00 07/03/2008 18:58
innanzitutto ciao [SM=x1460514]

èpassato un po' di tempo dalmio ultimo intervento...diciamo cheho avuto un po' da fare :P

ho letto gli ultimi post di questa discussione...bhè in parte è proprio ciò che scrivete...
sicuramente alla base di tutto c'è un tipo di educazione,comedire, "un po'" rigida... il fatto di non essere mai stata incoraggiata quando era giusto farlo nei piccoli "successi" anche di bambina (tanto è mancata sta cosa che sono convinta che successi non ce ne siano stati...)il fatto di non avere avuto (o percepito..e cmq fosse anche solo percezione mia è sufficiente a creare probelmi)la "SICUREZZA" di valere anche quando sbagliavo...la costante pauradi commettere errori e di essere "ripresa"...bhè tutte queste cose di sicuro hanno avuto il loro peso nel crearmi unaserie di insicurezza e nel minare pericolosamentela mia autostima cheè praticamente pari a zero...
"
diciamoche i fattori esterni hanno largamente influenzatol'insorgere di queste "problematiche"


in più si...ci sono stati dei "traumi" di cui non mi va di parlare...almeno per ora...

e poi i continui confronti con gli altri...queste sono tutte condizioni che accomunano le persone che hanno questo tipo di "problema"...certo ci sono anche fattori di natura "interna", l'indole...
diciamoche cmq nlla maggirorparte dei disturbi d'ansia (se non in tutti)i fattori esterni, l'educazione, l'ambiente familiare hanno peso notevole...

certo devo ammettere che rispetto a quelche anno fa c'è stato un "movimento"
il vivere da sola... la presenza di una persona vicino...
sono cose che però sono arrivate a "fatica"...
non ho vissuto determinate esperienze quando era il momento e questo ancora mi pesa molto, mi crea disagi...



è come se fossi un bambino che cerca di correre senza aver imparato prima a camminare...

è molto difficile per me spiegare e rendere chiaro tutto...
non credo di essere guarita completamente...credo che la stradada fare sia ancora molto lunga..io VEDO le differenze...ci sono...

chi io non sia ciò che appaio n quelle situazioni,non lo so...mi vedo come mi comporto, le difficoltà che incontro e, purtroppo ancora tendo a vedere solo e solo quelle...

in tutti questi anni i condizionamenti a cui mi sono "piegata"mi hanno forgiato in una certa maniera...sto a fatica tentando di attuare una sorta di "decondizionamento" e questo lo faccio con la terapia,con il confronto con utenti del forum di cui parlavo, con il confronto con il mio ragazzo...
è difficile... perchè se pure so che qualche cosa è cambiata io cmq tendo a vedere solo gli aspetti negativi, per me esistono solo quelli, per me ci sono solo le mie difficoltà nel gestire le relazioni, nello stare con le persone, nel comunicare con loro...
per me chiunque ha più diritto di me...è meglio, vale di più...

so che da un punto divista razionale (e teorico) è una stupidaggine, ma poi la convinzione rimane quella...l'unica verità è quella...e anche quando qualcuno, per caso, tenta di farmi un complimento io lo prendo come una "bugia"... non può essere vero...NON LO E'

le uniche persone che non mi fanno paura sono i bambini...quelli piccoli, perchè da loro non mi sento giudicata
non a caso insegno nella scuola materna
con loro è tutto ok...anche se in questo ultimo periodo ci sono cose che mi hanno destabilizzato come il passaggo alla scuola elementare che dovrò affrontare a settembre...
il rapporto con i bambini piccoli è ok...cioè che mi crea problemi sono i colloqui con i genitori, il rapportarmi a loro e alle colleghe e ai superiori...
vivo ogni cosa come un esame da sostenere e superare...anche un semplice passaggio di comunicazioni...
ed è proprio sul lavoro che ho avuto la CRISI che mi ha portato poi a cercare di capire cosa avessi...
due anni fa ho avuto un crollo...credevo stessi per impazzire...

ne parlo apertamente, ora, proprioperchè homesso un po'di ordine e soprattutto perchè condividendocerte esperienze conaltre persone, non sentendomi SOLA con "questa cosa"non mi sento più tanto "strana", anormale...cioènella mia "anormalità" sono normale perchè ci sono altre persone che dividono conme questo disagio...questo disagio ha un nome,esiste, è tangibile e riconosciuto...anche se poco conosciuto

ho voluto portare anche qui la mia esperienza proprio per mettere a conoscenza dell'esistenza di questa cosa che spesso è confusa con "timidezza" e liquidata come se fosse una cosa da niente,quasi un "capriccio"...che spesso porta le persone che non lo vivono ad etichettarti come "quella che non parla ...quelle che non ha relazioi sentimentali (o di altro genere) perchè è "così" " e sono solo alcune delle espressioni con le quali sono stata definita

io soffrivo per la mia "condizione" e avevo anche il resto appresso per ciò che gli altri, inconsapevolemte o meno,mi dicevano...

con ciò non voglio dire che la "colpa" sia degli altri che non capiscono...è normlae che sia così,che nn capiscono cosa significhi...
ora lo so...

però se posso portare la mia "testimonianza" lo faccio...perchè semmai ci si trovasse di fronte a persone che hanno certi comportamenti, magari conoscendo certe cose ci si possa fermare un attimino a riflettere prima di dire cose che, senza volere per carità, possono cmq ferire (e con questo non voglio dire che qui ci siano persone così [SM=x1460406] )

un saluto
alla prossima [SM=x1460425] [SM=x1460422]
[Modificato da ondina75 07/03/2008 19:03]