00 09/12/2008 18:31
Le voci di chi non ha più voce
Ormai stavano arrivando da Pine Ridge molti altri Lakota che avevano sentito gli spari, e tutti attaccammo i soldati. Correvano verso est dove era iniziato tutto.
Scendemmo lungo la gola arida e ciò che vedemmo fu terribile. Donne, bambini, morti e feriti sparsi ovunque avessero cercato di fuggire.
I soldati li avevano seguiti lungo la gola, mentre scappavano, e li avevano ammazzati.
Alcuni erano ammucchiati perché si erano stretti insieme, e altri erano sparsi isolati.
Alcuni di loro erano stati trucidati e fatti a pezzi dove li avevano colpiti i carri con i fucili.
Vidi un bambino piccolo cercare di poppare dalla madre, ma era morta e coperta di sangue...
C’erano corpi e mucchi di uomini, donne e bambini morti ai piedi della collinetta dove i soldati avevano i loro carri di fucili, e verso ovest, lungo tutta la secca gola fino in cima, si vedevano donne e bambini senza vita.

Non sapevo in quel momento che era la fine di tante cose.
Quando guardo indietro, adesso, da questo alto monte della mia vecchiaia, ancora vedo le donne e i bambini massacrati, ammucchiati e sparsi lungo quel burrone a zigzag, chiaramente come li vidi coi miei occhi da giovane.
E posso vedere che con loro morì un’altra cosa, lassù, sulla neve insanguinata, e rimase sepolta sotto la tormenta.
Lassù morì il sogno di un popolo.
Era un bel sogno... il cerchio della nazione è rotto e i suoi frammenti sono sparsi.
Il cerchio non ha più centro, e l’albero sacro è morto.


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Una pagina di storia per un mondo senza memoria.
Flavio.

Registrato il: 23/07/2003






[Modificato da flabar47 09/12/2008 18:35]