Parigi interrompe la marcia. La torcia è arrivata nel pomeriggio sotto scorta a bordo di un bus allo stadio Charlety, ultima tappa di un percorso a ostacoli che dalla Torre Eiffel ha costellato il passaggio della fiaccola tra le strade parigine. Le bandiere con i cinque cerchi olimpici trasformati in manette, simbolo della protesta attivata da Reporter senza frontiere, ha accompagnato con clamorose apparizioni il passaggio della torcia, sventolando sulla Torre Eiffel, sugli Champs Elysée, sul municipio di Parigi, e obbligando la fiaccola a fermarsi prima del traguardo dopo la decisione del sindaco Bernard Delanoe di cancellare ogni cerimonia.
Sono stati gli organizzatori a decidere l'interruzione della staffetta dopo che i continui assalti da parte degli attivisti per i diritti umani hanno costretto a caricare più volte la torcia su un autobus scortato dalla polizia. A questo proposito la prefettura ha precisato che la fiaccola è sempre rimasta accesa ogni volta che si trovava sul mezzo, e che la fiamma si è spenta una sola volta per un problema tecnico.
Gli agenti hanno arrestato quattro persone - due attivisti pro-Tibet, due di Reporters senza frontiere e una politica francese - che avevano ostacolato la marcia del tedoforo e cercato di superare il cordone di sicurezza. Anche la vice-presidente del consiglio regionale parigino, la verde Mireille Ferri, è stata fermata mentre, impugnando un estintore, si dirigeva verso la Torre Eiffel, punto di partenza della staffetta.
La torcia avrebbe dovuto attraversare un percorso di 28 chilometri, portata a turno da 80 tedofori e costeggiando i maggiori siti turistici parigini fino alla sede del Compitato olimpico francese, nei pressi dello stadio Charlety, con circa tremila poliziotti impegnati a proteggere il passaggio. Ciascun tedoforo di turno era protetto da un cordone ambulante lungo 200 metri e composto da 65 poliziotti in moto, 100 sui roller e altrettanti vigili del fuoco corridori.
L'ira di Pechino. La Cina ha condannato oggi le "vili azioni" dei manifestanti filotibetani che ieri hanno disturbato il percorso della fiaccola olimpica a Londra. Per la prima volta il tg della notte della tv cinese ha brevemente accennato agli incidenti che hanno disturbato il passaggio della fiaccola olimpica, ieri a Londra e oggi a Parigi, nell'edizione delle 22 locali (le 16 italiane) del notiziario della principale rete della tv centrale, Cctv1. In precedenza, l'emittente ha mostrato immagini del passaggio della fiamma a Parigi, con una forte presenza di poliziotti e con l'inviato della Cctv che si rallegrava per "la calorosa accoglienza degli abitanti di Parigi, dei cinesi d'oltremare e degli studenti cinesi".
L'appello del Cio. Sul tema delle proteste legate al cammino della fiaccola per la prima volta è intervenuto il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), il belga Jacques Rogge, che ha espresso la profonda preoccupazione per quello che sta succedendo. "Tutti siamo preoccupati - ha detto Rogge - la situazione in Tibet ha suscitato un'ondata di proteste dei governi, dei mezzi di comunicazione e dell'ong che sta mettendo a rischio il passaggio della torcia". Poi la richiesta a Pechino di una "rapida, pacifica soluzione" della situazione tibetana.
San Francisco pronta alla protesta. Con l'odierna tappa parigina la fiaccola chiuderà il suo giro europeo e partirà questa sera per le Americhe, attesa dagli appuntamenti di San Francisco, mercoledì, e Buenos Aires, venerdì. Intanto la città californiana, dove vive la terza comunità cinese del Nordamerica, si prepara ad accogliere la fiaccola olimpica con manifestazioni anti-cinesi.
(Repubblica)
Se io fossi un atleta, mi ritirerei per protesta dalle Olimpiadi