Nella valle di Elah

questo novello regista, dopo l'Oscar per il miglior film CRASH e reduce da altri Oscar come sceneggiatore degli ultimi film di Clint Eastwood: Million Dollar Baby, Lettere da Iwo Jima, Flags of our Fathers

si ripete con un altro grande film che sicuramente farà incetta di premi tra un paio di mesi a Los Angeles

sicuramente il protagonista maschile Tom Lee Jones merita una statuetta, ma anche le altre due protagoniste, la bella e brava Charlize Theron e la brava ma invecchiata Susan Sarandon

il film è una feroce critica alla guerra americana in Iraq che trasforma i giovani ragazzi militari in belve umane che dopo essere distrutti psicologicamente al ritorno, son capaci di compiere ogni nefandezza

ma il danno viene allargato all'intera nazione USA vista come Golia di fronte all'Iraq di turno,il novello David che si affrontano come i due protagonisti nella valle di Elah

il protagonista, padre del giovane sconvolto, lui stesso ex militare, capisce dopo aver indagato sulla tragedia del figlio che tutto quello in cui lui credeva (guerra giusta per portare la democrazia in un paese del terzo mondo ed abbruttito) è una grande fesseria

non solo perchè colà vengono compiuti crimini terribili (come l'investimento di un bambino iracheno) ma porta allo sfacelo anche il paese invasore

ed è simbolico il gesto finale: il ribaltamento della bandiera americana che significa ABBIAMO BISOGNO CHE QUALCUNO CI SALVI E CI FACCIA CAMBIARE

eppure pare che gli americani non l'abbiano apprezzato, come non avevano amato i film di Michael Moore che inutilmente cercano di aprire gli occhi ad un popolo che si ostina a fare la guerra in giro per il mondo per soddisfare i suoi produttori di armi e di servizi legati a questa tragedia umana che non smette mai

film da vedere assolutamente