American gangster
buon film di Ridley Scott
cercando di copiare in meglio Scorsese e vincere anche lui l'Oscar
è stato forse l'obiettivo di Ridley Scott nel fare questo film che a me è piaciuto di più di quello premiato
una storia vera dal '69 al '91
l'ascesa al potere di Frank Lukas fra i grandi boss della droga di New York e dell'intero paese
un nero che mette sotto la mafia italiana, binterpretato dall'ottimo Denzel Washington che importa eroina pura dal Vietnam facendola trasportare nelle bare dei soldati morti e rimpatriati
il peggior nemico degli USA è il racket della droga secondo le parole del presidente Nixon
e allora decidono di mettere un poliziotto onesto alla ricerca del vertice, uno che aveva trovato un milione di dollari in contanti e li aveva restituiti
il poliziotto alle prese con un difficile divorzio, è interpretato dal bravo Russel Crowe che organizza un piccolo gruppo di poliziotti strani ma pratici riuscendo nell'intento dopo quasi tre ore di film avvincente di portare in tribunale il boss nero
e ne diventa addirittura amico, facendo arrestare col suo aiuto e con le sue rivelazioni tre quarti dei poliziotti corrotti e a ottenere uno sconto di pena dai 70 ai 15 anni grazie alla difesa del medesimo poliziotto che intraprende la professione di avvocato dopo aver lasciato l'arma
film corale che illustra la vita del clan del boss e della sua grande famiglia, le cene, le messe, la bella moglie portoricana, le ville, i night club in un'atmosfera molto raffinata e patinata che contrasta con i ghetti frequentati dai suoi clienti