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stranezza

Ultimo Aggiornamento: 16/02/2008 18:16
08/02/2008 16:30
 
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Speriamo che sia come dici tu..ma vedo mio fratello..che ha un figlio..ha la sua famiglia..vive per conto suo..ha un ottimo lavoro guadagna bene (2000 euro al mese + auto aziendale) eppure hanno da ridire spesso anche di lui..non sono mai contenti i miei genitori..e forse non lo saranno mai..io comunque voglio essere contento di me per primo..alla fine poco mi importa ormai sei mia madre puo' o no farsi bella parlando di me con le sue amiche..certo che se mi conoscesse di piu' per come sono forse ne avrebbe anche la possibilità invece di basare tutto solo sulle apparenza e quanti soldi si guadagnano...

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08/02/2008 16:33
 
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ah, ok. Allora ritorno al discorso che ho fatto poco sopra. Conta solo su di te e fregatene di cosa pensano loro. Difficile a farsi, ma necessario.
08/02/2008 16:33
 
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Re: Re:
=Ranchan=, 08/02/2008 16.27:



Ma anche io non é che ho mai brillato a scuola...sono sempre stata sulla sufficienza o poco più....In matematica ero una schiappa! Ho imparato le tabelline più tardi di tutti i miei compagni ed anche a leggere l'ora sono stata tarda...Poi ho recuperato!

Ma sono testarda e quando mi metto in testa una cosa...Io penso che la laurea sia molto questione di avere le basi della materia e tanta tanta forza di volontà.

Dì a tua madre che possono pure parlare di altro...Mica solo dei figli...Che palle.....

Mio papà aveva un amico che si vantava continuamente della figlia quando ero al liceo...questa tra l'altro era in classe con me...
Ho fatto capire a mio padre che sì lei era più brava, ma era anche tr..a...se la faceva con tutti(e non me lo ero inventato)!!

Poi si é iscritta ad una università privata facendo spendere a suo padre un sacco di soldi (é stato costretto a vendere il box per lei) ed alla fine non so bene cosa abbia combinato...

Mio padre ha capito che nello scambio non ci avrebbe guadagnato! [SM=x1460412]

I tuoi la vedono come quando erano giovani....Bastava che uno si desse da fare per riuscire....Oggi questo é sempre vero, ma il mondo é cambiato...non va più come credono loro..



sono d0accordo con te! :)


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08/02/2008 16:38
 
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Re:
Lucio_2303, 08/02/2008 16.30:

Speriamo che sia come dici tu..ma vedo mio fratello..che ha un figlio..ha la sua famiglia..vive per conto suo..ha un ottimo lavoro guadagna bene (2000 euro al mese + auto aziendale) eppure hanno da ridire spesso anche di lui..non sono mai contenti i miei genitori..e forse non lo saranno mai..io comunque voglio essere contento di me per primo..alla fine poco mi importa ormai sei mia madre puo' o no farsi bella parlando di me con le sue amiche..certo che se mi conoscesse di piu' per come sono forse ne avrebbe anche la possibilità invece di basare tutto solo sulle apparenza e quanti soldi si guadagnano...




Parole sante! Prova a fart conoscere per quello che veramente sei!

Se non dovessi riuscire pazienza, l'importante e che non credi agli insulti che ti lanciano
08/02/2008 19:03
 
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Re:
Lucio_2303, 08/02/2008 16.30:

Speriamo che sia come dici tu..ma vedo mio fratello..che ha un figlio..ha la sua famiglia..vive per conto suo..ha un ottimo lavoro guadagna bene (2000 euro al mese + auto aziendale) eppure hanno da ridire spesso anche di lui..non sono mai contenti i miei genitori..e forse non lo saranno mai..io comunque voglio essere contento di me per primo..alla fine poco mi importa ormai sei mia madre puo' o no farsi bella parlando di me con le sue amiche..certo che se mi conoscesse di piu' per come sono forse ne avrebbe anche la possibilità invece di basare tutto solo sulle apparenza e quanti soldi si guadagnano...





anche mia madre è proprio così...mi considera in base a quello che guadagno...oggi che ho portato a casa la busta paga, la prima busta paga degna di questo nome della mia vita, ho visto che mi hanno guardato con occhi diversi, come non mi avevano mai guardato in tutta la mia vita...come dire?? ora è lei che porta lo stipendio più alto qua in casa dobbiamo iniziare a considerarla!! ecco leggo questo nei loro occhi..difatti da quando guadagno bene non ci sono state più discussioni, litigi, i loro discorsi " tu sei una merda ecc" come se lo stipendio facesse di te la persona che sei...io sono sempre la stessa di prima...lo stipendio non c'entra nulla, perchè ragionano così???
08/02/2008 21:43
 
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Re: Re:
Agny81, 08/02/2008 19.03:




anche mia madre è proprio così...mi considera in base a quello che guadagno...oggi che ho portato a casa la busta paga, la prima busta paga degna di questo nome della mia vita, ho visto che mi hanno guardato con occhi diversi, come non mi avevano mai guardato in tutta la mia vita...come dire?? ora è lei che porta lo stipendio più alto qua in casa dobbiamo iniziare a considerarla!! ecco leggo questo nei loro occhi..difatti da quando guadagno bene non ci sono state più discussioni, litigi, i loro discorsi " tu sei una merda ecc" come se lo stipendio facesse di te la persona che sei...io sono sempre la stessa di prima...lo stipendio non c'entra nulla, perchè ragionano così???




perchè ci hanno messo al mondo e ci hanno cresciuti e mantenuti..quindi pensano che i loro sacrifici debbano per forza essere ripagati allo stesso modo..ma io a miei genitori non rimprovero il fatto di non essere ricchi..semmai avrei potuto rimproverarli se loro non mi avessero voluto bene..questo si...e quindi non capisco neanche io sta cosa..perchè passano la loro vita a crescerti dicendoti che i veri valori della vita sono l'onesta la lealtà l'amore e la famiglia..ma poi se porti a casa uno stipendio basso o non hai un ottimo lavoro ti saltano in testa con mille critiche..come se pensassero che i loro sforzi non sono serviti a niente..questa è una grandissima ipocrisia che spesso i genitori hanno..ti educano secondo dei canoni standard..ma poi finiscono anche loro nel qualunquismo delle cose materiali e delle apparenze...

Ci sono genitori che giustificano e proteggono i proprio figli anche quando essi sono profondamente sbagliati e scorretti..altri genitori invece ti saltano addosso pur essendo un figlio modello...ma forse non il loro modello..e allora quando cresci inizia a sgretolarsi il tuo morale perchè ti rendi conto che alla fine purtroppo anche loro sono condizionati da quello che gli ruota intorno..e sono ciechi difronte a quanto sono ammirevoli i loro figli al di la di che livello sociale sono riusciti a conquistare nella loro vita...

Poi lo sappiamo tutti che lo fanno per il tuo bene..ma ci sono anche modi diversi per farlo..

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08/02/2008 22:13
 
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questo post è una nave alla deriva hehehe..si è cambiato discorso già 3 o 4 volte...mi scuso con l'autore del post..speriamo che non si offenda..

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08/02/2008 23:54
 
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Questo topic mi piace...

Non credevo di trovare persone così qua dentro, ma persone come tante... invece vedo che ci sono persone non comuni pure qua!

La stima di sè, il giudizio...


Il bambino cresce fidandosi dei genitori, è istintivo, è da loro che impara a vivere e rapportarsi agli altri. E' cruciale questo inizio, perchè da questo dipenderà in futuro la percezione di sè stessi, la sicurezza di sè..

Ci sono genitori che anzichè insegnarti a vivere serenamente ti insegnato a giudicarti, a criticarti... perchè appunto ti giudicano e criticano pesantemente, ti fanno sentire di non valere mai abbastanza, pretendono da te più di quanto potresti mai offrirgli, sembra non essere mai sufficente ciò che sei.

Sono anni duri e dolorosi, anni in cui soffri sentendoti inferiore agli altri, convincendoti sempre più di non valere, imparando sempre più a giudicarti da solo.... ecco adesso hai imparato, non c'è più bisogno delle frecciatine per sentirti sminuito, ci pensi da te in automatico!... Il circolo vizioso del giudizio è avviato!...

Giudichi te stesso, male ovviamente, in famiglia tutti ti hanno sempre giudicato e criticato... due più due fa quattro e allora TUTTI ti giudicheranno là fuori, ed a questo punto non c'è più attimo della tua vita in cui non avverti un peso incombere su di te, il giudizio degli altri appunto, come se non avessero null'altro da fare che curarsi di te!

L'insicurezza che ti è cresciuta dentro negli anni grazie a questo vissuto tende ad aumentare l'effetto di conferma delle tue convinzioni, facendoti comportare in maniera goffa ed insicura appunto, "da perdente"...


Il bello viene adesso, un dettaglio cui non ero mai arrivato da solo, anche se ho interrotto il circolo vizioso in qualche modo da un pò di anni...

E se il giudizio fosse solo un'invenzione della mente?


Ricapitoliamo:

1) mi hanno insegnato che non valgo nulla

2) mi hanno insegnato a giudicarmi... ed ho imparato benissimo!

3) mi giudico, mi hanno giudicato = è logico che ANCHE GLI ALTRI mi giudichino (MALE, ovvio...)


In realtà il giudizio negativo che si credeva di ricevere da tutto il mondo... è soltanto il nostro!

Dobbiamo ringraziare chi ci ha CONVINTI facendoci letteralmente il lavaggio del cervello per tutto ciò...


Notte

Enrico.

09/02/2008 07:35
 
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che bel ragionamento, enrico, complimenti!!!
per parlare così, anche tu come me e lucio, ci sei passato?? anche tu avevi e hai dei genitori che credono poco in te?? purtroppo succede proprio come nel circolo che hai descritto tu...se i genitori non fanno che criticarti..tu inizi a sentirti inferiore a tutti...viceversa ci sono persone che crescono con un bel carattere, forte e sicuro di sè proprio perchè sono cresciute tra i continui complimenti e incoraggiamenti dei genitori...e vedranno complimenti dappertutto, e sicuramente per loro il percorso della vita sarà tutto in discesa...come vorrei essere così..ma aimè..secondo me chi si rende conto di avere dei genitori come i miei o quelli di lucio dovrebbe andarsene da casa il prima possibile, ascoltare il meno possibile quei pareri negativi che tanto feriscono..purtroppo per me non è stato possibile, ho 26 anni e vivo ancora con loro...ma se ci fosse qualcuno di più giovane che si rende conto di avere questi problemi gli consiglierei di andarsene da quella casa quanto prima!!!
09/02/2008 12:46
 
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Si ci sono passato anche se devo dire i miei genitori non mi hanno mai giudicato così negativamente come i vostri, più che altro non sono stati capaci di infondermi fiducia, forse il loro modo di porsi, loro stessi tendenti all'insicurezza. E poi tante altre cosette hanno influito, troppo lungo da descrivere adesso qui... magari un'altra volta con calma.

Uscirne si può comunque!

Non so se qui o in altro post dici che non ti senti mai del tutto FELICE...

Credo sia perchè infondo ancora non hai imparato ad amarti ed accettarti per ciò che sei, ti giudichi ancora col metro insegnatoti dai tuoi, e non riesci a vedere la bellezza che sta in te.

In ognuno di noi vi è tanta bellezza, bisogna imparare a vederla...

Ciao

Enrico.
09/02/2008 13:44
 
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sì sì in un post scrivevo che anche quando le cose mi vanno bene...non mi sento mai del tutto felice...la mia mente va sempre a cercare qualcosa di cui preoccuparsi...ad esempio le cose vanno bene...ma un neo ha iniziato a cambiare colore...allora mi dico, sì sono serena, però se solo non avessi quel neo...poi tolgo il neo...ma non sono rilassata...e trovo immediatamente un altra fonte di pensieri...quasi me li andassi a cercare con il lanternino..odio questo aspetto del mio carattere!!
09/02/2008 16:23
 
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Il mestiere di genitore è il più difficile, quello perfetto non esiste, esistono genitori anche loro con la propria storia che spesso riversano sui figli le proprie aspirazioni il proprio completamento. Comunque sia la nostra esperienza, dobbiamo essere capaci di capire i meccanismi e pur continuando ad amarli, facciamo quello che a noi sembra giusto. Se si vuole essere veramente indipendenti, allora è meglio, se pur con mille sacrifici, andare a vivere da soli e decidere della nostra vita. Ma non è questo quello che volevo sottolineare, spesso si scavano solchi profondi perchè non capiamo che magari i nostri genitori, hanno avuto lo stesso nostro problema, quando erano ancora figli e poi immancabilmente si comportano allo stesso modo in cui sono stati trattati loro, è un circolo che si ripete. Tralasciando i fatti gravi di genitori troppo autoritari per non dire violenti, dobbiamo anche capire anche il loro punto di vista senza assecondarlo, in fondo, star male perchè un genitore non ti sostiene, denota secondo me, un ulteriore attaccamento allo stesso, una non vera indipendenza, difatti se si è veramente indipendenti, non ci si lascia influenzare dalla loro opinione, non si vuole a tutti i costi che ci dica che abbiamo ragione, se ce la da, va bene, se non ce la da, va bene lo stesso. Quando siamo lì a lagnarci che non ci capiscono, a me sembra una perdita di tempo, cosa importa il loro giudizio se noi non ci sentiamo più legato ad esso? A volte, alcuni (genitori), pensano che ad essere severi, insegnano che al mondo non tutto è facile, forse si dimostrano così perchè vogliono che un figlio diventi forte, qualcuno pensa che la severità faccia crescere bene e forti. I genitori son così, ma non darei a loro tutte le colpe, loro diventano insopportabili solo fino al punto che noi gli permettiamo. Come già detto in un altro post, quando vediamo e comprendiamo i difetti dei nostri genitori, li amiamo ancora di più, perchè ci appaiono nella loro fragilità e allora capiamo che i soliti giudizi che danno a noi, non ci toccano più, perchè sappiamo da dove provengono. Quindi più li criticate per come vi trattano o vi hanno trattato, significa che da parte vostra, ancora non avete tagliato il cordone ombelicale e sottolineo, da parte vostra. Ogni tanto, mettetevi anche nei loro panni [SM=x1460407]
[Modificato da (mariachiara) 09/02/2008 16:29]
09/02/2008 18:41
 
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il mestiere di genitore è il più difficle è vero...
non esistono manuali, non ci sono ricette...nessuno ti insegna ad essere un buon genitore...ognuno agisce in base a ciò che per lui è meglio...

ho dato uno sguardo agli ultimi post di questa discussione...
si parla di giudizio, del giudizio che una persona si cotruisce di sè, del giudizio che i genitori costruiscono dei propri figli...bhè

la cosa mi riguarda molto...io sono condizionata dal giudizio...in senso lato... vivo nella "paura" del giudizio...ogni cosa che faccio, ogni cosa che penso, ogni cosa che dico è fortemente condizionata dalla paura di essere giudicata...

questo di sicuro dipende dalla paura che ho del giudizio dei miei, in particolare di mio padre... non è una mia opinione, è opinione di qualcuno che ha più "esperienza" di me in merito...
a livello razionale so che ho la tendenza a estendere il giudizio dei miei anche sugli altri...e so che questa severità che è del giudizio di mio padre, l'ho fatta così tanto mia da diventare io stessa il peggior giudice di me stessa, il giudice più severo...
purtroppo nella pratica non riesco a isolare questo concetto e a farmi scivoalre addosso cioè che viene dall'esterno...

il mestiere di genitore, dicevamo, è il più difficle di questo mondo...loro spesso non si rendono conto del "male" che possono fare...insomam non è intenzionale...questo ora lo so...anche se questa consapevolezza ancora non mi aiuta a assolvermi, e assolvere loro...assolvere lui...a volte ancora lo "odio"...è un gioco di forze contrapposte, di amore-odio...quando riuscirò a "sistemare" le cose nella mia testa, probabilemnte lo perdonerò
anche io sempre paragonata agli altri, mai apprezzaa, mai incoraggiata, sempre criticata ...anche per me solo parole di confronto con i figli degli altri che erano, sono sempre meglio...
tutto questo ha genrato forti insicurezze, tutto questo mi ha sempre portato a fare le cose per compiacere lui (e di conseguenza estendedo il tutto agli altri, anche compiacere gli altri..) tutto ciò che ho fatto l'ho sempre fatto per gli altri, mai per me
ogni scelta, non era mia una scelta mia...
e in più tutte queste insicurezze mi portavano ad avere difficoltà anche nel rapporto con gli altri, con le persone, di cui spesso e volentieri avevo (ho) paura

ora, molto a fatica, ma molto a fatica, sto "risalendo"...è dura, durissima...

anche perchè c'è una carenza di esperienze spaventosa...

non credo che la presenza di una persona vicino sia il mezzo...
devi essere tu a risalire...tu in prima persona... e solo allora potrai "darti" ed esserci per altri...
non sono gli altri a risolverti il problema...
io ho prima cominciato la mia risalita, cominicato a muovermi...e poi in contemporanea ho avuto la gioia di trovare una persona che mi sta sostenedno...ma il contrario non sarebbe stato giusto...

non si può basare il prorpio benessere su un'altra persona...

spero di non essere andata o.t. [SM=x1460405]

09/02/2008 21:26
 
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Ciao Mariachiara, ciò che dici è giusto ma solo in parte, o meglio c'è bisogno di capirsi credo... io non mi sto lagnando, nè tantomeno mi pare agni81 o Lucio lo stiano facendo.

Io ho semplicemente spiegato come un genitore maldestro può rovinare, ROVINARE, la personalità di un figlio, io ne sono venuto fuori abbastanza, con molta fatica, Agni81 e Lucio non lo so li conosco troppo poco anzi per nulla, Ondina la conosco bene invece :)

Comunque qui non si tratta di lagnarsi credimi... detta così sembra che siamo una manica di bambinoni immaturi ed incapaci :(


Ogni volta che si critica la categoria dei genitori c'è sempre chi si irrita perchè lo trova inutile o che so io... beh non c'è proprio nulla di inutile o di stupido o di immaturo dietro, i genitori sbagliano ed è giusto arrivare a farsi un giudizio obiettivo su di loro, è un punto di arrivo da cui poter ricominciare a vivere, per me lo è stato, ho ripreso le redini della mia vita quando ho capito affondo gli errori dei miei genitori, sono ripartito da li.

Io non sto parlando di genitori troppo duri, non sto parlando di schiaffoni, non mi sto lagnando che mi è mancata la playstation :)

Sto parlando di genitori che ti impediscono di crescere e diventare autonomo, sostituendosi a te stesso in tutte le scelte più importanti, criticando ogni tua mossa, sminuendo ogni tuo gesto, confrontandoti con i figli degli altri sempre migliori di te, impedendo uno sviluppo normale della personalità di un bambino.

Sto parlando di casi limite.

Ci sono persone che devono ricorrere ad anni di psicoterapia per riprendere in mano la propria vita... non sto parlando di una sgridata di troppo.

Mica metto in dubbio che fare il genitore sia difficile, dove traspare questo? Proprio perchè è difficile è facile far danni... sto soltanto parlando di questi danni.

Dobbiamo essere noi a venirne a capo, dobbiamo smetterla di "lagnarci"... lo so da solo! Ho smesso da un pezzo di lagnarmi e ne sono venuto a capo anche se degli strascici restano sempre.

Ma non credere sia facile o che sia soltanto una questione di volontà, o che sia cosa che attraversano e superano tutti normalmente tranne noi 4 gatti che perdiam tempo a lagnarci.

Tornando ai genitori... ti confermo che quando una persona ha problemi, ed intendo problemi a livello di aver bisogno dello psicologo, nella stragrande maggioranza dei casi c'entra il modo in cui i genitori hanno cresciuto questi figli.

Sono anni che cerco, trovo e mi confronto in rete con persone che hanno o hanno avuto problemi di insicurezza, timidezza, fobia sociale, ed anche tutta una serie di altre psicopatologie... non ne ho trovato uno, uno solo, che avesse alle spalle un'infanzia normale, con genitori normali, sereni, equilibrati.

Criticare o incolpare i propri genitori, essere incazzati con loro per il proprio stato, non serve assolutamente a niente... ciò che serve è capire i loro sbagli e riuscire a fare propria la consapevolezza di tali sbagli, per porvi rimedio in qualche modo.

Spero di essermi spiegato, e scusate la lunghezza.

Ciao,

enrico.
09/02/2008 22:20
 
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Re:
EnricoGe, 09/02/2008 21.26:

Ciao Mariachiara, ciò che dici è giusto ma solo in parte, o meglio c'è bisogno di capirsi credo... io non mi sto lagnando, nè tantomeno mi pare agni81 o Lucio lo stiano facendo.

Io ho semplicemente spiegato come un genitore maldestro può rovinare, ROVINARE, la personalità di un figlio, io ne sono venuto fuori abbastanza, con molta fatica, Agni81 e Lucio non lo so li conosco troppo poco anzi per nulla, Ondina la conosco bene invece :)

Comunque qui non si tratta di lagnarsi credimi... detta così sembra che siamo una manica di bambinoni immaturi ed incapaci :(


Ogni volta che si critica la categoria dei genitori c'è sempre chi si irrita perchè lo trova inutile o che so io... beh non c'è proprio nulla di inutile o di stupido o di immaturo dietro, i genitori sbagliano ed è giusto arrivare a farsi un giudizio obiettivo su di loro, è un punto di arrivo da cui poter ricominciare a vivere, per me lo è stato, ho ripreso le redini della mia vita quando ho capito affondo gli errori dei miei genitori, sono ripartito da li.

Io non sto parlando di genitori troppo duri, non sto parlando di schiaffoni, non mi sto lagnando che mi è mancata la playstation :)

Sto parlando di genitori che ti impediscono di crescere e diventare autonomo, sostituendosi a te stesso in tutte le scelte più importanti, criticando ogni tua mossa, sminuendo ogni tuo gesto, confrontandoti con i figli degli altri sempre migliori di te, impedendo uno sviluppo normale della personalità di un bambino.

Sto parlando di casi limite.

Ci sono persone che devono ricorrere ad anni di psicoterapia per riprendere in mano la propria vita... non sto parlando di una sgridata di troppo.

Mica metto in dubbio che fare il genitore sia difficile, dove traspare questo? Proprio perchè è difficile è facile far danni... sto soltanto parlando di questi danni.

Dobbiamo essere noi a venirne a capo, dobbiamo smetterla di "lagnarci"... lo so da solo! Ho smesso da un pezzo di lagnarmi e ne sono venuto a capo anche se degli strascici restano sempre.

Ma non credere sia facile o che sia soltanto una questione di volontà, o che sia cosa che attraversano e superano tutti normalmente tranne noi 4 gatti che perdiam tempo a lagnarci.

Tornando ai genitori... ti confermo che quando una persona ha problemi, ed intendo problemi a livello di aver bisogno dello psicologo, nella stragrande maggioranza dei casi c'entra il modo in cui i genitori hanno cresciuto questi figli.

Sono anni che cerco, trovo e mi confronto in rete con persone che hanno o hanno avuto problemi di insicurezza, timidezza, fobia sociale, ed anche tutta una serie di altre psicopatologie... non ne ho trovato uno, uno solo, che avesse alle spalle un'infanzia normale, con genitori normali, sereni, equilibrati.

Criticare o incolpare i propri genitori, essere incazzati con loro per il proprio stato, non serve assolutamente a niente... ciò che serve è capire i loro sbagli e riuscire a fare propria la consapevolezza di tali sbagli, per porvi rimedio in qualche modo.

Spero di essermi spiegato, e scusate la lunghezza.

Ciao,

enrico.



bhè c'è poco da aggiungere...sei stato fin troppo chiaro
ne abbiamo parlato fino allo sfinimento di questo argomento...

e proprio questo palrare tanto e anche il percorso che sto seguendo mi ha aperto gli occhi... i miei genitori, mio padre in particolre, pur inconsapevolmente, sono.. è la causa principale della mia fobia sociale...

non ne sono del tutto fuori, ma piano piano qualcosa sta cambiando...
è finita l'epoca delle lagne, ma ciò che i miei mi hanno trasmesso rimane comunque...
non ci si lamenta, si reagisce...con la consapevolezza che sono io a dover cambiare, che loro sono così e così saranno sempre...
spero di riuscire presto a lasciar da parte la rabbia residua...e di buttarli giù dal piedistallo dove li ho messi (giusto?)...
sono persone, come tali sbaglaino e hanno sbagliato...questo però non toglie che gli errori ci sono e che hanno avuto i loro effetti...



09/02/2008 22:53
 
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Enrico, lungi da me la possibilità di essere fraintesa, io ho parlato di genitori in generale, non mi sono soffermata su dei casi in particolare e nemmeno lontanamente volevo accusare nessuno, ci mancherebbe, non difendo a spada tratta i genitori, pur essendo nella posizione sia di figlia sia di genitore. Quello che volevo sottolineare che sono d'accordissimo con le motivazioni che elencate, il giudizio di un genitore, specialmente nel bambino è il più importante del mondo, a volte ci si autodistrugge una vita per accontentarli e non saranno ugualmente contenti. Io per esempio, leggevo già a quattro anni, e leggevo la domenica del corriere, dovevo essere la prima in occhi cosa, non potevo sbagliare, quante decisioni nella mia vita ho preso, solo pensando ad accontentare gli altri! Ho capito però che ad un certo punto se ne esce, questo avviene quando guardiamo ai genitori con una specie di comprensione, non dico compassione per non essere fraintesa e non per deriderli, ma per vederli come essi sono, con le loro paure, i loro timori, le rivincite che vogliono prendersi per mezzo dei propri figli. Voglio semplicemente dire che si devono guardare come essi sono, semplici esseri umani, con i loro difetti, quando abbiamo capito questo, il loro giudizio, non ci intimorisce più, anzi a volte ci rendiamo conto che siamo più forti di loro. Se mi accorgo che mia madre cerca di condizionarmi, ormai conosco le sue meccaniche, non ci casco e paradossalmente, le voglio ancora più bene, ma non mi sento minimammente in colpa per non fare quello che lei vorrebbe. Finchè teniamo troppo al loro giudizio, è inutile girarci intorno, vuol dire che ancora hanno un grosso ascendente su di noi e non siamo completamente autonomi, questa è la cosa che bisogna spezzare. Non so se mi sono spiegata in modo comprensibile, ma nel mio discorso non c'è giudizio verso nessuno di voi qui dentro, sto soltanto ragionando un po, con le dovute cautele, a come uscire da certi meccanismi
09/02/2008 23:29
 
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Siamo sulla stessa lunghezza d'onda adesso, basta capirsi... mi trovo d'accordo con te, è il percorso che ho fatto, oggi non risento più del giudizio dei miei genitori, ho spezzato la catena, li vedo per ciò che sono... due persone come me.

Avvolte riuscire a realizzare questo però è meno facile del consueto, in ciò che hai scritto prima ci ho letto un qualcosa del tipo "bisogna che vi diate una smossa"... ma non sempre è un percorso facile.

Ho toccato con mano, e conosco personalmente persone che, pur lottando con ogni forza, non riescono a dare la svolta decisiva... e ce la mettono tutta, davvero.

Ciao,

Enrico.
09/02/2008 23:32
 
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Re:
(mariachiara), 09/02/2008 22.53:

Enrico, lungi da me la possibilità di essere fraintesa, io ho parlato di genitori in generale, non mi sono soffermata su dei casi in particolare e nemmeno lontanamente volevo accusare nessuno, ci mancherebbe, non difendo a spada tratta i genitori, pur essendo nella posizione sia di figlia sia di genitore. Quello che volevo sottolineare che sono d'accordissimo con le motivazioni che elencate, il giudizio di un genitore, specialmente nel bambino è il più importante del mondo, a volte ci si autodistrugge una vita per accontentarli e non saranno ugualmente contenti. Io per esempio, leggevo già a quattro anni, e leggevo la domenica del corriere, dovevo essere la prima in occhi cosa, non potevo sbagliare, quante decisioni nella mia vita ho preso, solo pensando ad accontentare gli altri! Ho capito però che ad un certo punto se ne esce, questo avviene quando guardiamo ai genitori con una specie di comprensione, non dico compassione per non essere fraintesa e non per deriderli, ma per vederli come essi sono, con le loro paure, i loro timori, le rivincite che vogliono prendersi per mezzo dei propri figli. Voglio semplicemente dire che si devono guardare come essi sono, semplici esseri umani, con i loro difetti, quando abbiamo capito questo, il loro giudizio, non ci intimorisce più, anzi a volte ci rendiamo conto che siamo più forti di loro. Se mi accorgo che mia madre cerca di condizionarmi, ormai conosco le sue meccaniche, non ci casco e paradossalmente, le voglio ancora più bene, ma non mi sento minimammente in colpa per non fare quello che lei vorrebbe. Finchè teniamo troppo al loro giudizio, è inutile girarci intorno, vuol dire che ancora hanno un grosso ascendente su di noi e non siamo completamente autonomi, questa è la cosa che bisogna spezzare. Non so se mi sono spiegata in modo comprensibile, ma nel mio discorso non c'è giudizio verso nessuno di voi qui dentro, sto soltanto ragionando un po, con le dovute cautele, a come uscire da certi meccanismi



quello che dici è giusto...
purtroppo a volte nella "pratica" è molto complicato slegarsi e non è una questione di poca volontà, o di comodo...
ci sono dinamiche molto complicate, paure profonde
è anche difficile spiegarlo...
personalmente sto affrontando la questione in psicoterapia...se la cosa fosse automatica non avrei bisogno di questo tipo di sostegno e anche in quella sede la cosa non è che si sia risolta così nel giro di poco.....credo che entrino in gioco molte variabili...e che tutto sia così nel profondo da richiedere un certo tipo di lavoro...

dico questo semplicemente per sottolineare che non è semplice, che non si tratta di non voler diventare autonomi o cose del genere, e del come certi atteggiamenti, certe parole possano segnare nel profondo...
si tratta di dover ri-imparare, di decondizionarsi... e non lo si fa con uno schiocco di dita




09/02/2008 23:40
 
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Scusate ma non può essere anche un film o 4 chiacchiere fatte qualche giorno prima che accadesse tutto questo?
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10/02/2008 00:03
 
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certo ondina, ci vuole tempo, dapprima si cerca di capire il disagio e mano mano si affronta, ognuno di noi ha un modo e un tempo, diciamo che la cosa più importante, è capire che c'è un disagio e lo si vuole affrontare per superarlo, una volta iniziato il cammino, si è già a buon punto. Credo che tutti noi, chi più chi meno, si sono trovati nelle stesse condizioni. Ricordo perfettamente le incomprensioni tra mio padre e mio fratello, non si sono mai capiti, viaggiavano su binari differenti. Una vita di incomprensioni che hanno segnato mio fratello, però alla luce di oggi, capisco che anche mio fratello ha avuto i suoi torti, non perchè fosse cattivo,anzi, tutt'altro, diciamo che è stato poco diplomatico, quello che ho capito alla fine, avendo un bellissimo rapporto con mio padre, che lui si era fissato che mio fratello non gli volesse bene e altrettanto dicasi per mio fratello. Purtroppo si sono ritrovati tardi, solo quando mio padre, terminale di cancro, ha visto il grande affetto che mio fratello gli dava, si è accorto di quanto tempo aveva sprecato, però sono contenta che almeno hanno avuto il tempo tutti e due di capirsi e di ritrovarsi, anche se per poco tempo. Forse spesso sbagliamo, genitori e figli, nel non dimostrare il bene che invece vogliamo all'altro, in certi casi, nasce tutto da questo equivoco
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