reincarnazione... cosa mi dite?

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chiaralapazza
00martedì 6 novembre 2007 16:34
Poco tempo fa ho visto su voyager un sevizio in cui si parlava di un bambino che conosceva perfettamente la sua vita precedente, non ricordo l'età ma era piccolo, 5-6 anni... si ricodava il suo nome dell'altra vita, il luogo di nascita, i suoi genitori, la casa dove vieva con loro, parenti, amici, esperienze ecc..... e tutto corrispondeva al vero.

Però qui mi sono detta...mha! Potrà essere mai vero? ok che c'è un'altra vita dopo la morte... ma addirittura averne vissute altre... non so...
Voi che dite? [SM=g6797]
Rosmyworld
00martedì 6 novembre 2007 18:04
Dell'argomento ne ho sentito parlare anch'io e conosciuto persone che ci credono ma personalmente non ci credo e tu?
chiaralapazza
00martedì 6 novembre 2007 20:03
come ho detto prima, sulla reincarnazione sono un pò scettica... ok l'anima...ma credo anche che l'anima sia unica e appartenga ad una sola persona...e se questa lascia il mondo terreno, la sua anima vive per sempre...unica per quella persona... Però sono anche possibilista...alla fine, che ne sappiamo realmente?

Voi che dite?
AnnieRosa
00martedì 6 novembre 2007 20:43
Che ne sappiamo, noi, di quale cammino debba percorrere la nostra anima? Quante persone dovremo incontrare? E quante vite ci vogliano? Ma succede, anche nella vita che stiamo facendo ora, di incontrare chi con noi ha tanto a che fare, anche se sconosciuta. Allora? Qual'e' il mistero?
Cameroon, il bimbo che vedeva Barra e la sua casa, ce lo ha dimostrato.
Quando siamo bambini, tutto e' chiaro. Crescendo, i ricordi si affievoliscono, ma basta farli riaffiorare e tutto torna. Tutto quadra.
Che mistero bellissimo siamo noi!!!
chiaralapazza
00martedì 6 novembre 2007 23:06
Si lo so, ma un conto incontrare le prsone che con noi hanno tanto a che fare, un conto è vivere altre vite...bho! Sono molto confusa su questo argomento... lo trovo strano, affascinante, impossibile ma anche allo stesso tempo possibile...
Quindi si, sono confusa.
Però se fosse vero, tutti vivremmo altre vite?
|Denilson|
00mercoledì 7 novembre 2007 00:04
Difficile escluderla...
Agny81
00mercoledì 7 novembre 2007 13:48
a me piacerebbe tanto credere che esista!!!
sarebbe stupendo...che una volta morti non sia tutto finito...che ci siano davanti a noi, altre vite, altre strade...sarebbe davvero bello...
però non saprei...
Agny81
00mercoledì 7 novembre 2007 13:49
tipo mia madre...è convinta che il pettirosso che sta sempre sotto la finestra della cucina...sia l'anima di sua madre, di mia nonna..
insomma questo pettirosso da lei si lascia avvicinare, è quasi mansueto...come arrivo io, o mio padre, scappa...hanno un rapporto molto particolare...
e poi vi ho detto, ieri come abbiamo finito di seppellire roll, il pettirosso che prima stava sotto il balcone della cucina, è andato sulla tomba ed è stato fermo là...chissà...
(mariachiara)
00mercoledì 7 novembre 2007 14:24
Tua madre è speciale, io ho un rapporto particolare con le rondini, mio nonno le ha sempre protette e spesso loro diventano come mie messaggere, nel senso che in particolari momenti me le trovo per casa, le prendo le faccio volare, me le ritrovo anche sulla scala di casa e si fanno prendere docilmente, eppure parliamo di rondini. Quanto sono belle!
Agny81
00mercoledì 7 novembre 2007 14:26
comunque...a me specialmente quando ero piccola...capitava spesso di stare in una certa situazione e di pensare "questa situazione...mi ricorda qualcosa..." ma non capivo cosa...insomma come dei dejavù...vi è mai capitato??
chiaralapazza
00mercoledì 7 novembre 2007 16:39
io di dejavu ne ho in continuazione, ma credo che dipendano da altro...bisogna distinguere bene le cose.
|Denilson|
00mercoledì 7 novembre 2007 21:06
Io comunico con le rondini, o almeno, loro mi avvertono di cose che stanno per succedere. Scusatemi, forse sono soltanto pazzo.
(mariachiara)
00mercoledì 7 novembre 2007 21:20
Re:
|Denilson|, 07/11/2007 21.06:

Io comunico con le rondini, o almeno, loro mi avvertono di cose che stanno per succedere. Scusatemi, forse sono soltanto pazzo.



Non ti preoccupare, qui siamo nella stanza dei misteri, quindi...anche io ho un rapporto speciale con le rondini, tu come capisci il loro linguaggio


@Mimmi the Maneater@
00giovedì 8 novembre 2007 10:32
perche dovresti essere pazzo?
Agny81
00venerdì 9 novembre 2007 08:59
ma nooo che pazzo...anzi se ti va di raccontare è molto interessante...
veronica1980
00venerdì 9 novembre 2007 09:02
Re:
|Denilson|, 07/11/2007 21.06:

Io comunico con le rondini, o almeno, loro mi avvertono di cose che stanno per succedere. Scusatemi, forse sono soltanto pazzo.




è come dire che quando i gabbiani si poggiano sulla spiaggia sta per arrivare il temporale??o cmq che il clima varia??

[SM=g6797]

scusa ma mi è venuto questo paragone!!


veronica1980
00venerdì 9 novembre 2007 09:03
Re:
Agny81, 07/11/2007 14.26:

comunque...a me specialmente quando ero piccola...capitava spesso di stare in una certa situazione e di pensare "questa situazione...mi ricorda qualcosa..." ma non capivo cosa...insomma come dei dejavù...vi è mai capitato??




a me capita spesso questa cosa..è come averla gia' vissuta..

pero' non so da cosa dipenda..
a volte penso di averla sognata precedentaemtne...pero' non so..

(mariachiara)
00venerdì 9 novembre 2007 09:32
nella cabala ermetica, il linguaggio degli uccelli, è il linguaggio delle persone sagge, delle persone che riescono a comunicare con gli esseri spirituali più alti, Angeli, guide, quello per noi più conosciuto è stato San Francesco, naturalmente con linguaggio degli uccelli, non si intende saper parlare con i pennuti, ma comunicare col pensiero con Esseri spirituali molto alti, guide celesti. In molti testi sacri si parla della comprensione del linguaggio degli uccelli, ne parla Salomone,secondo una credenza ebraica, i libri sapienziali sono stati dettati dagli uccelli, gli uccelli sono simboli degli angeli, anche nel corano se ne parla, ma non si svelano segreti a chi non è pronto a riceverli
chiaralapazza
00venerdì 9 novembre 2007 16:38
che storia mariachiara!
Ti devo poi fare i miei complimenti...sei molto colta! Conosci un sacco, da te si impara tantissimo!
AnnieRosa
00venerdì 9 novembre 2007 22:27
Si, non dimentichiamoci gli antichi, che nel volo degli uccelli, comprendevano il loro destino.
Gli indiani Apache, nella aquile ritrovavano gli spiriti dei loro defunti.
Ora, i volatili, sono i messaggeri di eventi.
Gli Esseri di Luce, trasmettono le loro vibrazioni, spesso attraverso gli uccelli, a noi usuali, per evidenziarsi a noi, senza impressionarci.

(GIRaffa)
00venerdì 23 novembre 2007 11:29
Io credo nell'incarnazione... secondo me la vita è ciclica...in ogni vita che abbiamo tendiamo ad avvicinarci e incontrare sempre le stesse anime sotto forme diverse... che ne pensate?
Agny81
00venerdì 23 novembre 2007 12:01
eh io non saprei se crederci, non crederci...certo che sarebbe bello così:)
=Ranchan=
00giovedì 6 dicembre 2007 14:29
Io non lo so se la reincarnazione esiste o no, ma non mi sento di escluderla perché se é vero che siamo a questo mondo per un motivo l'unico plausibile mi semba quello di imparare, fare delle esperienze per renderci sempre migliori e "illuminati" nel senso di più saggi e sapienti...

Ora se tutto questo é vero é vero anche che una vita sola non é minimamente abbastanza allora perché non averne a disposizione molte?
Perché non continuare a vivere finché non si riesce ad imparare dai propri errori? Ci sono persone che avrebbero bisogno di mille vite per arrivare a comprendere dove sbagliano....
AnnieRosa
00venerdì 7 dicembre 2007 18:12
E' possibile, che ci si reincarni varie volte, per comprendere il proprio carattere e modificarlo al meglio.
Probabilmente, quando si giunge in terra,non si ricorda nulla delle esperienze passate, proprio come avessimo un velo di fronte a noi.
Ma spesso, qualche squarcio in questo ci fornisce dei flash, intuizioni, che in un baleno ci illuminano e subito dopo scompaiono.
Allora, ci pensiamo su e molte cose inspiegabili, possono trovare una giusta collocazione.
Come e' possibile, che la nostra parte etera, dopo aver lasciato il corpo terreno, decida di evolversi non reincarnadosi( libero arbitrio), ma rimanendo su strati cosmici.
Quindi, invece che di vita in vita, di luce in luce.
chiaralapazza
00venerdì 7 dicembre 2007 19:09
M secondo voi, come possiamo ricordarci della nostra vita passata? c'è un modo oppure capita, come in quel bambino, così dal nulla...senza strumenti e tecniche particolari? L'ipnosi può essere? Perchè ho letto che spesso le ipnosi non sono molto attendibili, perchè a volte può succere che comunque riusciamo a mantenere il controllo sulla nostra parte inconscia.
AnnieRosa
00sabato 8 dicembre 2007 11:59
C'e' la tecnica dell'ipnosi regressiva, che comunque va attuata con esperti validissimi, in quanto se fatta con persone non specifiche, puo' portare dei grossissimi problemi alla psiche.
In ogni caso, ci sono testimonianze validissime, nelle quali si ripercorre al contrario il proprio vissuto, andando addirittura prima della nascita terrena e quindi a ritroso, si puo' comprendere cosa ci sia nel pregresso e molte fobie, ad esempio, vengono superate con questa tecnica.
Infatti, dicono che spesso riportiamo nella vita attuale, traumi derivanti da quelle passate. Quasi dei debiti karmici.
In ogni caso, sta ad ognuno di noi, credere o meno a tutto cio'; sperimentare o meno.
Ripeto, altresi', sempre ed esclusivamente con persone altamente qualificate.
(mariachiara)
00sabato 8 dicembre 2007 21:23
Re:
(GIRaffa), 23/11/2007 11.29:

Io credo nell'incarnazione... secondo me la vita è ciclica...in ogni vita che abbiamo tendiamo ad avvicinarci e incontrare sempre le stesse anime sotto forme diverse... che ne pensate?


penso anche io che sia qualcosa del genere, per questo alcune persone le riconosciamo, ci dicono qualcosa dentro, allo stesso modo ci sono antipatiche certe altre, Rol diceva che il nostro operato lascia una "scoria sulla terra" e chi agisce in modo illuminato, lascia uno spirito sublime, chi no, il contrario. Lui è venuto in contatto con molti spiriti sublimi, musicisti, pittori e persone buone


(mariachiara)
00sabato 8 dicembre 2007 21:34
Re:
Agny81, 23/11/2007 12.01:

eh io non saprei se crederci, non crederci...certo che sarebbe bello così:)


Il ciclo delle rinascite, per chi crede nella reincarnazione, non è vista di buon occhio, nel senso che la vita materiale non è piacevole e dobbiamo sistemare molti debiti karmici.Cinque anni fa, un medico molto simpatico per la verità, guardando i nei di una mia amica, le disse che era un'anima "vecchia" nel senso che aveva vissuto tantissime vite ma ancora non aveva terminato, poi guardando me disse che io avevo finito il trauma delle rinascite, dove basava questa certezza, non chiedetemelo, io ne sarei contenta, in fondo in questo mondo materiale, non è che mi ci sia mai trovata bene, ahahaha, secondo me, io nemmeno ci volevo venire, non è per me, non capisco questo mondo [SM=g9448]


(mariachiara)
00sabato 8 dicembre 2007 23:51
a proposito dell'ipnosi regressiva
In questo articolo metterò in rilievo l’utilità dello stato ipnotico in psicoterapia e prenderò in considerazione due forme di trance – quella regressiva e quella ancorata al presente – che a mio avviso possiedono un denominatore comune: entrambe favoriscono il dipanamento di contenuti inconsci che sono strettamente collegati alle difficoltà psicofisiche, relazionali, comportamentali e/o esistenziali del paziente.

La trance, sia essa regressiva che non regressiva, è in psicoterapia di importanza fondamentale perché, facendo tacere il continuo lavorio mentale che giorno dopo giorno logora l’individuo, facilita il raggiungimento del benessere psicofisico; essa inoltre permette di accedere alla dimensione emotivo-spirituale del paziente e di influire sui processi che in ogni istante si svolgono a livello somatico.

I pensieri, le preoccupazioni, i dubbi, le aspettative e i progetti allontanano l’uomo dalle sue radici, dalla sua parte più profonda, il Sé, inoltre lo proiettano verso l’esterno e lontano dal tempo presente: questi contenuti mentali lo spingono quindi a viaggiare nel tempo e a soffermarsi sugli eventi già accaduti oppure su quelli che dovranno ancora verificarsi; in questo modo però gli impediscono di vivere pienamente le sensazioni del corpo che vengono a galla solamente nel presente. In questa situazione – in cui la mente è predominante - il corpo può allora avere maggiori possibilità di attirare l’attenzione su di sé attraverso il linguaggio patologico dei sintomi.

Nella trance invece la mente si spegne e il corpo si rigenera: infatti, i muscoli rilassati fanno entrare in circolo l’energia prima trattenuta e aprono la porta che consente l’accesso alla nostra cassaforte interna (l’inconscio), dove risiedono i simboli e le catene analogiche. Quando l’ego, la componente razionale della personalità, si addormenta temporaneamente e le difese interne cominciano a cedere, possono cominciare ad emergere le immagini, i ricordi, le sensazioni, i sogni e le fantasie. Come sostiene Gamberini, lo psicoterapeuta non può chiedere o imporre al paziente di sostituire la veglia con lo stato ipnotico perché in questo modo rimarrebbe deluso: infatti, la trance – sostiene l’autore - potrebbe essere paragonata all’innamoramento; così come un individuo non può essere costretto a innamorarsi di un’altra persona, allo stesso modo non può essere trascinato in uno stato modificato di coscienza. Il paziente quindi permette a se stesso di entrare in trance, mentre il compito dello psicoterapeuta è quello di accompagnarlo e di facilitargli il passaggio dalla veglia allo stato ipnotico.

Nella trance regressiva vengono molto frequentemente a galla delle scene che si strutturano come vite precedenti o altre esistenze che si svolgono in periodi storici diversi. Tali immagini sono spesso strettamente legate alle attuali difficoltà del paziente che ha intrapreso il percorso psicoterapeutico (p.es. la morte per soffocamento in un passato vicino o lontano è in analogia con l’asma di cui soffre attualmente; oppure l’ustionamento in un altro periodo storico può rimandare all’eczema presente). Si possono inoltre verificare contemporaneamente delle scariche di emozioni fino a quel momento trattenute...

...la trance regressiva permette di risalire all’evento che ha scatenato la sintomatologia attuale, e di liberare le emozioni fino a quel momento trattenute;Ricordo a questo proposito il caso di Mara, una paziente con un dolore persistente alla schiena, che in stato ipnotico ha vissuto intensamente una caduta da cavallo avvenuta nel 19° secolo, oppure la situazione di Elisa che, tormentata dalla paura immotivata di venire prima o poi abbandonata, ha evocato in trance due abbandoni verificatisi in epoche storiche diverse.
la trance non regressiva invece consente al sintomo del paziente di esprimersi attraverso le immagini; l’energia prima trattenuta viene sbloccata e il disturbo iniziale può cominciare a regredire...
(Dott. Andrea Zaghet)

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