00 16/02/2008 12:47
vorrei riprendere una discussione trattata in un altro topic...credo questa sia la cartella più adatta ;)

traggo spunto da una replica di agnese per cercare di spiegare meglio una questione che mi sta particolarmente a cuore...riporto tutto il suo post :P

interessante quello che hai postato ondina...
però sto pensando...chi di noi timidi non ha mai avuto paura di parlare in pubblico?? paura di un colloquio di lavoro? di una festa in cui non si conosce nessuno?? io credo che tutti noi timidi siamo stati accomunati da almeno una di queste paure e quindi cosa significa...che abbiamo tutti avuto episodi di fobia sociale circoscritta??...e le paure che abbiamo provato passano o meno a seconda di come vanno le cose...nel senso...ho paura di andare ad una festa dove non conosco nessuno...ci vado...e qui si aprono due strade: mi diverto se trovo qualcuno che sta con me e con i quali mi trovo bene...non mi diverto se continuo a sentirmi sola ed isolata...
e secondo me come può essere che si tratta di timidezza se la paura una volta arrivata alla festa passa..o si tratta di fobia sociale se non passa...(infatti nel testo che hai postato tu si dice chiaramente che "La differenza, però, risiede nel fatto che le persone che soffrono di fobia sociale non riescono a calmarsi durante l'esposizione alla situazione fobica, mantenendo un livello ansioso sempre molto elevato")
secondo me non è detto che sia fobia sociale se la paura non passa, tornando all'esempio della festa può essere che non trovo nessuno con cui chiacchierare ed allora la paura e l'ansia non passano..viceversa trovo gente simpatica con cui mi trovo bene e la paura passa...e quindi più che dalla timidezza o dalla fobia sociale che sia il fatto che la paura passi dipende da come si evolvono le cose durante la serata...non so se si riesce a capire quello che volevo dire...


innanzitutto non esistono "episodi" di fobia sociale...non èche va e viene...o ce l'hai o non ce l'hai.
credo di aver capito cosa vuoi dire in quello che hai scritto, ma vedi tu hai parlato da "timida" perchè evidentemente sei timida...
"noi timidi" è rivolto ai timidi... "noi fobici sociali" non siamo timidi...o perlomeno non a quei livelli di timidezza "normale" che può prendere chiunque... capisco che è "difficile" comprendere la differenza, in genere si tende ad utilizzare il termine timido per indicare anche chi ha qualcosa che va molto oltre la timidezza...

è vero, è normale avere paura di determinate situazioni, colloqui, riunioni...magari anche chi non si definisce timido dichiarerà di avere ansia in situazioni del genere...vedi la differenza sostanziale sta nel fatto che una persona timida può aver paura di una situazione del genere,ma poi quando ci si trova dentro la paura scema,e ci si tranquillizza...per un fobico sociale questo non accade....e non dipende nemmeno da come si evolvono le cose, l'ansia è così forte e persisente che si ha un blocco dei pensieri, dell'azione...l'unica cosa che si desidera è fuggire e non si riesce nemmeno a trovare "piacere" nel parlare con qualcuno che ci può mettere a nostro agio...in più c'è la questione dell'ansia anticipatoria...il pensiero di essere in situazioni in cui c'è paura, con tutte le manifestazioni fisiche, di pensiero e comportamentali, ti fa avere paura già molto tempo prima e spesso ti fa evitare la situazione stessa per non stare in ansia...parlo di ansia non di agitazione!
in più c'è la questione della paura del giudizio, della paura che tutte le manifestazioni ansiose si notino da fuori, della paura di essere considerati stupidi, proprio perchè le situazioni di paura agli occhi degli altri sono situazioni magari banali...c'èpaura di noncapire quello che ci si dice e disembrare idioti
ci sono alcuni sociofobici che non riescono nemmeno a bere un caffè in un bar per paura che il tremore delle mani faccia cadere loro la tazzina o gli faccia buttare addosso il caffè mettendo in forte imbarazzo...

c'è la paura di fare acquiisti...io per esempio EVITO i piccoli negozi perchè non riesco a gestire la pressione del venditore...oppure mi fermo fuori a vedere solo la vetrina..questo è limitante perchè nelle vetrine non c'è tutta la merce...valloa spiegare a chi non ècosìilmotivo di questi evitamenti...
l'evitamento è spesso l'unica strategia che si mette in atto e che non ti fa VIVERE, perchè perdi molte occasioni di vita...

vedi quando ho cominciato il mio percroso di psicoterapia è venuta fuori la questione della timidezza...in genere anche i sociofobici si definiscono timidi...certo non vanno a dire "io sono sociofobico", chi capirebbe?
il fatto è che la fobia sociale è una timidezza all'ennesima potenza, una timidezza patologica...
anche io quando devo parlar edi me dico "sono timida e introversa", ma in realtà non è così...
io non sono mai riuscita a spiegarnmi come, per esempio, certi attori o certa gente del mondo dello spettacolo, potesse dire "sono timido"...mi sembrava tanto una presa per i fondelli...ma come sei timido e fai quel tipo di lavoro che tutti ti vedono?

ne ho paralto in terapia e sai cosa miha detto la mia analista?
"bhè ma non sono loro a non essere timidi...è lei che non è timida"

la differenza sta nel fatto che i timidi rotto il ghiaccio, seppur lo rompono cn un po' di difficoltà, poi riescono a stare bene in certe situazioni...
i fobici sociali non riescono proprio a romperlo il ghiaccio...l'unico pensiero è la fuga...il tutto aggravato dal fatto che, forse più degli altri, ricercano i rapporti sociali, ma non riescono a istaurarne per la paura che li paralizza...

in un timido tutte le manifestazioni,le reazioni fisiche descritte,tipo la tachicardia, il rossore, il tremore,non so se un timido ha ste manifestazioni ma se le ha sono transitorie...
in un fobico sociale sono persistenti e poi c'è il bocco della parola e dei pensieri, l'autogiudizio negativo, la paura di essere giudicati inetti...tutte cose che si autoalimentano perchè l'nasia che realmente si manifesta è così forte da farti davvero comportare da inetto...compromette ogni tipo di prestazione

per quanto mi riguarda io sto un pochetto meglio rispetto al passato...ma certe situazioni ancora mi terrorizzano e ancora le fuggo...
il mio miglioramnto lo devo alla terapia e al fatto che frequento un forum...lì ho avuto modo di confrontarmi, di essere sostenuta... e in contemporanea con questo migliorament omolte cose sono cambiate...

il mio traguardo sarebbe quello di diventare timida...semplicemente timida...
ci sto lavorando, ma è molto dura...

per ora mi fermo qui che ho già scritto un "romanzo" [SM=x1460409]

magari poi racconterò meglio di me...se si avrà la pazienza di leggere [SM=x1460405] [SM=x1460411]