stranezza

Lucio, il suicidio. Sai confesso, che l'ho pensato anche io, ho pure pensato come farlo, nemmeno molto tempo fa. Nemmeno un anno fa, è stata una cosa davvero brutta, perchè ho capito che ero disperata, che altri pesi non li avrei più retti. Che ero al limite, come lo sono tutt'ora. Ma ho anche pensato che stavo così violentando me stessa. E' stata una sensazione orrenda, mi sentivo davvero violenatata da me stessa. Non so se mi sono spiegata, è proprio una sensazione mia personalissima.
I limiti, i pesi. Quando non capisci il perchè di ciò che ti circoda e di ciò che ti succede, quando poi tutto questo non riguarda direttamente te ma è come se lo fosse, perchè è in te chi subisce, e la tua vita ormai è la sua, indissolubilmente. Quando non sai come uscirne, quando non sai doove voltarti, dove guardare, quando non vedi più quella luce, anche minima, che ti fa riaccendere la speranza.
E qui si arriva al discorso che ha fatto mariachiara. Uno scopo, difficle da capire quando tutto è così nero, quando le negatività e il dolore ti soffocano, ma è vero. c'è. Tutto qwuesto porta a qualcosa di chiaro prima o poi, si deve fare solo attenzione alla strada che stiamo percorrendo per capire. il problema è che quando sei sopraffatt o, non vedi più nulla. E li nasce il dialogo interiore. Solo che ripeto, sono cose difficili da attuare nella disperazione che ha portato al pensiero di togliersi la vita.
Lucio, non bisogna avere paura di dire sono disperato, soprattutto a noi stessi. Ecco, quella sensaizione di cui tu parlavi prima, la paura del giudizio sul pensiero suicida..ecco, era come se mi fossi puntata il dito da sola, chiara stava giudicando chiara per quel pesniero orribile di morte che stava facendo a se stessa, chiara stava compiendo un omicidio a se stessa.
Capisco, capisco benissimo ciò che dici. E non sono solo parole, ma pure sensazione.