Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Partecipa anche tu alla prova del cuoco!!!!

... GEMELLAGGI ...

FORUMANDO     Racconti segreti     OT MIGRATION



recensioni, domande e consigli per viaggiare informati nel vecchio continente

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Romania, transilvania

Ultimo Aggiornamento: 09/12/2008 11:49
04/12/2008 22:47
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
BISTRITA/CARPAZI ORIENTALI
E’ uno straodinario susseguirsi di piccoli agglomerati urbani, di chiese sassoni, di eccentriche costruzioni in legno, con tetti a punta ornate di croci nere, cortili di fiori ed edera arrampicante, dove scorrazzano maialini e vitelli, persone anziane che passano il tardo pomeriggio con lo sguardo perso nelle sfreccianti macchine della mitica autostrada E-56.
Giungiamo a Bistrita in tarda nottata. Qui secondo la leggenda, gli strambi visitatori del castello di Dracula, passano l’ultima notte scortati dalle autorità del luogo. Da qui in poi, verso il BorgoPasso, avrebbero dovuto proseguire da soli.

Bistrita sembra un set di un film nel più puro stile di Hollywood: film di paura, si intende.
L’atmosfera che si respira è davvero affascinante: la grande chiesa luterana svetta al centro della città, tutto intorno sono costruzioni in legno che risalgono al periodo medievale. Case dall’aspetto mostruoso si affacciano sulla grande e verde piazza Unirii: il vengo sibila come fosse grida, la chiesa sembra vuota, scarnificata, vecchia e decrepita. Gli alberi grondano sulle vie, muovendo ripetutamente grandi rami di foglie verde scuro, cani abbaiano in lontanza…
Da qui il nostro motto: Bistrita (si legge bistriza) …che strizza!!
Fortunamente la notte passa tranquilla, anzi ceniamo in un posto meraviglioso, in mezzo ad un parco lungo il fiume a base di ciorba ( una sorta di goulash meno piccante), mamaliga, polenta più saporita, carne, insalata di cavolo e delizioso vino rosso.
Lasciamo la città e ci dirigiamo verso le alture dei carpazi orientali: se possibile, la realtà di montagna è ancora più remota ed chiusa, inacessibile e lontana. I mezzi di trasporto sono carri di legno trainati da mucche maculate, le bambine giocano con gli acquiloni, le anziane infagottate vendono ogni sorta di ortaggio… il tutto in un ambiente bucolico e tranquillo.

La strada ci porterà fino a quasi 1900 metri, passando per Vatra Dornei, il BorgoPasso. Qui la leggenda draculoide costruisce il mito del passaggio tra transilvania e moldavia: un passo che portava sfortunati viaggiatori nelle fauci del Dracula vero!! Qui..purtroppo americani ricchi e ingnoranti hanno costruito un mega super hotel, Hotel Dracula..con apposito ristorante a tema e camere a tema. Costruzione orrenda e sproporzionata rispetto alle casupole vicine, l’Hotel offre ai suoi visitatori anche una gustova sorpresa.. Noi..non cela potevamo far scappare…eccoci intrappolati.
Accompagnati da una strana cameriera, visitiamo le stanze dell hotel, fino a giungere alla cripta dove pare sia sepolto il principe Vlad…(in realtà si trova a Bucarest).
Lo spavento è enorme..non ve lo racconto sennò quando ci andrete non ci sarà più gusto. Comunque sono ancora vivo..quindi niente paura!!!

La nostra destinazione è Bicaz, ma la notte tenebrosa delle montagne ci ha quasi raggiunto..dobbiamo fare in fretta….dopo aver sbagliato strada per due volte, decidiamo che Bicaz e le sue industrie di amianto ( sic sic) sono troppo lontane per oggi e ci dirigiamo a Durau, piccolo paesino ai piedi del monte Cealhau. Il panorama è meraviglioso, ci imbattiamo in una serie di monasteri affrescati e cimiteri ortodossi, ampie vallate di conifere e quercie, prati, roseti e dolci colline premontane.
Durau è una stazione sciistica importante, ora in settembre è del tutto deserta ma comunque mantiene il suo straordiario fascino. Un monastero di 35 suore ortodosse, con stupendi affreschi esterni e fantastici affreschi interni si staglia sul punto più alto del paese. Qui facciamo presenza alla letania delle 18.00, ammirando increduli riti di preghiera tanto diversi da quelli a noi più conosciuti.
Dormiamo in una casetta in gestione di una signora che chiameremo “la bifolca”, un po’ per l’aspetto da Fred Flintstones donna, un po’ per la parlata rauca e le maniere da scaricatore di porto. Ma la casa è meravigliosa, il luogo stupendo, giardino di fiori, in mezzo al verde, solo lo scorrere del fiumiciattolo e gli ululati di strani esseri nella foresta…sic sic

Raggiungiamo Bicaz il giorno dopo, ammirando le straordinarie gole di Bicaz, formazioni calcaree bianche che creano burroni e pareti di granito che tagliano la montagna in mille parti, creando piccoli pertugi nei quali si abissa la strada che percorriamo. Pareti altissime, nebbiolina fastidiosa, verde intenso, laghi di mille colori, le foglie colorate dell’autunno rumeno..che meraviglia.

Da Bicaz e lasciandoci alle spalle il lago Rosso, ci dirigiamo a Sighisoara..la perla della transilvania. Diamo ancora uno sguardo rapido alla moldavia, facendo una promessa a noi stessi, la promessa di tornare un giorno per dirigersi verso Suceava, moldavia settentrionale o Bucovina, dove di monasteri come quelli di Durau ce ne sono a bizzeffe. Non dubitate, ne vale davvero la pena!
Ritornando verso la transilvania ci accorgiamo che il panorama cambia in continuazione: dalle conifere verdi, si passa alle dolci colline gialle ed arancioni, per poi ammirare pascoli e chiese fortificate in mezzo al verde scuro di foreste intricate. I villaggi hanno un aspetto più mite e meno tenebroso, qui tutto è curato al minimo dettaglio, grandi giardini, belle case, ristoranti e negozietti di artigianato, belle piazze colorate, balli tipici, musica, ect.. e poi ci accorgiamo del perchè…siamo nel bel mezzo della cosidetta transilvania ungherese. Gheorgheni e Odorhieu sono fiori all’occhiello della comunità ungherese in Romania: si parla ungherese, si mangia ungherese.. ossia si vive come in Ungheria ma si è cittadini rumeni..strano no? Regali della storia, giochi in mano di potenti che hanno scritto pagine, dividendo popoli, disprezzandoli e talvolta creando odio e rancore.
Eccoci a Sighisoara..in una parola: la più bella.

Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:30. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com