00 10/07/2008 20:32
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VICTOR: QUANDO HO UCCISO FEDERICA, ERO 'STRAFATTO'
LLORET DE MAR (SPAGNA) - Prima del suo arresto, ieri a Tarragona, Victor ha confessato ad un amico di aver ucciso Federica, giustificando questo "errore" per il fatto di aver "mischiato alcol, droghe e pasticche". "Ho ucciso una persona", confessò Victor all'amico che aveva rintracciato durante la sua fuga, secondo il racconto fatto da un altra amica alla radio Cadena Ser. "Un errore può commetterlo chiunque, sai l'alcol, la droga, poi lo mischi con pasticche...".

E' riempito di insulti il ventottenne uruguaiano Victor che ha confessato ieri di essere l'autore materiale dell'omicidio di Federica Squarise, al suo arrivo al commissariato di Blanes, a pochi chilometri da Lloret de Mar. "Figlio di puttana", "bastardo", "vergogna". L'uomo, sceso dalla volante della polizia, ha nascosto il volto con la maglietta. Aveva una Bibbia in mano ed era vestito con un paio di pantaloncini corti quando è stato arrestato. Secondo la radio Cadena Ser, al momento della cattura il giovane si è mostrato "molto freddo".

La polizia ha posto sotto sequestro la casa di Victor. Sulla porta di legno si vedono i sigilli messi dalla polizia, che ha perquisito la casa lunedì sera, giorno del ritrovamento del corpo. Intanto il Comune di LLoret de Mar ha dichiarato una giornata di lutto cittadino e ha anche annunciato che parteciperà alla manifestazione silenziosa indetta, per domani, da alcune associazioni.

"Ho sentito molto rumore e quando mi sono affacciata ho visto agenti della polizia e il magistrato che entravano nella casa", spiega una vicina di pianerottolo, che però afferma di non conoscere per niente Victor e risponde alle domande senza aprire la porta di casa. Victor "el gordo" abitava al numero 5, secondo piano, di un palazzo sito nella Carrer de Joan Lambert 33, a circa 500 metri dal parco pubblico dove è stato trovato il cadavere di Federica. Dal buco fatto dalla polizia all'altezza della serratura per entrare in casa si vedono a malapena un divano sfatto e un paio di cornici. Il palazzo è grande ed è una zona abitata per lo più da immigrati. Come del resto quasi tutta Lloret.

Victor, nella speranza di non essere riconosciuto, aveva anche cambiato look, rasandosi la testa e le sopracciglia. Secondo la stessa emittente, "el gordo" era arrivato a Tarragona da Madrid, dove era andato a cercare l'aiuto di una amica. Poi si era recato a Cambrils e da lì a Tarragona. In questa città si era messo in contatto con alcune persone che conosceva ma che, però, l'avrebbero denunciato alla polizia. In mattinata la stessa radio aveva dato una diversa versione dell'arresto, secondo la quale "el gordo" era stato catturato grazie alla segnalazione di una persona che, dopo aver visto le foto diffuse dai media locali, lo aveva riconosciuto per strada, in un 'kebab' a Tarragona.

Non ci sono altri sospettati, ha detto Raffaele Cionti, dell'Interpol italiana. Victor era incensurato. Non aveva precedenti penali. Abitava a Lloret da circa quattro anni e non è clandestino, ha detto l'ufficiale. Nel momento del suo arresto, avvenuto ieri sera a Tarragona, Victors non ha opposto resistenza, ha aggiunto, "é ragionevole credere che fosse in stato confusionale" ha detto Cionti interpellato sulle condizioni in cui era El Gordo al momento della cattura. Ha aggiunto di essere l'autore della morte.