00 22/02/2008 19:37
Re: Re:
ondina75, 22/02/2008 19.09:




chiedo scusa...
forse mi sonoe spressa male

il mio non era un "rimprovero"... stavo cercando di spiegare...
il conoscere, il sapere che il problema c'è,che esiste, che ha un nome e che è ben individuabile, non qualcosa che hai solo tu e che ti rende "strana" (anche se spesso agli occhi di chi no sa, strani si appare davvero) non sempre "attenua" la forza del problema stesso...questo volevo dire...
certo sapere contro chi si ha a che fare aiuta, mette in moto delle "strategie", ma spesso capita che ci si blocca ugualmente...
ufff è difficile speigare :P

cmq grazie per l'ascolto [SM=x1460511]


to be continued [SM=x1460411]




Credvo mi avessi capita male, non mi permetto di giudicare, assolutamente. Ci mancherebbe, se giudicassi ti mancherei di rispetto. Non si giudica una persona che sta male. La si ascolta, ma non la si giudica perchè non si può capire il suo dolore, lo si ascolta.
Ondina, lo so che blocca lo stesso la consapevolezza, è normale, non si chiamerebbe patologia allora. Il mio è un modo per dire che si è a buon paunto conoscere il problema, tutti questi sono passi, e un passo alla volta si arriva a prednere consapevolezza del problema, poi a imparare a conoscerlo, imparare gli strumenti che esso agisce in noi, capire quali sono gli strumenti per combatterlo, capire l'orgine di questo, mettere insieme le cose per risolverlo o trasformarlo in altro. A volte un problema può diventare una risorsa, anche se non sembra.
Cmq, tutto questo per dire che sei a buon punto, sei sulla strada giusta. Quella della consapevolezza che porta avanti, molto avanti. Bisogna continuare sempre su questa strada, anche se a volte tutto sembra tornare in discesa. Le cadute ci saranno ancora, ma non ci si deve mai scoraggiare. facile da dirsi e difficile da farsi, ma è così.
Un abbraccio ondina. [SM=x1460511]