00 18/04/2008 19:34
hai ragione denil,"il percorso verso la serenità nessuno ce lo può insegnare" lo dobbiamo trovare dentro di noi. La fede, comunque, non è un credere al paradiso e quindi non ce ne frega di soffrire sulla terra, la fede è qualcosa di diverso, è credere in qualcosa, questo qualcosa non è soltanto un Dio ma la sua espressione nelle cose che noi crediamo. Il problema è che noi siamo troppo legati ad una concezione fisicamente umana per parlare dello spirito. La fede non è mai effimera, spesso è attraverso di lei che si fanno scelte coraggiose. Hai sottolineato fra i vari problemi, il disgregarsi della famiglia tradizionale, strano quello che dici, visto che ormai è normale cambiare sesso, farsi tagliare i seni, fare l'inseminazione artificiale, restare incinto e nello stesso tempo negare quella maternità, non suscita fra tante persone nessuna meraviglia, anzi, la meraviglia la suscita chi si meraviglia (scusate il giro di parole) però se questo rende felici, va bene così. Quoto il coraggio di fare scelte e drastiche se questo fa parte del nostro più profondo desiderio, fossimo anche le uniche persone della terra a volerle. In fondo credo che nella vita, alla fine, se abbiamo agito senza usare gli altri e con determinazione e onestà verso noi stessi, non dovrebbe essere difficile trovare la serenità, prima o poi. Per me, l'umanità non sta andando nel verso giusto, siccome penso che siamo tutti legati e che il bene o il male di ognuno, poi finisce per influenzare tutti, è ovvio che le prevaricazioni mi danno fastidio non poco. I valori in cui sono cresciuta, si scontrano con quelli di adesso e faccio fatica a volte ad accettarlo. Ancora sono oggetto di scherno per un portafoglio pieno di soldi che trovai e lo portai ai carabinieri. Perfino il comandante, guardandomi disse:" ah ma qui ci sono i soldi"! Ho dovuto trovare un equilibrio tra me e le altre cose, in qualche modo l'ho trovato, cerco di essere il più possibile me stessa anche se questo non garba a tutti, quando sono a posto con i miei principi e la mia coscienza, sono felice, antiquata ma felice