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Io sto col Tibet

Ultimo Aggiornamento: 16/04/2008 18:30
07/04/2008 19:32
 
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grandi parigini
Parigi interrompe la marcia. La torcia è arrivata nel pomeriggio sotto scorta a bordo di un bus allo stadio Charlety, ultima tappa di un percorso a ostacoli che dalla Torre Eiffel ha costellato il passaggio della fiaccola tra le strade parigine. Le bandiere con i cinque cerchi olimpici trasformati in manette, simbolo della protesta attivata da Reporter senza frontiere, ha accompagnato con clamorose apparizioni il passaggio della torcia, sventolando sulla Torre Eiffel, sugli Champs Elysée, sul municipio di Parigi, e obbligando la fiaccola a fermarsi prima del traguardo dopo la decisione del sindaco Bernard Delanoe di cancellare ogni cerimonia.

Sono stati gli organizzatori a decidere l'interruzione della staffetta dopo che i continui assalti da parte degli attivisti per i diritti umani hanno costretto a caricare più volte la torcia su un autobus scortato dalla polizia. A questo proposito la prefettura ha precisato che la fiaccola è sempre rimasta accesa ogni volta che si trovava sul mezzo, e che la fiamma si è spenta una sola volta per un problema tecnico.

Gli agenti hanno arrestato quattro persone - due attivisti pro-Tibet, due di Reporters senza frontiere e una politica francese - che avevano ostacolato la marcia del tedoforo e cercato di superare il cordone di sicurezza. Anche la vice-presidente del consiglio regionale parigino, la verde Mireille Ferri, è stata fermata mentre, impugnando un estintore, si dirigeva verso la Torre Eiffel, punto di partenza della staffetta.

La torcia avrebbe dovuto attraversare un percorso di 28 chilometri, portata a turno da 80 tedofori e costeggiando i maggiori siti turistici parigini fino alla sede del Compitato olimpico francese, nei pressi dello stadio Charlety, con circa tremila poliziotti impegnati a proteggere il passaggio. Ciascun tedoforo di turno era protetto da un cordone ambulante lungo 200 metri e composto da 65 poliziotti in moto, 100 sui roller e altrettanti vigili del fuoco corridori.

L'ira di Pechino. La Cina ha condannato oggi le "vili azioni" dei manifestanti filotibetani che ieri hanno disturbato il percorso della fiaccola olimpica a Londra. Per la prima volta il tg della notte della tv cinese ha brevemente accennato agli incidenti che hanno disturbato il passaggio della fiaccola olimpica, ieri a Londra e oggi a Parigi, nell'edizione delle 22 locali (le 16 italiane) del notiziario della principale rete della tv centrale, Cctv1. In precedenza, l'emittente ha mostrato immagini del passaggio della fiamma a Parigi, con una forte presenza di poliziotti e con l'inviato della Cctv che si rallegrava per "la calorosa accoglienza degli abitanti di Parigi, dei cinesi d'oltremare e degli studenti cinesi".

L'appello del Cio. Sul tema delle proteste legate al cammino della fiaccola per la prima volta è intervenuto il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), il belga Jacques Rogge, che ha espresso la profonda preoccupazione per quello che sta succedendo. "Tutti siamo preoccupati - ha detto Rogge - la situazione in Tibet ha suscitato un'ondata di proteste dei governi, dei mezzi di comunicazione e dell'ong che sta mettendo a rischio il passaggio della torcia". Poi la richiesta a Pechino di una "rapida, pacifica soluzione" della situazione tibetana.

San Francisco pronta alla protesta. Con l'odierna tappa parigina la fiaccola chiuderà il suo giro europeo e partirà questa sera per le Americhe, attesa dagli appuntamenti di San Francisco, mercoledì, e Buenos Aires, venerdì. Intanto la città californiana, dove vive la terza comunità cinese del Nordamerica, si prepara ad accogliere la fiaccola olimpica con manifestazioni anti-cinesi.

(Repubblica)
Se io fossi un atleta, mi ritirerei per protesta dalle Olimpiadi
07/04/2008 21:27
 
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ho i miei dubbi
i cinesi hanno occupato il Tibet ed essendo più numerosi mettono in minoranza i locali

ma bisogna anche ricordare che hanno portato infrastrutture (strade, ferrovie, scuole, ospedali,ecc.) che prima erano limitatissime.

Inoltre hanno dato un colpo mortale al sistema feudale: una casta di monaci parassiti che comandava e viveva alle spalle del suo popolo in piena arretratezza

dunque il problema è molto più complesso di quello che sembra e vanno considerati anche i benefici dell'occupazione cinese

i tibetani possono avere tanti figli quanti vogliono mentre ai cinesi è concesso uno solo

questo non significa che approvo le violenze cinesi contro i tibetani
piuttosto sono d'accordo col Dalai Lama che chiede più autonomia e libertà per la sua gente e dialogo con gli occupanti

a mio parere le Olimpiadi non vanno boicottate, ma va boicottata la presenza dei leader politici

ma ci andranno quasi tutti perchè la Cina è troppo potente e potrebbe vendicarsi boicottando a sua volta i paesi che la contestano

gli USA per esempio dipendono in buona parte dai cinesi: per le importazioni di prodotti e per l'acquisto da parte cinese dei titoli di stato americano che finanziano l' enormei deficit pubblico statunitense

non possono permettersi di ripetere il boicottaggio di Mosca 1980
anche se Hillary insiste con Bush
07/04/2008 23:29
 
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Il portare infrastrutture, non giustifica la violenza che hanno usato verso i tibetani e soprattutto verso i monaci che sono persone pacifiche e non violente. Il Dalai Lama, giustamente è anch'esso un uomo che rappresenta i Buddisti, quindi pacifico. Non si può sopportare l'ingiustizia in nome del timore che la cina si possa vendicare. Mi pare giusto che il Dalai Lama chieda più giustizia per la sua gente che poi chieda anche il dialogo, fa parte della sua visione della vita che io condivido pienamente. La Cina nega ai tibetani i diritti umani e la libertà religiosa, li ha sradicati dalla loro cultura e tradizione, li ha privati delle loro radici, li ha invasi e sottomessi. Monasteri distrutti e religiosi massacrati, se questo è il prezzo delle strade e delle infrastrutture, non dobbiamo allora rimproverare niente a hitler e mussolini e stalin. Piazza Tiananmen è un esempio della loro concezione di libertà
08/04/2008 13:53
 
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Spegnere la fiaccola é solo un gesto dimostrativo, ma vuoi vedere che smacco per un paese come la Cina??

Non risolverà il problema ma é già un segnale forte!



08/04/2008 14:21
 
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si è un forte gesto, soprattutto perchè quel simbolo della fiaccola accessa, per il mondo rappresenta la pace e la libertà. Nell'anitca Grecia, si fermavano le guerre nel periodo delle olimpiadi, tanto erano ritenute sacre. Olimpia diventava una zona franca, protetta e gli atleti trattati come dei dell'olimpo. Spegnere la fiamma olimpica, è un gesto di rilevanza mondiale, un messaggio che i cittadini del mondo sapranno unirsi quando vengono violati i diritti umani. Per me è fratellanza
14/04/2008 19:38
 
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Cari amici,
guardate un po' questa immagine (via satellite, from:Britain's GCHQ, the government communications agency) scattata prima degli scontri e la rivolta di Lhasa.

Ecco i monaci che hanno causato le violenze a Lhasa!!!

'Pechino orchestrava la rivolta nel Tibet', di Gordon Thomas

Canada Free Press (Venerdi 21 Marzo 2008 10:20): spie britanniche confermano la denuncia del Dalai Lama sulle violenze inscenate.

Londra, 20 Marzo - Britain's GCHQ, l'agenzia governativa delle comunicazioni che controlla elettronicamente mezzo mondo dallo spazio, ha confermato la rivendicazione del Dalai Lama che agenti dell'Esercito Popolare di Liberazione, l'EPL, travestiti da monaci, hanno innescato le rivolte che hanno lasciato dietro di sé centinaia di morti e feriti tibetani. Gli analisti della GCHQ ritengono che la decisione fosse deliberatamente calcolata dalla leadership di Pechino per fornire una scusa per schiacciare il malcontento che ribolliva nella regione, che sta infatti attirando la sgradita attenzione del mondo proprio durante la preparazione delle Olimpiadi.

Per settimane c'è stato un crescente astio a Lhasa, la capitale del Tibet, contro azioni minori compiute dalle autorità cinesi, e i monaci hanno guidato sempre più azioni di disobbedienza civile, chiedendo il diritto di compiere il tradizionale rito d'incensi bruciati.

Ritenendo che i sostenitori del Dalai Lama, dentro il Tibet e la Cina, sarebbero divenuti ancora più attivi nei mesi precedenti le Olimpiadi, I funzionari della British Intelligence a Pechino hanno compreso che il regime avrebbe cercato una scusa per schiacciare l'attuale malcontento, timore pubblicamente espresso dal medesimo Dalai Lama. I satelliti del GCHQ, geo-posizionati nello spazio, erano incaricati di monitorare da vicino la situazione.

L'immagine scaricata dai satelliti ha fornito la conferma che i Cinesi hanno usato agenti provocatori per iniziare le rivolte, cosa che ha dato all'Esercito della Repubblica Popolare la scusa per muovere su Lhasa e uccidere e ferire durante l'ultima settimana

Il Dalai Lama ha parlato per l'ennesima volta di "genocidio culturale", e si è offerto di dare le dimissioni da capo delle proteste contro il governo cinese al fine di portare la pace. L'attuale agitazione è cominciata il 10 Marzo, anniversario della rivolta del 1959 che il regime cinese soffocò nel sangue.

16/04/2008 18:30
 
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Quoto in toto, spegnere la fiaccola non servirà a molto, ma è un grosso segno di protesta e adesione verso una repressione ingiusta di un popolo pacifista. pazzesco.
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