00 09/11/2007 16:35
Non ho fobie. Ho alcune paure, come tutti. Da piccolo avevo paura del buio e dei temporali, poi queste paure si sono ripresentate da adolescente sotto altre forme. Ricordo la paura a prendere la seggiovia o l'aereo. Dopo i vent'anni ho sofferto a lungo di attacchi di panico, poi sono guarito.
Da piccolo anch'io evitavo cavallette, maggioloni, pipistrelli. Credo sia una cosa piuttosto comune. Abitando un po' in campagna o dovendoci andare per vari motivi, la paura degli inssetti passa (sono stato diverse volte nella foresta vergine, lì sì che ci sono gli insetti).
Quanto alle fobie, secondo me - nelle mia ignoranza - ce ne sono di due tipi: quelle riconducibili ad eventi traumatici (come quella di Chiara) e quelle che hanno una spiegazione a livello inconscio e che quindi va cercata con pazienza dentro di sè. Ho un amico che ha la fobia degli uccelli da quando - bambino - è entrato in una soffitta in cui c'erano decine di piccioni che l'hanno aggredito. Non è riuscito a vincerla. Altre volte le fobie si possono vincere (se ne vale la pena) affrontando la paura a piccole dosi. Spesso però le fobie sono apparentemente immotivate ed affrontarle diventa molto difficile. Da qui la ricerca interiore di ciò che le ha scatenate. Spesso dietro ad una fobia si cela la paura di qualcosa di molto diverso che viene rappresentato dall'oggetto (ragni, serpenti, ecc.) solo come transfert.
Ho già scritto in un'altra sezione sulla paura e su come si può affrontare, secondo me.
Vorrei consigliare un racconto bellissimo, amato anche da Freud, che chiarisce molte cose sulla paura, le ossessioni, le fobie: si chiama "L'uomo della sabbia" (Der Sandmann) di E.T.A.Hoffmann. Leggetelo, non ve ne pentirete.