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Albatros

  • Messaggi
  • misterx78
    00 08/08/2008 02:25
    Baudelaire



    Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage
    Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers,
    Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
    Le navire glissant sur les gouffres amers.

    A peine les ont-ils déposés sur les planches,
    Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
    Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
    Comme des avirons traîner à côté d'eux.


    Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
    Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid!
    L'un agace son bec avec un brûle-gueule,
    L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!


    Le Poète est semblable au prince des nuées
    Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
    Exilé sur le sol au milieu des huées,
    Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.



    _____________________________________________________




    L'albatros


    Per dilettarsi, sovente, le ciurme
    catturano degli àlbatri, marini
    grandi uccelli, che seguono, indolenti
    compagni di viaggio, il bastimento
    che scivolando va su amari abissi.
    E li hanno appena sulla tolda posti
    che questi re dell'azzurro abbandonano,
    netti e vergognosi, ai loro fianchi
    miseramente, come remi, inerti
    le candide e grandi ali. Com'è goffo
    e imbelle questo alato viaggiatore!
    Lui, poco fa sì bello, com'è brutto
    e comico! Qualcuno con la pipa
    il becco qui gli stuzzica; là un altro
    l'infermo che volava, zoppicando deride.
    Come il principe dei nembi
    è il Poeta; che, avvezzo alla tempesta,
    si ride dell'arciere: ma esiliato
    sulla terra, fra scherni, camminare
    non può per le sue ali di gigante.


    ___________________________________________________




    « Come il principe dei nembi
    è il Poeta che, avvezzo alla tempesta,
    si ride dell'arciere ma esiliato
    sulla terra, fra scherni, camminare
    non può per le sue ali di gigante. »

    Quanto dolore nel poeta. Prima, come un Albatros, vola in alto, poi, schernito e non capito, come gli uomini che stanno laggiù, viene attirato e lo deridono, lo denigrano...

    Ora le sue ali gli sono d'impaccio, lo rendono ancora più ridicolo...

    Questo è il futuro del poeta, questo è il futuro della persona sensibile e superiore all'interno di questa società...
  • 20659
    00 08/08/2008 07:42
    Scusa, la poesia è stupenda (anche se la ricordavo un po' diversa in francese, devo rispolverare il mio vecchio libro)ma il commento finale non mi trova affatto d'accordo, soprattutto questa frase:
    "Questo è il futuro del poeta, questo è il futuro della persona sensibile e superiore all'interno di questa società..."
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    Agny81
    Post: 7.594
    Città: UDINE
    Età: 43
    Sesso: Femminile
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    00 10/08/2008 11:21
    questa poesia l'avevamo studiata a scuola...