00 29/10/2007 22:05
Re:
Agny81, 29/10/2007 21.52:

insomma stavo dicendo che le volte in cui soffro diventa una specie di necessità...e più soffro più in genere scrivo meglio del solito..

e per te denilson??
(anche se qua è la mia intervista ma in attesa che tu apra la tua te lo chiedo qua...oppure inizio a scrivere qualcosa in pensieri e parole e nè riparliamo di là che anche a me questo argomento interessa molto..)



Io mi sono accorto, quando ho cominciato l'Università, che finché una cosa non la scrivevo non era per me reale, non aveva vita propria. Mi aiutava a capire, a razionalizzare. Gradualmente è diventata una necessità, soprattutto in corrispondenza di un periodo per me doloroso. Scrivevo per me stesso, a parte le lettere (tantissime) ad una amica del cuore che ogni giorno mi rispondeva. E' da poco che faccio leggere le mie cose. Nel frattempo ho scritto soprattutto racconti, ed anche poesie (che non sono gran che) ed un romanzo su cui devo rimettere le mani. A volte mi alzo di notte a scrivere, altre volte comincio appena alzato. Quando ho tempo scrivo anche al lavoro. E' come respirare. Non potrei farne più a meno. E allo stesso tempo diventa una schiavitù. Ovunque io vada ho fogli e matite. Sono la prima cosa che metto in valigia assieme ai libri.