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Quiz del 04/12

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    00 05/12/2007 11:18
    noi, serii siamo [SM=g8108]
    [Modificato da (mariachiara) 05/12/2007 11:19]
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    00 05/12/2007 17:03
    Risposta alla 1ma

    Fate ancora in tempo a partecipare, intanto rispondiamo alla 1ma:

    La Domanda:

    1) Secondo i Vangeli Gesù è nato il 25 Dicembre?

    Risposta:

    I Vangeli e le fonti storiche non indicano assolutamente nulla sul giorno esatto della nascita di Gesù, abbiamo solo alcuni elementi indiretti che permettono solo di determinare il periodo:

    Secondo Clemente Alessandrino (+ c. 215), in Oriente alcuni fissavano la nascita il 20 di Maggio, altri il 20 di Aprile, altri ancora il 18 di Novembre; ed egli, non senza ironia, appunta coloro "che non si contentano di sapere in che anno è nato il Signore, ma con curiosità troppo spinta vanno a cercarne anche il giorno".

    In Occidente S. Ippolito (+ 235), nel Commentario su Daniele, ha per il primo un accenno alla data del 25 Dicembre. Nel 243, l'anonimo autore del De Pascha computus fa nascere Gesù, Sol iustitiae, il 28 di Marzo, per il semplice motivo che in quel giorno, quarto della creazione, Dio creò il sole.

    Nell’opuscolo De solstitiis et aequinoctiis (fine del III sec. o metà del IV), si dice: “Nostro Signore fu concepito il 28 Marzo, che è giorno della Pasqua, della Passione del Signore e del suo concepimento”, e “Il Signore nacque nel mese di Dicembre, di inverno, il 25”.

    Similmente si legge in Tertulliano Adversus Judaeos[6] e in S. Agostino, De Trinitate.

    Questa strana varietà di opinioni, dimostra che in quei primi secoli, non solo non esisteva una tradizione intorno alla data del Natale, ma che la Chiesa non ne celebrava punto la festa, altrimenti, fra tanta diversità di pareri, se ne sarebbe fatto questione viva, come avvenne per determinare la solennità della Pasqua. Del resto, non era tanto la data della nascita di Gesù che interessava la Chiesa, quanto il fatto che si realizzava con la venuta di lui sulla terra, l'inizio del mistero della redenzione.

    Sennonché, nella prima metà del IV sec., noi incontriamo un documento autentico romano che attesta indiscutibilmente l'esistenza della festa di Natale a Roma il 25 Dicembre.

    Riassumendo, la nascita di Gesù alla fine di dicembre (o all’inizio di gennaio, come è festeggiata in Oriente), potrebbe essere una data ricavata sulla base di una serie di calcoli congiunti, quindici mesi dopo l’annuncio a Zaccaria, nove mesi dopo l’annunciazione a Maria, sei mesi dopo la nascita di Giovanni il Battista. Un calcolo basato sui turni sacerdotali al Tempio, pur con tutti i suoi limiti, pare non opporsi alla cronologia tradizionale.

    Il fatto che vi fossero dei pastori con le loro greggi all'aperto nella notte in cui nacque Gesù non è un motivo per escludere che fosse inverno; ancor oggi a Betlemme è possibile vedere ovini al pascolo nei freddi giorni natalizi.

    Certamente queste argomentazioni, in mancanza di documenti più precisi, non possono mai avere un valore assoluto.

    In conclusione, manca ancora una soluzione definitiva per il problema della data del Natale, ma gli studi degli ultimi decenni hanno aperto nuove prospettive finora trascurate. Certamente la volontà di cristianizzare una festa pagana ha rivestito una certa importanza; ma non è escluso che la collocazione di questa festività al 25 dicembre abbia seguito un proprio percorso, indipendente dalla festa del sole, facendo invece riferimento alla data dell’annunciazione. Non è nemmeno da escludersi che la nascita di Gesù in dicembre sia frutto di una tradizione che si propose di richiamare da vicino i racconti evangelici.
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    00 05/12/2007 17:11
    ...e per finire...

    Faccio notare ai meno attenti che sulla maggior parte dei diari e calendari al 25 Dicembre non trovate la dicitura:

    "Nascita di Cristo" ma "Natività di Cristo" che serve a sottolineare il fatto che è una data concordata tra i cristiani ma non provata storicamente.

    [SM=g8890] (Ammazza quanto sò colto...)


    Complimenti a:
    MariaChiara Voto 7 [SM=x1409560] [SM=g9524] [SM=g9524]

    Rimandati: [SM=g6806]
    Agny Voto 5
    Squalo Voto 4
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    00 05/12/2007 17:23
    [SM=g7350] sono contenta, ora devo uscire, quando torno risponderò con più attenzione. Comunque l'importante è che sia nato, poi se è il 25 o un'altra data, non è importante [SM=x1408409]
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    00 07/12/2007 00:27
    Re:
    Agny81, 04/12/2007 13.17:

    che bello l'avatar di romeoooo!!!


    hai dato al cane il nome di un gatto? Oh romeo, perchè sei tu romeo, rinuncia al tuo nome!... [SM=x1409613]


  • AnnieRosa
    00 07/12/2007 17:50
    Ahahahahahahhhhh; Mariachiara, che forza che sei.
    Certo: l'importante e' che sia nato.
    Le interpretazioni sono svariate; i calendari idem.
    Il Suo passaggio viene comunque riportato in varie dottrine, anche con nomi diversi.
    A proposito di sta benedetta mela, spesso il frutto proibito viene dichiarato essere tale, ma nel testo ebraico originario della Bibbia si parla di frutto della conoscenza del bene e del male senza ulteriori specificazioni. Viene dichiarato come una mela, perché in latino l'albero delle mele è malum, e malum ha lo stesso significato di male. Quindi nel medio evo si pensava che fosse una mela.
    Comunque, mela, pera, arancia o susina, ha creato un bello scompiglio. Ahahahahahhhh
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    00 07/12/2007 18:11
    Rispondiamo alla 4ta!

    Dato l'ultimo intervento decido di rispondere subito alla 4ta:

    Nella Genesi il frutto proibito che Adamo ed Eva hanno mangiato era denominato "Il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male" e non viene specificato assolutamente di quale frutto si tratti.

    Infatti il cap. 2:16,17:


    Il Signore Dio diede questo comando all`uomo: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell`albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti".



    Una curiosità:
    Quando Dio impose questo divieto, Eva ancora non esisteva, solo Adamo ricevette il divieto di mangiare il frutto e se leggete l'inizio del cap. 3 di Genesi quando Dio si accorge della disubbidienza sembra rimproverare solo Adamo anche se leggendo il contesto della discussione tra il serpente ed Eva è chiaro che il divieto era per tutti e due.

    Altra curiosità:
    Se dovessimo interpretare questo frutto come un frutto reale è improbabile che questi potesse essere una mela (data la loro rarità in quelle zone) o che fosse un Fico (viene citato subito dopo quando si accorgono di essere nudi). E' più probabile che potesse essere una Pesca (molto comune all'epoca in quelle zone).

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    00 07/12/2007 18:12
    Complimenti a...

    Complimenti ad AnnieRosa!
  • chiaralapazza
    00 07/12/2007 19:12
    Mi avete chiarito alcune cose, grazie!!! [SM=g7350] [SM=x1408408] [SM=x1408409] [SM=g8916] [SM=g7174] [SM=g7350] [SM=x1444983] [SM=g7187] [SM=g7198] [SM=x1444982] [SM=x1444982] [SM=x1444981] [SM=g7178] [SM=g7176]
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    00 08/12/2007 11:24
    Rispondiamo alla 3za

    La domanda:
    3) Nel racconto della Genesi di Adamo ed Eva quanti Alberi vengono citati? Uno o Due?

    La Risposta:

    Gli alberi citati sono due: L'albero della Vita e L'albero del frutto della conoscenza del bene e del male.

    Il frutto del primo albero poteva essere tranquillamente mangiato da Adamo ed Eva mentre il secondo no.

    Quando Adamo disubbidì e mangiò il frutto proibito furono cacciati dall'eden e non poterono più mangiare dei frutti del primo Albero:


    Il Signore Dio disse allora: "Ecco l`uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell`albero della vita, ne mangi e viva sempre!".



    Piano piano questo lì portò alla morte:
    Adamo morì all'età di 930 anni.
    Set (figlio di Adamo) morì all'età di 912 anni.
    Enos (Figlio di Set) Morì all'età di 905 anni.
    ....

    Il più longevo fù Matusalemme che campò ben 969 anni.

    Piano piano si noterà come la vita degli uomini citati nella genesi si accorci sempre di più fino a stabilizzarsi intorno ai 70-80 anni.

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    00 15/12/2007 18:06
    e per finire Rispondiamo alla 2da
    Scusate se vi ho fatto attendere, ma ultimamente sono stato impegnato.
    Per finire rispondiamo alla 2da e ultima domanda:

    2) Secondo il Vecchio Testamento (VT) Dio aveva un nome? E se sì qual'era il nome personale del Dio degli Ebrei?

    La risposta a questa domanda la ritengo di particolare interesse dovuto soprattutto al fatto che c'è un gruppo religioso che ormai da Decenni e decenni con una sorta di proselitismo capillare ha portato la questione spesso agli onori della cronaca e che ne fa un caposaldo delle loro credenze:

    La prima volta che si parla di una sorta di nome di Dio è quando Mosè venne contattato per diventare il liberatore del popolo ebraico (Esodo 3,13-15):


    Mosè disse a Dio: "Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?". 14 Dio disse a Mosè : "Io sono colui che sono!". Poi disse: "Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi". 15 Dio aggiunse a Mosè : "Dirai agli Israeliti: Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione.



    Il termine che troviamo tradotto IO-SONO corrisponde all’ebraico YHWH. Di tale parola attualmente non è possibile conoscerne la pronuncia perché non esistono evidenze storico-archeologiche che permettano di aggiungere le vocali che tale termine aveva in quanto nell’antica lingua ebraica le vocali non venivano scritte ma pronunciate al momento della lettura.

    Dato che per gli ebrei il nome divino era troppo sacro per essere pronunciato essi lo sostituivano con altri termini quando lo leggevano. Con il tempo si perse l’esatta pronuncia.

    C’è un gruppo religioso abbastanza diffuso in Italia che usa il termine Geova come nome divino e a causa della ricca pubblicità che fanno al termine molte persone che non si intendono più di tanto di questi argomenti credono che sia il nome divino traslitterato in Italiano.

    In realtà il termine nasce da un tentativo degli antichi Masoreti di dare una pronuncia alla parola. Dato che, come noi, non conoscevano da quali vocali era composto il tetragramma YHWH pensarono di aggiungervi le vocali della parola ebraica "Signore" (Ebr. EDONAH) ottenendo YEHOWAH che traslitterato in italiano ci da appunto "GEOVA".

    Quindi è storicamente risaputo che tale nome non è la corretta traslitterazione del tetragramma ma un semplice Ibrido creato da un gruppo di antichi ebrei.
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    00 16/12/2007 00:57
    ma grazie, interessante! Tutta la Torà parla del nome di Dio, solo Mosè ne fu a conoscenza, comunque col Nuovo Testamento, Gesù ci ha insegnato il nome Padre, abbà, non so come si scrive. Considera che l'ebraico si scrive da destra verso sinistra e ho letto che le vocali venivano pronunciate al momento ma non scritte. Si sono fatti anche degli studi sulla grafica del nome, le lettere messe in verticale, sembrano una figura di persona. In ogni modo, per me va benissimo il nome Padre! E' bello questo argomento, farò una ricerca più approfondita
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    00 16/12/2007 18:20
    Prego!
    Se hai qualche curiosità ulteriore su YHWH posso risponderti...
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    (mariachiara)
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    00 16/12/2007 18:59
    com'è che sei così preparato su questo argomento? E' una tua passione o conosci l'ebraico? Sono una curiosona, non farci caso
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    MatriXRevolution
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    00 16/12/2007 20:00
    Re:
    (mariachiara), 16/12/2007 18.59:

    com'è che sei così preparato su questo argomento? E' una tua passione o conosci l'ebraico? Sono una curiosona, non farci caso



    Modestamente sono un ragazzetto molto molto colto, simpatico e carino. Dato che sono di carattere parecchio curioso e tendo sempre a chiedermi il perchè di tutto e certi argomenti mi incuriosiscono più di altri mi informo, faccio ricerche, seguo gli esperti, ascolto opinioni ecc...

    [SM=g9360]
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