Genere vario

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Agny81
00mercoledì 21 novembre 2007 11:56
i titoli che non sappiamo di preciso a che genere appartengano
- la formula del cuore - catherine Ryan Hyde
un libro bellissimo che aiuta ad essere migliori e più buoni e gentili con il prossimo: un ragazzino inventa una fantastica gara di buone azioni e salva il mondo

- l'enigma del solitario - Joostein Gaarder
ahhhh, unico questo libro!!!! lo consiglio a tuttissimi!!! davvero una bella storia, cinquantadue carte, un jolly, un piccolo libro: la storia infinita dell'umanità!!

- il cacciatore di Aquiloni, ambientato in afghanista...consigliato da confusa07

- L'arca di Nina - anna sartorio
dice Sabry90 che ce lo consiglia:
un libro che vede in primo luogo la forza di questa madre di andare avanti e la forza di volontà di questa neonata di stare al mondo!
adoro questa collana di libri...
CONFUSA07
00mercoledì 21 novembre 2007 12:30
IL CACCIATORE DI ACQUILONI
Libro fantastico, anche se molto crudo, ambientato in afghanistan..
CONFUSA07
00mercoledì 21 novembre 2007 12:31
scusa ho sbagliato a scrivere
IL CACCIATORE DI AQUILONI..ho messo la cq..che ignurant..
Agny81
00mercoledì 21 novembre 2007 13:22
dai è bello??? lo hanno regalato a mia madre...ma non l'abbiamo ancora mai letto non ci ispirava molto...
CONFUSA07
00mercoledì 21 novembre 2007 16:26
Leggilo perchè è veramente bellissimo
Sabry90@
00lunedì 26 novembre 2007 20:07
L'ARCA DI NINA- Anna Sartorio.

Torino, 16 giugno 2000: Nina viene al mondo alla 26a settimana di gestazione. Pesa 700 grammi, ed è immediatamente ricoverata in Terapia Intensiva Neonatale. Dentro un’incubatrice – la sua «Arca» –, è tenuta in vita da un apparecchio di ventilazione che, attraverso un sondino inserito nel naso, le spinge aria nei polmoni; un catetere nell’ombelico la nutre e ha monitor, sonde, tubi e aghi dappertutto. Sua madre Anna, per oltre 70 giorni, le sta accanto, le parla, l’accarezza, mentre Nina supera un’emergenza dopo l’altra. Il 26 agosto 2000, finalmente, Anna e Nina possono andare a casa insieme: le condizioni della bambina si sono stabilizzate. Ma la loro battaglia per la vita non è ancora conclusa...

Dei tre reparti della Terapia Intensiva Neonatale – Intensiva, Semi-Intensiva e Minima – Nina era stata ricoverata in quello destinato ai prematuri più gravi. L’Intensiva, appunto… «Stai calma, Anna. Non poteva capitare in un posto migliore. È tutto organizzato, tutto perfetto». Tutto perfetto. Tutto perfetto.
Chissà perché, allora, appena l’ho vista non mi sono più sentita al sicuro. Mi sono avvicinata all’incubatrice di Nina e dentro di me è esploso un urlo. C’era un artiglio che mi graffiava; mi strappava via la carne. C’erano stupore, paura, incredulità, strazio, impotenza e senso di colpa, e non capisco come abbia potuto semplicemente mettermi a piangere, perché il dolore faceva tali e tante acrobazie che il solo pianto non bastava a esprimerle tutte.

Drammatico, intenso e lucidamente scandito da informazioni e dati, L’Arca di Nina è una storia di sopravvivenza. È la cronaca sincera, fino in fondo, di una furiosa battaglia per la vita: quella di una donna che era convinta di poter avere tutto – famiglia, lavoro, mille interessi... un’altra gravidanza serena –, e quella della sua secondogenita, nata troppo presto, con i polmoni, il cuore, il cervello formati soltanto a metà. Un testimonianza forte, una voce che ci cattura, e che talvolta ci fa anche sorridere, raccontandoci di un altro mondo, di persone, situazioni e luoghi pressoché sconosciuti. Un libro, una storia, una donna coraggiosa e la sua piccola guerriera che non potremo dimenticare facilmente.


un libro che vede in primo luogo la forza di questa madre di andare avanti e la forza di volontà di questa neonata di stare al mondo!
adoro questa collana di libri...
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