LeAli del Mondo Stai cercando un posticino dove fare quattro chiacchiere in libertà? Ma non osi iscriverti ad un forum già avviato per paura di non farcela ad integrarti?? Ecco ciò che fa al caso tuo, LeAli del Mondo, un forum nuovo che potrà crescere insieme a tutti noi. Che aspetti?? Sali sulle nostre ali e vola verso l'isola della lealtà e dell'amicizia...

Mi sento scivolare via.

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    Fatatriste@
    Post: 3
    Città: ACQUI TERME
    Età: 40
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    00 01/05/2008 23:07
    I giorni passano ed io sono sempre qui. Sono più triste e più fragile; le dita della depressione mi sfiorano il viso. Mi sento inutile e niente è come vorrei, nulla mi rende felice.
    Ieri ho spostato un pò di roba dalla mia vecchia a stanza a quella nuova ed ho trovato vecchi diari,lettere e poesie della mia adolescenza. Ho riletto tutto il dolore ed ho sentito il sapore delle vecchie lacrime. A 13 anni meditavo di uccidermi,detestavo la mia vita e il mio corpo, poi le cose sono andate un pò meglio e il mio umore è migliorato, ma le delusioni non sono mai finite.
    24 anni di dolore...
    Scoprire che nulla è cambiato mi annienta. Ho buttato via la mia vita e i miei sogni. Ormai i miei sorrisi sono finti e il mio futuro è un salto nel buio.
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    pervinca1
    Post: 444
    Sesso: Femminile
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    00 02/05/2008 00:31
    Non conosco i tuoi problemi ed è troppo semplicistico, se non deleterio, dire allegria che va tutto bene. Sono convinta però che siamo noi ad elaborare le cose e forse se guardi con obiettività troverai che le cose non rimangono mai le stesse, qualcosa cambia sempre, solo i mobili li trovi dove li lasci ma gli esseri umani, già non sono gli stessi la mattina dopo. I sogni si fa sempre in tempo a riacchiapparli
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    cirina
    Post: 6.716
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    00 02/05/2008 09:13
    fatatriste non so cosa hai passato nella tua vita che ti ha lasciato con tutta questa amarezze e tristezza, ma secondo me continuare a pensare al passato, rileggere cosa ti è successo, meditare ancora su tutte le sofferenze non fa mai bene, sopratutto se non sei in un periodo bello della tua vita.
    anche io penso che le cose non sono mai uguali, e poi anche te hai detto che l'umore è migliorato, quindi le cose continuano a cambiare e ad evolversi.
    purtroppo le delusioni nella vita ci saranno sempre per tutti, chi piu e chi meno rimane sempre scottato da qualcosa, però io credo che sta in noi non buttarsi giu e reagire. certo è troppo facile da parte mia dire non pensarci, però in realtà credo che per migliorare la nostra vita in positivo l'unica cosa è non continuare a vedere tutto nero. te sei giovanissima ancora, hai 24 anni e di cose belle te ne possono succedere un milione, di sogni da realizzare se ne trova sempre uno!!!!!
    non ti abbattere e non scivolare via, mi raccomando!!!!
    se hai bisogno di parlare con qualcuno ci siamo qui noi!!!
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    Lucio_2303
    Post: 1.414
    Città: VARESE
    Età: 48
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    00 02/05/2008 14:36
    Re:
    Fatatriste@, 01/05/2008 23.07:

    I giorni passano ed io sono sempre qui. Sono più triste e più fragile; le dita della depressione mi sfiorano il viso. Mi sento inutile e niente è come vorrei, nulla mi rende felice.
    Ieri ho spostato un pò di roba dalla mia vecchia a stanza a quella nuova ed ho trovato vecchi diari,lettere e poesie della mia adolescenza. Ho riletto tutto il dolore ed ho sentito il sapore delle vecchie lacrime. A 13 anni meditavo di uccidermi,detestavo la mia vita e il mio corpo, poi le cose sono andate un pò meglio e il mio umore è migliorato, ma le delusioni non sono mai finite.
    24 anni di dolore...
    Scoprire che nulla è cambiato mi annienta. Ho buttato via la mia vita e i miei sogni. Ormai i miei sorrisi sono finti e il mio futuro è un salto nel buio.




    forse qui non cè nessuno più in grado di me di capirti..non lo dico per presunzione..ma rileggo il tuo messaggio e sembra scritto da me..ogni tua sensazione mi appartiene profondamente..e si è vero..non serve a niente dire "forza e coraggio!" "non abbatterti!" "stai su col morale!" se per prima non sei proprio tu a essere capace di dirtelo..piu' ne parli con gli altri e piu' ti sembra inutile..perchè le persone con tutti il bene che possono avere dentro ti fanno star bene quei 5..10..minuti in cui ti parlano..vai a casa convintissima..senti ancora le loro parole dentro di te..ma il giorno dopo è tutto come prima..e forse anche peggio..perchè ti senti incapace pure di ascoltare un consiglio che piu' giusto di cosi non si puo'!..è questo il vero problema...reagire..troppo facile dirlo..troppo difficile farlo..l'altro lato della medaglia è abbattersi e annullarsi completamente come spesso mi è capitato a me..ma se metti le due cose sulla bilancia vedrai chiaro che quello che è giusto per te non lo sai fare..e quello che è sbagliato ti riesce benissimo..perchè nascondersi è piu' semplice..e non crea problemi a nessuno..reagire e farsi coraggio è piu' difficile..se dai piu' peso al cuore che alla testa è finita..ma la testa ragiona il cuore no..e siccome viviamo sempre sul filo della follia per noi vivere in modo semplice e sereno come gli altri è troppo difficile..perchè loro sono felici noi no...sta tutto qui..quando sei triste e non sei felice vedi solo nero..un incubo o un tunnel che non finisce mai..se sei felice invece non ti incazzi neanche se ti ribalti con la macchina nuova..
    Ma qual'è il limite tra felicità e tristezza? la percepiamo tutti allo stesso modo? vedi io per esempio sono uno che se è felice faccio i salti di gioia..quando sono triste mi vorrei ammazzare..passo da un estremo all'altro..quindi a volte cerco di vivere come un bradipo..non cerco emozioni ed evito l'amore..non faccio niente di spericolato..e difficilmente frequento gruppi di persone..forse solo il forum..perchè è piu' facile scrivere che dire le cose a voce..qui nessuno ti ride in faccia..e se lo fa non puoi saperlo o accorgerti..ma anche questo è solo un modo di nascondersi..dietro uno schermo ed una tastiera...tanto qui nessuno mi vede..nessuno mi conosce realmente..

    Quindi cara fata..non ti dirò le solite frasi fatte..ma ti posso solo dire una cosa..come siamo nati "soli" viviamo "soli" e muoriamo "soli"..nel senso che tutto quello che ci circonda poi è relativo..dentro di noi sappiamo come procede la nostra vita..e spiegarla agli altri è solo un mezzo per sfogarsi ma difficilmente per risolvere le questioni che ci affliggono..l'unica prospettiva è quella di farsi un esame di coscienza..parlarsi dentro..scoprire cosa cè che ci impedisce di vivere felici in mezzo agli altri..ma senza fingere..esserlo veramente..se lo scopri sei già a buon punto...come me..io so cosa cè che non va..però non so ancora come uscirne..ma parlo molto con me stesso...e rifletto di piu'...perchè altrimenti sarei finito..

    ti abbraccio..



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    ORA CHE HO PERSO LA VISTA , CI VEDO DI PIU'

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    Agny81
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    00 03/05/2008 07:38
    io non credo che quello che ci circonda è relativo come dice lucio...secondo me l'ambiente che ci circonda è fondamentale per portarci il morale alle stelle, o sotto i tacchi...secondo me è proprio l'ambiente, e le persone che abbiamo intorno che ci rendono infelici o contentissimi!! dipende tutto da loro, o almeno per me è così...se sono triste non lo sono mai per me stessa: sono triste perchè ho litigato con il ragazzo, con un'amica, con il capo...forse sono io che sono strana non so...
    comunque coraggio fata, per consigliarti dovremmo conoscere almeno un pò della tua storia, se ti andrà di parlarne qui troverai chi saprà ascoltarti...un abbraccione!!
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    pervinca1
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    00 03/05/2008 21:09
    quindi se gli altri sono come vorresti tu, sei felice! Mi sembra di capire che sia così. Secondo me, la serenità o la felicità, chiamiamola come volete, è uno stato d'animo che si conquista piano piano, ognuno col proprio vissuto naturalmente, ma è un'evoluzione tale che le cose che fanno gli altri o che dicono gli altri, non ti feriscono minimamente. Se una persona arriva ad essere sicura di se stessa e di ciò che pensa, non gliene importa se gli altri la pensano allo stesso modo o la criticano, è una questione di stima in se stessi. Non dobbiamo identificarci con i nostri problemi o con quelli che riteniamo tali. Se una persona soffre per qualcosa che è all'esterno di se stesso/a significa che vuole controllare gli altri, gli altri sembra che debbano essere come noi vogliamo altrimenti siamo infelici. Questo concetto è infantile, non è detto che le cose che pensiamo noi siano giuste e ciò che pensano gli altri sia sbagliato. Perchè questo è il succo. Qunado impariamo a rispettare gli altri, anche se non condividiamo le loro opinioni, abbiamo raggiunto una buona maturità. Perchè dovrei essere infelice se una persona mi ferisce? So dentro di me chi sono e quanto valgo, per me stessa, non mi interessano le opinioni degli altri, tantopiù se sono dettate dalla non conoscenza di come sono fatta io. Ho imparato la compassione verso gli altri e mi perdoni Gesù Cristo, se spesso dico un po le sue parole, guardando alcune persone:"poveraccia, non sa quello che fa, pazienza" e vado avanti. Ho imparato a mettermi nei panni degli altri e anche se non ne condivido il pensiero, cerco di capire e di non prendermela ma non ne soffro certamente
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    Agny81
    Post: 7.594
    Città: UDINE
    Età: 43
    Sesso: Femminile
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    00 04/05/2008 15:20
    no assolutamente non voglio comandare gli altri..non mi sono spiegata bene forse...gli altri possono essere come vogliono, devono essere come vogliono, ci mancherebbe altro..
    quello che volevo dire è che in genere se qualcuno soffre (a parte nei casi in cui mettiamo sia malato) ma negli altri casi non si soffre mai per se stessi...si soffre sempre per qualcosa che è legato anche agli altri: un litigio con il ragazzo, la perdita di un'amicizia ecc...è normale che sia così credo...
    se nel mondo ci fossimo solo noi e nessun altro credo che non soffriremmo, perchè non ci sarebbero dei motivi..invece noi ci abbiamo a che fare con altre persone ed è proprio a causa dei rapporti interpersonali che si soffre nella vita...
    siano problemi di lavoro, di amore, di amicizia, ma centrano sempre gli altri nei nostri problemi...e questo non di certo perchè vogliamo controllarli, ma perchè nella nostra vita di tutti i giorni abbiamo a che fare con altre persone...non so se mi sono spiegata bene...oggi ho un mal di testa [SM=x1460486]
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    pervinca1
    Post: 444
    Sesso: Femminile
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    00 05/05/2008 00:16
    Si certo ti sei spiegata benissimo e capisco cosa vuoi dire, anche io ci sono passata, poi mano mano che ho fatto le mie esperienze, ho cambiato modo di elaborare le cose e ho capito che ognuno di noi, vede le cose sotto un'ottica diversa dagli altri. So che l'esperienza personale, non vale per gli altri, ognuno fa la propria. E' vero, spesso subiamo delle delusioni, litighiamo con qualcuno a cui vogliamo bene, ma questo non vuol dire essere infelici, vuol dire solo avere altri punti di vista, se pensaiamo così non ne risentiamo troppo
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    =Ranchan=
    Post: 7.188
    Città: MILANO
    Età: 42
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    00 05/05/2008 10:56
    Sono d'accordo con Pervinca e Lucio...penso che in questi casi non c'entrino gli altri, il problema nasce da dentro, e rendersene conto é il primo passo per risollevarsi ed avviarsi verso la soluzione...Nessuno può dirti come fare purtroppo...bisogna riuscirci da soli. Finché si proiettano i problemi al di fuori si continua a perseverare nell'errore, bisogna farsi un'analisi di coscienza lunga con indulgenza ma senza darsi giustificazioni di nessun tipo.
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    Phormula
    Post: 137
    Città: MILANO
    Età: 57
    Sesso: Maschile
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    00 09/05/2008 13:49
    E' difficile dare una risposta ad una persona che la risposta la deve cercare dentro di sè. Il come vediamo gli altri alla fine è la logica conseguenza di come ci vediamo noi stessi, nel senso che, anche inconsciamente, siamo più alla ricerca di conferme a quel che pensiamo che di pensieri conseguenti a quel che vediamo e sentiamo.

    Da una parte ti consiglierei di leggere il libro di Viktor Frankl che sto leggendo io, dall'altra mi rendo conto che non è una lettura facile. Io credo che questi problemi vadano risolti, anche se "risolvere" e "problema" non sono le parole esatte. Ecco, direi che l'unico modo per affrontare la vita sia quando ci si rende conto che lo si può fare dall'interno verso l'esterno e non viceversa, cioè considerandoci vittime delle situazioni o degli altri. Se a questo si aggiunge il fatto che la vita la si vive dal presente verso il futuro e non dal presente verso il passato, che ormai è scolpito nella roccia e non lo si può cambiare. Ecco, considerando queste cose io ti consiglierei di parlarne con qualcuno e magari di leggere qualche libro che ti aiuti ad affrontare meglio il futuro. In italiano purtroppo non c'è molto, recentemente ho letto "Risveglia il campione che c'è in te" di M. Furlan e penso di potertelo consigliare.
  • chiaralapazza
    00 09/05/2008 18:38
    Concordo in pieno con quello che ha detto Lucio, Pervi e Ranchan...la risposta la troviamo solo dentro noi stessi sulla nostra felicità. Nessuno ci può dire come ci dobbiamo sentire, e nessuno ci può dire come uscirne dalla depressione. Fata, non conosco quanto ti succede, ma la chiave per non farsi prendere dallo sconforto durante i momenti bui la trovi solo dentro di te. Certo, se ci fosse qualcuno che non con frasi fatti ma obiettivamente di facess vedere anche l'altra medaglia delle tue esperienze, come dice Pervi, sarebbe meglio, perchè vedere le proprie disgrazie sotto punti di vista positivi, consente una visione meno dura delle cose. E non sono cavolate, maè vero..con il senno di poi, se uno lo vuole, capisce dove la sofferenza lo sta portando. Nella mia vita sto imparando che davvero tutto ha un senso, anche se negativo, che ci porta a qualcosa. Solo che è difficile capirlo e parlare a noi stesso senza farcfi prendere dalla disperzione.
    Ti abbraccio Fata.
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    TA79
    Post: 2.725
    Sesso: Femminile
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    00 09/06/2008 19:31
    Fata come stai adesso?va un po' meglio?