00 15/04/2008 10:12
Re:
pervinca1, 15/04/2008 9.50:

Bella domanda Vinkor, credo che non esista una ricetta matematica, comunque io mi sono sempre chiesta come mai, pur avendo i dispiaceri i dolori le contrarietà degli esseri umani, non sono mai caduta in depressione. Anche fisicamente, quando dovevo affrontare qualcosa di fisico, tipo un intervento chirurgico, un esame invasivo, quando sono stata in guerra e l'edificio tremava per le bombe e io stavo facendo una medicazione a un bambino ad un paaziente, non sono caduta in uno stato di panico, di ansia o di pazzia, me lo sono chiesto tante volte. Sono arrivata alla conclusione, che tutto fa parte di noi, ho superato quei momenti, soltanto vivendo quel momento, immergendomi in quel momento, non sarebbe durato per sempre e poi pensavo a quanti prima di me lo avevano passato, appunto, passato, tutto passa, le difficoltà prima o poi passano e quando le superi, apri altre porte della tua dimensione, diventi più consapevole, non è evitandole le cose o facendo finta che non esistano che poi si sta bene per sempre. La cosa più bella che mi rende sempre ottimista, e non lo dico per smielatezza, è essere felice di ogni gesto di ogni cosa che faccio. Penso anche io, come i Toltechi, che la nostra vita è una serie di cause- effetti e quando ti senti a posto con te stesso, ti senti di contribuire al bello del creato. Ho sempre evitato le regole umane, caselle costruite solo per livellarti. Sono felice perchè so che c'è qualcosa oltre a questa dimensione. Qualcuno ha detto che noi non colmeremo mai quel buco affettivo con le cose effimere. Come mai desideriamo qualcosa con tutto noi stessi e poi quando l'abbiamo ottenuta, non ci soddisfa più? Siamo sempre alla ricerca di qualcosa, di un amore incondizionato, qualcosa che avevamo prima, tanto prima, e poi ce ne siamo allontanati, qualcuno lo identifica con l'amore incondizionato di Dio e anche io veramente. Ma non è il Dio delle regolette stupide, bensì dell'amore in tutto ciò che si fa. Credo che bisogna essere sempre proiettati in alto, la vita non è solo preoccuparsi del lavoro, bei vestiti e belle macchine o cose simili, a me fa pena chi vive così, tanta pena perchè si perdono tante di quelle cose belle! Altra cosa importante, è essere obiettivi, fare delle ricerche personali, non lasciarsi trascinare dai luoghi comuni e dalla massa, pensare con la propri testa e sostenere quelle conclusioni che la tua vita e le tue esperienze ti hanno portato, non aspettare che qualcuno ti dica cosa devi fare. Insomma dare valore a se stessi e soprattutto, perdonarsi di tutte quelle pastoie e stupidaggini che la società ci crea. La felicità esiste ed è uno stato d'animo, se la cerchiamo fuori di noi, non la troveremo mai. Ho fatto un po di divagazioni come se parlassi con me stessa ma è una domanda molto complessa e le risposta non è per tutti uguale. E' molto bello il tema che hai aperto




Sono d'accordo su queste cose! Io penso che ognuno di noi dovrebbe valorizzarsi per quello che effettivamente é e allo stesso tempo rendersi conto della propria piccolezza. Non si può dimenticare chi siamo altrimenti non fare mai niente, ma nemmeno essere concentrati solo su se stessi perch in questo modo non riusciamo ad avere una visione globale che ci permetta di dare il giusto peso ad ogni cosa.
E cercare la felicità in sè stessi e non al di fuori, cercare la formula giusta per noi, non sarà nessun'altro a dircela. E puntare in alto, guardare sempre un pò oltre alle cose materiali che come dice Vinkor servono finché si rimane nel necessario e poi non servono più se non per deviarci e confondere il vero valore delle cose.
Inoltre penso che ognuno di noi dovrebbe intraprendere un "cammino" in se stesso per migliorarsi, allargare sempre di più il proprio orizzonte guardando le cose in modo critico e mettendo in discussione le cose in cui si crede se necessario. E' anche un modo per mantenersi vivi, per piacersi di più e per darsi degli obiettivi.
Inoltre penso sia importante imparare ogni giorno qualcosa.