dei piccoli vasi sanguigni.


Sport e alimentazione, insomma, sono le armi per prevenire i geloni. Ma se la prevenzione non basta, esistono rimedi casalinghi con cui affrontare la situazione?

Certamente. Alle prime avvisaglie di gelone, che di solito si presenta con un prurito fastidioso, si possono immergere le parti colpite in una bacinella di acqua tiepida nella quale è stata fatta bollire della salvia nella misura di cinque o sei foglie per litro d’acqua. La salvia ha proprietà lenitive molto spiccate e con dieci minuti di trattamento due o tre volte alla settimana, ma anche tutti i giorni se si avverte la necessità, possiamo curare i primi sintomi ed evitare lo svilupparsi del disturbo. Esiste poi un altro rimedio, ancora più veloce, per i pazienti che non hanno il tempo di sottoporsi al trattamento appena descritto, oppure non possono immergere in una bacinella d’acqua la zona interessata dal male, perché magari il gelone è localizzato su un orecchio o sul naso.


Di quale rimedio si tratta?

Appena si manifesta il prurito, si deve frizionare la parte lesa con alcol etilico. L’alcol, infatti, ha la capacità di stimolare la circolazione sanguigna e quindi agisce direttamente sulla causa che determina il gelone. Questa frizione può essere ripetuta due volte al giorno, ma raccomando però di stare attenti a non esagerare: l’alcol tende anche a seccare la pelle: in tale caso, va applicata, subito dopo, una leggera crema idratante sulla parte colpita.



Di Giulio Divo



IL VERO E IL FALSO SUI I GELONI



VERO

Anche solo un massaggio sulla parte dolente può essere d’aiuto per eliminare il gelone. Il massaggio aiuta a riattivare la circolazione, dunque fa bene sia per curare sia per prevenire questo disturbo.

FALSO

I maggiori rischi si corrono durante i lunghi periodi di freddo intenso. I geloni compaiono soprattutto in occasione di bruschi cali di temperatura, dato che l’azione del freddo improvviso sui piccoli vasi sanguigni causa l’improvvisa chiusura di questi.


VERO

La predisposizione ai geloni è ereditaria. Se un genitore soffre di geloni, è molto probabile che anche i figli abbiano lo stesso problema: l’elasticità dei vasi sanguigni viene infatti determinata, almeno in parte, anche per via ereditaria.


FALSO

Gli adulti sono più soggetti al problema rispetto ai bambini. Pure i bambini possono soffrire di geloni, specialmente, vista la loro scarsa capacità di avvertire il freddo, magari mentre giocano all’aria nei pomeriggi invernali.


VERO

In passato uno dei metodi naturali per guarire i geloni era quello di applicarvi sopra l’urina del malato. Si tratta di un rimedio tradizionale ancora molto usato ma privo di fondamento scientifico.


FALSO

Il vento, dato che tende a seccare l’aria, aiuta a prevenire i geloni. Il vento invernale è solitamente freddo e sferzante, ragione per cui il vento è un nemico della pelle soggetta a geloni.

VERO

I pazienti che d’inverno soffrono di geloni, spesso in estate hanno un problema opposto: l’iperidrosi, ovvero un’eccessiva produzione di sudore. Anche in questo caso, si tratta di una iper-reazione della pelle al calore: i pori si aprono per permettere una migliore traspirazione.


FALSO

L’olio d’oliva sui geloni è un vero toccasana, anche se non ha delle proprietà specifiche se non quella di facilitare il massaggio. L’olio, comunque, non va mai posto sui geloni che presentano ferite sulla pelle.


VERO

Quando i geloni provocano addirittura dei tagli sulla pelle, questi guariscono in un tempo. Molto più lungo delle normali ferite. Ciò accade perché, chiudendosi i piccoli vasi sanguigni, arriva poco sangue sulla zona interessata dal gelone. Poco sangue significa poco ossigeno e, quindi, una maggiore difficoltà della pelle a rigenerarsi e cicatrizzare.


FALSO

Per prevenire le infezioni, quando un gelone presenta delle lesioni sulla pelle, è necessaria una terapia antibiotica per bocca. Basta una pomata da applicare localmente.


VERO

Anche il pesce è un alimento molto utile per prevenire i geloni. Ricco di grassi “buoni” Omega 3 che aiutano anche a migliorare la circolazione sanguigna, è un alimento che non deve mai mancare nella dieta di coloro che soffrono di geloni.


FALSO

Gli uomini adulti sono più soggetti ai geloni delle donne adulte. Al contrario, si tratta di un disturbo che colpisce più frequentemente le donne.


VERO

Se le ulcerazioni alle estremità sono molto ricorrenti, è consigliabile effettuare un esame per valutare il livello di glucosio nel sangue. Questo perché troppi geloni, con relative lesioni della pelle, possono essere indice di una difficoltà circolatoria dovuta ad una forma di diabete.


FALSO

Per curare i geloni è bene mettere la parte malata a contatto con una bora dell’acqua calda o avvicinarla al termosifone. Si tratta di un rimedio casalingo da evitare perché il contatto improvviso con un oggetto ad alta temperatura può peggiorare la situazione e aumentare il dolore.


VERO

In erboristeria si possono trovare buoni rimedi contro i geloni. Sono indicate pomate a base di arnica e calendula.


FALSO

Più è calda l’acqua del pediluvio o dell’abluzione, meglio è. Invece, non dev’essere troppo calda per non creare problemi a una pelle che, come già detto, risulta essere scarsamente nutrita dai piccoli vasi sanguigni. Si rischia di aumentare il dolore e, in certi casi, di andare incontro più facilmente a scottature. L’acqua deve avere una temperatura percepita come gradevole.


VERO

Alcuni oli essenziali sono efficaci per curare i geloni. Tra i più potenti, quello di lavanda, iberico e malaleuca.
28/01/2008 12:19
 
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ta ora leggo bene tutto...vi dico solo che sono in condizioni disperate!! ho un dito della mano gonfissimo che però almeno non prude...e i piedi, mamma miaaa...tutti gonfi, prudono in continuazione, sto davvero male...
e il problema è che non ho preso freddo, quindi come mai mi escono fuori??
28/01/2008 12:23
 
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ehehe io sabato ho usato il metodo dell'alcool...
dovevamo andare a prendere lucio ma io avevo un prurito nei piedi pazzesco, così gli ho lavati con l'alcool in pratica...sono uscita che sembravo un'ubriacona...un puzzo d'alcool...però non è servito a nulla..
28/01/2008 12:26
 
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caspita tutto vero..infatti io d'estate sudo tantissimooooo, ho sempre l'ascella pezzata, che schifo, anche se mi lavo di continuo:(
28/01/2008 12:51
 
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Re:
Agny81, 28/01/2008 12.19:

ta ora leggo bene tutto...vi dico solo che sono in condizioni disperate!! ho un dito della mano gonfissimo che però almeno non prude...e i piedi, mamma miaaa...tutti gonfi, prudono in continuazione, sto davvero male...
e il problema è che non ho preso freddo, quindi come mai mi escono fuori??



agny io ho 4 dita della mano destra in condizioni disperate
[Modificato da TA79 19/12/2011 11:18]
28/01/2008 13:27
 
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ta, non saremmo diabetiche???

io sono stata dal dermatologo...e mi ha detto che non esistono creme..ma devo tenerli finchè non viene caldo...
28/01/2008 13:38
 
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diabetiche e perchè mai?eheheh

che dermatologo è il tuo?cambia
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