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fobia sociale e timidezza

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    ondina75
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    00 16/02/2008 12:47
    vorrei riprendere una discussione trattata in un altro topic...credo questa sia la cartella più adatta ;)

    traggo spunto da una replica di agnese per cercare di spiegare meglio una questione che mi sta particolarmente a cuore...riporto tutto il suo post :P

    interessante quello che hai postato ondina...
    però sto pensando...chi di noi timidi non ha mai avuto paura di parlare in pubblico?? paura di un colloquio di lavoro? di una festa in cui non si conosce nessuno?? io credo che tutti noi timidi siamo stati accomunati da almeno una di queste paure e quindi cosa significa...che abbiamo tutti avuto episodi di fobia sociale circoscritta??...e le paure che abbiamo provato passano o meno a seconda di come vanno le cose...nel senso...ho paura di andare ad una festa dove non conosco nessuno...ci vado...e qui si aprono due strade: mi diverto se trovo qualcuno che sta con me e con i quali mi trovo bene...non mi diverto se continuo a sentirmi sola ed isolata...
    e secondo me come può essere che si tratta di timidezza se la paura una volta arrivata alla festa passa..o si tratta di fobia sociale se non passa...(infatti nel testo che hai postato tu si dice chiaramente che "La differenza, però, risiede nel fatto che le persone che soffrono di fobia sociale non riescono a calmarsi durante l'esposizione alla situazione fobica, mantenendo un livello ansioso sempre molto elevato")
    secondo me non è detto che sia fobia sociale se la paura non passa, tornando all'esempio della festa può essere che non trovo nessuno con cui chiacchierare ed allora la paura e l'ansia non passano..viceversa trovo gente simpatica con cui mi trovo bene e la paura passa...e quindi più che dalla timidezza o dalla fobia sociale che sia il fatto che la paura passi dipende da come si evolvono le cose durante la serata...non so se si riesce a capire quello che volevo dire...


    innanzitutto non esistono "episodi" di fobia sociale...non èche va e viene...o ce l'hai o non ce l'hai.
    credo di aver capito cosa vuoi dire in quello che hai scritto, ma vedi tu hai parlato da "timida" perchè evidentemente sei timida...
    "noi timidi" è rivolto ai timidi... "noi fobici sociali" non siamo timidi...o perlomeno non a quei livelli di timidezza "normale" che può prendere chiunque... capisco che è "difficile" comprendere la differenza, in genere si tende ad utilizzare il termine timido per indicare anche chi ha qualcosa che va molto oltre la timidezza...

    è vero, è normale avere paura di determinate situazioni, colloqui, riunioni...magari anche chi non si definisce timido dichiarerà di avere ansia in situazioni del genere...vedi la differenza sostanziale sta nel fatto che una persona timida può aver paura di una situazione del genere,ma poi quando ci si trova dentro la paura scema,e ci si tranquillizza...per un fobico sociale questo non accade....e non dipende nemmeno da come si evolvono le cose, l'ansia è così forte e persisente che si ha un blocco dei pensieri, dell'azione...l'unica cosa che si desidera è fuggire e non si riesce nemmeno a trovare "piacere" nel parlare con qualcuno che ci può mettere a nostro agio...in più c'è la questione dell'ansia anticipatoria...il pensiero di essere in situazioni in cui c'è paura, con tutte le manifestazioni fisiche, di pensiero e comportamentali, ti fa avere paura già molto tempo prima e spesso ti fa evitare la situazione stessa per non stare in ansia...parlo di ansia non di agitazione!
    in più c'è la questione della paura del giudizio, della paura che tutte le manifestazioni ansiose si notino da fuori, della paura di essere considerati stupidi, proprio perchè le situazioni di paura agli occhi degli altri sono situazioni magari banali...c'èpaura di noncapire quello che ci si dice e disembrare idioti
    ci sono alcuni sociofobici che non riescono nemmeno a bere un caffè in un bar per paura che il tremore delle mani faccia cadere loro la tazzina o gli faccia buttare addosso il caffè mettendo in forte imbarazzo...

    c'è la paura di fare acquiisti...io per esempio EVITO i piccoli negozi perchè non riesco a gestire la pressione del venditore...oppure mi fermo fuori a vedere solo la vetrina..questo è limitante perchè nelle vetrine non c'è tutta la merce...valloa spiegare a chi non ècosìilmotivo di questi evitamenti...
    l'evitamento è spesso l'unica strategia che si mette in atto e che non ti fa VIVERE, perchè perdi molte occasioni di vita...

    vedi quando ho cominciato il mio percroso di psicoterapia è venuta fuori la questione della timidezza...in genere anche i sociofobici si definiscono timidi...certo non vanno a dire "io sono sociofobico", chi capirebbe?
    il fatto è che la fobia sociale è una timidezza all'ennesima potenza, una timidezza patologica...
    anche io quando devo parlar edi me dico "sono timida e introversa", ma in realtà non è così...
    io non sono mai riuscita a spiegarnmi come, per esempio, certi attori o certa gente del mondo dello spettacolo, potesse dire "sono timido"...mi sembrava tanto una presa per i fondelli...ma come sei timido e fai quel tipo di lavoro che tutti ti vedono?

    ne ho paralto in terapia e sai cosa miha detto la mia analista?
    "bhè ma non sono loro a non essere timidi...è lei che non è timida"

    la differenza sta nel fatto che i timidi rotto il ghiaccio, seppur lo rompono cn un po' di difficoltà, poi riescono a stare bene in certe situazioni...
    i fobici sociali non riescono proprio a romperlo il ghiaccio...l'unico pensiero è la fuga...il tutto aggravato dal fatto che, forse più degli altri, ricercano i rapporti sociali, ma non riescono a istaurarne per la paura che li paralizza...

    in un timido tutte le manifestazioni,le reazioni fisiche descritte,tipo la tachicardia, il rossore, il tremore,non so se un timido ha ste manifestazioni ma se le ha sono transitorie...
    in un fobico sociale sono persistenti e poi c'è il bocco della parola e dei pensieri, l'autogiudizio negativo, la paura di essere giudicati inetti...tutte cose che si autoalimentano perchè l'nasia che realmente si manifesta è così forte da farti davvero comportare da inetto...compromette ogni tipo di prestazione

    per quanto mi riguarda io sto un pochetto meglio rispetto al passato...ma certe situazioni ancora mi terrorizzano e ancora le fuggo...
    il mio miglioramnto lo devo alla terapia e al fatto che frequento un forum...lì ho avuto modo di confrontarmi, di essere sostenuta... e in contemporanea con questo migliorament omolte cose sono cambiate...

    il mio traguardo sarebbe quello di diventare timida...semplicemente timida...
    ci sto lavorando, ma è molto dura...

    per ora mi fermo qui che ho già scritto un "romanzo" [SM=x1460409]

    magari poi racconterò meglio di me...se si avrà la pazienza di leggere [SM=x1460405] [SM=x1460411]


  • |Denilson|
    00 16/02/2008 13:15
    Io ti ho letto, ed ora a lungo rifletto. Sembra un mondo così lontano dal mio, che però voglio comprendere.
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    Agny81
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    00 16/02/2008 13:40
    Re:
    ondina75, 16/02/2008 12.47:

    è vero, è normale avere paura di determinate situazioni, colloqui, riunioni...magari anche chi non si definisce timido dichiarerà di avere ansia in situazioni del genere...vedi la differenza sostanziale sta nel fatto che una persona timida può aver paura di una situazione del genere,ma poi quando ci si trova dentro la paura scema,e ci si tranquillizza...per un fobico sociale questo non accade....e non dipende nemmeno da come si evolvono le cose, l'ansia è così forte e persisente che si ha un blocco dei pensieri, dell'azione...l'unica cosa che si desidera è fuggire e non si riesce nemmeno a trovare "piacere" nel parlare con qualcuno che ci può mettere a nostro agio...



    c'è la paura di fare acquiisti...io per esempio EVITO i piccoli negozi perchè non riesco a gestire la pressione del venditore...oppure mi fermo fuori a vedere solo la vetrina..questo è limitante perchè nelle vetrine non c'è tutta la merce...valloa spiegare a chi non ècosìilmotivo di questi evitamenti...
    l'evitamento è spesso l'unica strategia che si mette in atto e che non ti fa VIVERE, perchè perdi molte occasioni di vita...



    in un timido tutte le manifestazioni,le reazioni fisiche descritte,tipo la tachicardia, il rossore, il tremore,non so se un timido ha ste manifestazioni ma se le ha sono transitorie...
    in un fobico sociale sono persistenti e poi c'è il bocco della parola e dei pensieri, l'autogiudizio negativo, la paura di essere giudicati inetti...tutte cose che si autoalimentano perchè l'nasia che realmente si manifesta è così forte da farti davvero comportare da inetto...compromette ogni tipo di prestazione

    per quanto mi riguarda io sto un pochetto meglio rispetto al passato...ma certe situazioni ancora mi terrorizzano e ancora le fuggo...
    il mio miglioramnto lo devo alla terapia e al fatto che frequento un forum...lì ho avuto modo di confrontarmi, di essere sostenuta... e in contemporanea con questo migliorament omolte cose sono cambiate...

    il mio traguardo sarebbe quello di diventare timida...semplicemente timida...
    ci sto lavorando, ma è molto dura...

    per ora mi fermo qui che ho già scritto un "romanzo" [SM=x1460409]

    magari poi racconterò meglio di me...se si avrà la pazienza di leggere [SM=x1460405] [SM=x1460411]





    ecco ora ho capito la differenza...che anche se le cose si evolvono bene il socio fobico proprio non riesce a rilassarsi e a stare bene..e questo posso capire sia un bel problema...

    comunque...mmm...nei negozi piccoli di vestiti ad esempio non ci entro mai neppure io a dirla tutta:)!! specialmente se non ci sono clienti all'interno...odio fare acquisti con gli occhi della commessa puntati addosso, che ti assilla "prova questo, prova quello" e tu lo provi e poi lei "come andava???" e tu devi stare a pensare a qualcosa di carino da dirle anche se non vuoi comprare il capo perchè non ti piace...insomma meglio i centri commerciali dove nessuno ti calcola, puoi provare tutto quello che ti piace e non devi trovare scusanti se le cose non ti piacciono...e non è una questione di timidezza o fobia questa...tante persone anche non timide odiano i negozi piccoli, proprio per l'oppressione dei commessi che ti assillano davvero...

    comunque tornando in tema per quanto riguarda le manifestazioni di cui parli...bè io da timida ti posso dire che in alcune situazioni non divento solo rossa...ma viola!!! tu non sai quanto soffro per questa cosa!! perchè mi succede anche senza motivo a volte...nel senso incontro una persona che non vedevo da anni e...reagisco arrossendo...e giorgio, il mio ragazzo mi prende sempre in giro!! oppure da piccolina..ero innamorata pazza del fratello di una mia amica ma facevo di tutto per nasconderlo...ma poi come lo vedevo..tac..diventavo viola..e senza parole..tutti capivano quello che io provavo per lui...però non mi capita solo con chi mi piace!! è questo che ho impiegato un sacco di tempo per farlo capire a giorgio...perchè incontravo qualche amico che non vedevo da anni e diventavo bordò e giorgio pensava "ma caspita è innamorata anche di questo??" invece no...l'emozione di rivedere una persona dopo tanto tempo mi faceva e mi fa ancora qualche volta diventare rossa...anche se per questa persona non provo assolutamente nulla...menomale quando fa freddo mi succede meno spesso...
    invece tachicardia e tremori non gli ho mai avuti...
    comunque sono contenta che tu stai facendo progressi...è vero confrontarsi con chi ha lo stesso problema può essere davvero molto molto utile...
    se ti va di parlarne oggi come oggi di che situazioni hai ancora paura??
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    ondina75
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    00 16/02/2008 17:32
    Re:
    |Denilson|, 16/02/2008 13.15:

    Io ti ho letto, ed ora a lungo rifletto. Sembra un mondo così lontano dal mio, che però voglio comprendere.



    è rara sta cosa...
    grazie [SM=x1460407]

    ciao [SM=x1460406]


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    ondina75
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    00 16/02/2008 18:18
    Re: Re:
    Agny81, 16/02/2008 13.40:



    ecco ora ho capito la differenza...che anche se le cose si evolvono bene il socio fobico proprio non riesce a rilassarsi e a stare bene..e questo posso capire sia un bel problema...

    comunque...mmm...nei negozi piccoli di vestiti ad esempio non ci entro mai neppure io a dirla tutta:)!! specialmente se non ci sono clienti all'interno...odio fare acquisti con gli occhi della commessa puntati addosso, che ti assilla "prova questo, prova quello" e tu lo provi e poi lei "come andava???" e tu devi stare a pensare a qualcosa di carino da dirle anche se non vuoi comprare il capo perchè non ti piace...insomma meglio i centri commerciali dove nessuno ti calcola, puoi provare tutto quello che ti piace e non devi trovare scusanti se le cose non ti piacciono...e non è una questione di timidezza o fobia questa...tante persone anche non timide odiano i negozi piccoli, proprio per l'oppressione dei commessi che ti assillano davvero...

    comunque tornando in tema per quanto riguarda le manifestazioni di cui parli...bè io da timida ti posso dire che in alcune situazioni non divento solo rossa...ma viola!!! tu non sai quanto soffro per questa cosa!! perchè mi succede anche senza motivo a volte...nel senso incontro una persona che non vedevo da anni e...reagisco arrossendo...e giorgio, il mio ragazzo mi prende sempre in giro!! oppure da piccolina..ero innamorata pazza del fratello di una mia amica ma facevo di tutto per nasconderlo...ma poi come lo vedevo..tac..diventavo viola..e senza parole..tutti capivano quello che io provavo per lui...però non mi capita solo con chi mi piace!! è questo che ho impiegato un sacco di tempo per farlo capire a giorgio...perchè incontravo qualche amico che non vedevo da anni e diventavo bordò e giorgio pensava "ma caspita è innamorata anche di questo??" invece no...l'emozione di rivedere una persona dopo tanto tempo mi faceva e mi fa ancora qualche volta diventare rossa...anche se per questa persona non provo assolutamente nulla...menomale quando fa freddo mi succede meno spesso...
    invece tachicardia e tremori non gli ho mai avuti...
    comunque sono contenta che tu stai facendo progressi...è vero confrontarsi con chi ha lo stesso problema può essere davvero molto molto utile...
    se ti va di parlarne oggi come oggi di che situazioni hai ancora paura??




    quello dell'arrossire è un argomento che può essere ulteriormente trattato :P

    a me capita, ma non spessimo...nche se cmq quando capita e me lo si fa notare vado in tilt...
    le manifestazione che più miappartengono sono il tremore, il tremore della voce, l'incapacità di sostenere lo sguardo...
    poi c'è la "disconnessione" tra mente e corpo (nonso se si possa parlare di derealizzazione nel mio caso)...la paralisi dei pensieri e della parola, i sudori freddi, le palpitazioni, il senso di testa vuota, fastidi a livello gastrico...

    le situazioni che ancora mi provocano quesste reazioni....bhè diciamo che le riunioni di lavoro, i corsi di aggiornamento...anche se entrambe queste situazioni nell'ultimo anno non si sono presentate, quini non saprei ora come le affronterei...cmq il solo pensiero mi terrorizza...
    a settembre cambierò lavoro, ambiente e persone...già ora vivo la cosa con terrore, se ci penso mi sento male...e in effetti settimana scorsa ho avuto uno dei mie crolli anche per questa cosa...
    [SM=x1460401] queste sono situazini che, purtroppo o per fortuna, non posso EVITARE...l'evitamento dà un sollievo immediato,ma poi porta sensi di colpa...a lungo termine è deleterio

    le situazioni che evito spesso e volentieri sonol'andare a feste, il telefonare, il fare acquisti in piccoli negozi in cui bisogna chiedere, il conoscere gente nuova, andare per uffici e chiedere informazioni(tipo portare documenti o cose del genere, in genere delego qualcun altro [SM=x1460417] ), il guidare

    a causa di questo probelmino che ho, non ho proseguito gli studi (mi sarebbe piaciuto, ma non oso pensarlo nemmeno ora di farlo),non riesco a seguiri corsi e a coltivare hobbies...tutte situazioni in cui devi essere "visibile",situazioni in cui c'è un incontro e un confronto, situazioni in cui occorre parlare, farti avanti, mostrarti, comunicare... mi piacerebbe tanto fare un corso di illustrazione e di cucina creativa, sono due anni che lo dico, ma poi non lo faccio [SM=x1460401]
    non riesco a sostenere l emie opinioni....ho così tanta paura che spessoe volentieri mi pare di non averne affatto...sono spesso "additata" come quella che non parla, la "muta"...io associo sta cosa a stupidità...mi sento stupida per questo...
    so che tutte queste paura sono irrazionali e quando la situazione ansiogena passa, o la lascio passare perchè la evito, poi dico "vabbè la prossima volta sarà diverso...lo faccio la prossima volta" puntialmente non succede

    non riesco a guardare le persone negli occhi..sto spesso a testa bassa
    una delle cose che odio di più e il tono della voce che è spesso basso...ilfatto che tremo quando parlo (mi capita il più delle volte con gli sconosciuti e con persone che rivestono un certo ruolo)

    riguardo la questione telefono...se in casa squilla il telefono sono capace di lasciarlo squillare a inoltranza,fino a quando qualcun altro non risponde, beccandomi pure dei sonori "cazziatoni"..ora vivo da sola (non sai che sforzo è stato farlo), e sto sempre lì, sperando che non squilli mai il telefono...sul cellulare va un po' meglio visto che si vede il chiamante e poi si possono usare i sms...ma ogni volta che squilla, anche il cell, vado un po' in agitazione a meno che non vedo che a chiamarmi sono determinate persone...

    se sono io a dover fare telefonate cerco mille scusa per evitarlo...
    le palpitazioni e il tremore mi vengono anche se devo chiamare per prendere le pizze a domicilio o per prendere appuntamenti dal medico...in passato addirittura andavo a lavoro anche quando stavo male, avevo febbre pur di non telefonare per prendere malattia...anche adesso capita, pur se in forma minore...

    non vado a feste, non parliamo della discoteca, in tutta la mia vita ci sarò andata si e no 3 - 4 volte e ogni volta una tortura, vabbè ma lì è pure questione di interessi...

    non esco la sera...capita molto raramente...

    tendo sempre a nascondermi...dal di fuori credo sembri che non abbai ambizioni...forse è così...visto che evito ogni situazione che mi possa mettere in gioco...

    la mia vita sociale è molto limitata...fino a poco tempo fa si limitava all'ambiente lavorativo...ora si sta allargando, ma nn è soddisfacente, non ancora e non del tutto...

    ripeto, sono molto migliorata,ma la strada da fare è lunghissima, ancora troppo...

    i probelmi che ho mi hanno tenuta lontana da tutti e tutto per troppo tempo...

    il rapporto con l'altro sesso...questa è un'altra nota dolente...cioè ora non più tanto visto che dopo 30 anni di singletudine ora ho una persona vicino... la prima persona in tutta la mia vita... tutte le esperienze che "normalemnte" si fanno da ragazzini,io non le ho fatte... è come se un pezzo di vita non lo avessi vissuto... sempre per questa maledetta PAURA... con lui certe cose non hanno peso, ma se dovessi trovarmi in situazioni in cui avrei a che fare con conversazioni e interazioni con l'altro sesso, bhè scaterebbe l'ansia... il senso di ridicolaggine, la paura e tutto il resto...

    il non plus ultra della mia paura è l'interazione con uomini che rivestono un certo ruolo di autorità...ma anche gli altri non scherzano [SM=x1460417]

    tutte le situazioni sopra descritte mi generano una serie di manifestazioni a livello emotivo, cognitivo e fisico...ovvio temo che queste cose si vedano dal di fuori e questo mi fa salire ancora di più l'ansia...in più sono concentrata più su queste reazioni che magari su quello che mi si dice...quindi spesso e volentieri non capisco ciò che mi si dice con la paura poi di passare per cretina

    per ora questo è quanto... [SM=x1460406]
    [Modificato da ondina75 16/02/2008 19:19]
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    Lucio_2303
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    00 16/02/2008 19:45
    ondina..tranquilla che si capisce bene quello che vivi..e ti dirò che per me sono cose normalissime quelle che dici..anche io ho in comune con te alcuni atteggiamenti..non tutti..tipo il rispondere al telefono è sempre stato un tabù per me..oppure trovarmi di fronte a persone che ricoprono una certa posizione sociale..oppure per i capelli..siccome non ne ho mai avuti tanti..e pure brutti quei pochi che avevo..mi sentivo ridicolo..diverso..e la cosa piu' incredibile è che ho sempre avuto paura di come gli altri mi vedevano..anche io mi isolavo..evitavo le feste..poi a furia di sentirmi una merda non so..mi è scattato dentro qualcosa..ho iniziato a notare che anche le latre persone hanno difetti e problemi..e quindi sono riuscito a vivere la mia vita fino ad oggi in modo abbastanza normale..certo che ho tanti di quei problemi che neanche ti immagini..generalizzo perchè ci vorrebbe un mese a dirteli tutti..però per certe paure e insicurezze mi sono proprio tirato fuori..
    Guarda..per fati ridere un pò..mi basterebbe raccontarti la prima volta che ho fatto l'amore con una ragazza..avevo 19 anni..neanche tanto giovanissimo..un disastro a dir poco..ero talmente in ansia che il pisello ha chiuso per ferie! :) tremavo..sudavo..e lui? niente...morto...non raggiungibile direbbe la signorina della vodafone..e la ragazza con cui stavo mi ha pure fatto sentire una merda..ma sono cose che capitano..il fatto che molti miei amici mi dissero che era successo anche a loro mi ha tranquillizzato..infatti poi non è piu' capitato..a volte basta solo rendersi conto che in fondo tutti hanno i propri difetti..cè chi li maschera bene..cè chi se li porta dietro per tanto tempo..ma siamo un po tutti uguali..anche io ho sempre la sensazione di non valere niente..che gli altri sono tutti migliori di me..che sanno vivere..sanno stare al mondo..io invece mi isolo..divento introverso..pensieroso..evito le situazioni che mi possono mettere a disagio..ma è un disagio spesso dovuto solo all'insicurezza..alla forte timidezza..perchè in fondo i supereroi ci sono solo nei fumetti..
    Per esempio..qualche volta con gli amici siamo andati in qualche localino..con le donnine che fanno gli spogliarelli..allora capita che la ragazza (superfiga) decide di prendere un ragazzo del pubblico e portarselo sul palco..lasciarlo in mutande e spalmarlo di crema con le tette...ecco...neanche a dirlo quella sceglie proprio me..io figurati se ci sono andato..tutti ridevano alle mie spalle perchè mi son vergognato ad andare sul palco con lei..ma poi se tu avessi visto che razza di gente ha accettato! uno c'aveva una panza enorme! la schiena brufolosa..e le mutande sbiadite dai troppi lavaggi..un'altro era pieno di brufoli..magro come un chiodo..sdentato..eppure erano la in mutande mezzi nudi pieni di nivea belli tranquilli...vedi...tutti ridevano come matti...fischiavano..ma quelli se ne sono fregati di ciò che pensava la gente che guardava..a me questo mi ha fatto riflettere molto..ho capito che in fondo accertarsi per quello che siamo è la cosa piu' giusta che possiamo fare per noi stessi..senza paure senza inibizioni senza disagi che non esistono..ma che ci mettiamo in testa...fosse facile lo farei subito anche io..ma concordo con te..ci vuole tempo...infatti io quei posti non li ho piu' frequentati..proprio per sfuggire a situazioni che non mi andava di affrontare..ma magari un giorno ci torno..e mi faccio spalmare tutto di cioccolato..che ne pensi? :) un bacione!!

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    ORA CHE HO PERSO LA VISTA , CI VEDO DI PIU'

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    Agny81
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    00 16/02/2008 21:33
    ondina..ora non ho molto tempo...rispondo solo al fatto che hai paura di guardare le persone negli occhi...un consiglio che mi è stato dato e che secondo me funziona: se hai timore di guardare una persona negli occhi GUARDALE LE SOPRACCIGLIA...a lui sembrerà che la guardi neglio occhi ma in questo modo ti sentirai meno in imbarazzo..provare per credere:) ora devo andare, domani risp al resto...
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    ondina75
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    00 17/02/2008 10:46
    Re:
    Agny81, 16/02/2008 21.33:

    ondina..ora non ho molto tempo...rispondo solo al fatto che hai paura di guardare le persone negli occhi...un consiglio che mi è stato dato e che secondo me funziona: se hai timore di guardare una persona negli occhi GUARDALE LE SOPRACCIGLIA...a lui sembrerà che la guardi neglio occhi ma in questo modo ti sentirai meno in imbarazzo..provare per credere:) ora devo andare, domani risp al resto...



    potrei provare...perchè no...

    solo che il punto è che proprio il sapere chel'altro vede che lo sto guardando a crearmi problemi [SM=x1460401]

    ad ogni modo potri provare...sarebbe un buon esercizio, una buona esposizione

    ciao agny [SM=x1460471]


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    ondina75
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    00 17/02/2008 11:19
    Re:
    Lucio_2303, 16/02/2008 19.45:

    ondina..tranquilla che si capisce bene quello che vivi..e ti dirò che per me sono cose normalissime quelle che dici..anche io ho in comune con te alcuni atteggiamenti..non tutti..tipo il rispondere al telefono è sempre stato un tabù per me..oppure trovarmi di fronte a persone che ricoprono una certa posizione sociale..oppure per i capelli..siccome non ne ho mai avuti tanti..e pure brutti quei pochi che avevo..mi sentivo ridicolo..diverso..e la cosa piu' incredibile è che ho sempre avuto paura di come gli altri mi vedevano..anche io mi isolavo..evitavo le feste..poi a furia di sentirmi una merda non so..mi è scattato dentro qualcosa..ho iniziato a notare che anche le latre persone hanno difetti e problemi..e quindi sono riuscito a vivere la mia vita fino ad oggi in modo abbastanza normale..certo che ho tanti di quei problemi che neanche ti immagini..generalizzo perchè ci vorrebbe un mese a dirteli tutti..però per certe paure e insicurezze mi sono proprio tirato fuori..
    Guarda..per fati ridere un pò..mi basterebbe raccontarti la prima volta che ho fatto l'amore con una ragazza..avevo 19 anni..neanche tanto giovanissimo..un disastro a dir poco..ero talmente in ansia che il pisello ha chiuso per ferie! :) tremavo..sudavo..e lui? niente...morto...non raggiungibile direbbe la signorina della vodafone..e la ragazza con cui stavo mi ha pure fatto sentire una merda..ma sono cose che capitano..il fatto che molti miei amici mi dissero che era successo anche a loro mi ha tranquillizzato..infatti poi non è piu' capitato..a volte basta solo rendersi conto che in fondo tutti hanno i propri difetti..cè chi li maschera bene..cè chi se li porta dietro per tanto tempo..ma siamo un po tutti uguali..anche io ho sempre la sensazione di non valere niente..che gli altri sono tutti migliori di me..che sanno vivere..sanno stare al mondo..io invece mi isolo..divento introverso..pensieroso..evito le situazioni che mi possono mettere a disagio..ma è un disagio spesso dovuto solo all'insicurezza..alla forte timidezza..perchè in fondo i supereroi ci sono solo nei fumetti..
    Per esempio..qualche volta con gli amici siamo andati in qualche localino..con le donnine che fanno gli spogliarelli..allora capita che la ragazza (superfiga) decide di prendere un ragazzo del pubblico e portarselo sul palco..lasciarlo in mutande e spalmarlo di crema con le tette...ecco...neanche a dirlo quella sceglie proprio me..io figurati se ci sono andato..tutti ridevano alle mie spalle perchè mi son vergognato ad andare sul palco con lei..ma poi se tu avessi visto che razza di gente ha accettato! uno c'aveva una panza enorme! la schiena brufolosa..e le mutande sbiadite dai troppi lavaggi..un'altro era pieno di brufoli..magro come un chiodo..sdentato..eppure erano la in mutande mezzi nudi pieni di nivea belli tranquilli...vedi...tutti ridevano come matti...fischiavano..ma quelli se ne sono fregati di ciò che pensava la gente che guardava..a me questo mi ha fatto riflettere molto..ho capito che in fondo accertarsi per quello che siamo è la cosa piu' giusta che possiamo fare per noi stessi..senza paure senza inibizioni senza disagi che non esistono..ma che ci mettiamo in testa...fosse facile lo farei subito anche io..ma concordo con te..ci vuole tempo...infatti io quei posti non li ho piu' frequentati..proprio per sfuggire a situazioni che non mi andava di affrontare..ma magari un giorno ci torno..e mi faccio spalmare tutto di cioccolato..che ne pensi? :) un bacione!!





    ciao lucio...

    bhè che dire...io credo che tu puoi comprendere perchè certe situazioni le vivi...del resto è normale che sia così...io non pretendo che gli altri comprendano, credo sia una cosa molto difficile...
    una delle consapevolezze raggiunte e dei cambiamenti che si sono verificati in me sta proprio nel fatto di non "accusare" più gli altri... prima mi sentivo molto vittima, ora non più(oddio alcune volte ancora si [SM=x1460415] )
    certo che qualche volte mi fa ancora un po' rabbia sentirmi dire certe cose...ma vabbè, lavorerò ancora su questo...

    un alta consapevolezza è il fatto che tutti hanno difetti (ma sicuro non siamo tutti uguali)...anche se a questa cosa devo pensarci,devo farci "caso", non mi viene ancora naturale, quindi tendo ancora sempre un po' (diciamo pure parecchio)a giudicarmi negativamente spesso, anzi diciam opure sempre, trasferendo il giudizio che ho di me stessa sugli altri, come se gli altri mi giudicassero (a volte succede sul serio a dire il vero [SM=x1460417] )
    sono vittima dei condizionamenti esterni, del giudizio altrui e questa cosa fa parte del problema...mina l'autostima, altro punto dolente...
    per fregarmene dovrei avere un'autostima alta, cose che non c'è...anche su questo sto cercando di lavorare, ma quanto è difficile...

    dici di avere avuto la prima esperienza sessuale non troppo giovane...bhè a me è succeso due mesi fa...e il primo bacio un anno fa..e io sì che posso dire di non essere giovanissima [SM=x1460411], credo che 19 anni sia un'età "giusta" ;) cioè non che ci sia un giusto e uno sbagliato, però voglio dire un senso di "anormalità" me lo sono portato appresso fino ad ora... avevo blocchi profondi e in un certo senso ancora ce li ho, ma il blocco maggior era (è) proprio nell'approcciarsi all'altra persona, all'altro sesso...cioè lo fuggvo proprio, facevo in modo che occasioni non ce ne fossero per nulla... perchè prima di arrivare a "quello" c'è dell'altro, c'è la conoscenza, c'è la fiducia...bhè se ho paura di avvicinarmi a qualcuno come posso conoscerlo e stabilire un'intesa basata sulla fiducia?
    non so se è chiaro quello che voglio dire...
    non so per me è importante conoscere a fondo la persona con cui poi vado a condividere certe esperienze... ora è stato così e il fatto di sapere che certi atteggiamenti e certe reazioni non hanno peso, vengonocomprese e non mi si "colpevolizza", bhè credo sia molto importante...

    localini io non ne frequento...non ho molti amici con cui uscire anzi a dire i vero ho solo amicizie femminili, ognuna però con le sue esigenze...
    qualche volta esco con miofratello, che è più giovane di me e i cui amici li ho visti crescere...e anche se in un certo senso mi ci trovo, cmq a volte mi sento a disagio, molto...mi sento fuori posto e anche certi discorsi..mi sembra di non capire, è come se loro pur essendo più giovani di me abbiano cmq maggiori esperienze di me,in effetti è proprio così...e io che ho già le mie difficoltà per esempio nel sostenere una conversazione,spesso me ne sto zitta per evitare figuracce, per non passare per quella che non VIVE cosa che in realtà è vera...
    cioè da poco sto cominciando a vivere nel vero senso della parola, anche se ci sono cmq molti condizionamenti, robe che mi frenano, mi
    bloccano...


    ritornandoalla questione delnonssaper cosa dire,dello stare zitta...bhè spesso il silenzio è giudicato come indice di "stupidità"...questa è una cosa che più volte mi è stata rivolta e prima mi faceva moltomale..erosempre additata come la "muta" della situazione, quella ch enonparlava (succede anche adesso a dire il vero),ma qualcuno mi ha insegnato che nel silenzio c'è un grande valore...che spesso le parole non riescono ad espriemre ciò che si sente,che si ha dentro,sono superflue, e possono portare malintesi...che un gesto vale più di mille parole...bhè questo è un altro argomento chemi sta molto a cuere semmsi lo riprenderò poi [SM=x1460407]

    cmq si torna in quel locale e fai quello che più ti fa stare bene ;)

    ciao [SM=x1460406]
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    Agny81
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    00 18/02/2008 07:49
    Re: Re: Re:
    ondina75, 16/02/2008 18.18:





    le situazioni che ancora mi provocano quesste reazioni....bhè diciamo che le riunioni di lavoro, i corsi di aggiornamento...anche se entrambe queste situazioni nell'ultimo anno non si sono presentate, quini non saprei ora come le affronterei...cmq il solo pensiero mi terrorizza...
    a settembre cambierò lavoro, ambiente e persone...già ora vivo la cosa con terrore, se ci penso mi sento male...e in effetti settimana scorsa ho avuto uno dei mie crolli anche per questa cosa...
    [SM=x1460401] queste sono situazini che, purtroppo o per fortuna, non posso EVITARE...l'evitamento dà un sollievo immediato,ma poi porta sensi di colpa...a lungo termine è deleterio

    le situazioni che evito spesso e volentieri sonol'andare a feste, il telefonare, il fare acquisti in piccoli negozi in cui bisogna chiedere, il conoscere gente nuova, andare per uffici e chiedere informazioni(tipo portare documenti o cose del genere, in genere delego qualcun altro [SM=x1460417] ), il guidare


    a causa di questo probelmino che ho, non ho proseguito gli studi (mi sarebbe piaciuto, ma non oso pensarlo nemmeno ora di farlo),non riesco a seguiri corsi e a coltivare hobbies...tutte situazioni in cui devi essere "visibile",situazioni in cui c'è un incontro e un confronto, situazioni in cui occorre parlare, farti avanti, mostrarti, comunicare... mi piacerebbe tanto fare un corso di illustrazione e di cucina creativa, sono due anni che lo dico, ma poi non lo faccio [SM=x1460401]
    non riesco a sostenere l emie opinioni....ho così tanta paura che spessoe volentieri mi pare di non averne affatto...sono spesso "additata" come quella che non parla, la "muta"...io associo sta cosa a stupidità...mi sento stupida per questo...
    so che tutte queste paura sono irrazionali e quando la situazione ansiogena passa, o la lascio passare perchè la evito, poi dico "vabbè la prossima volta sarà diverso...lo faccio la prossima volta" puntialmente non succede

    non riesco a guardare le persone negli occhi..sto spesso a testa bassa
    una delle cose che odio di più e il tono della voce che è spesso basso...ilfatto che tremo quando parlo (mi capita il più delle volte con gli sconosciuti e con persone che rivestono un certo ruolo)

    riguardo la questione telefono...se in casa squilla il telefono sono capace di lasciarlo squillare a inoltranza,fino a quando qualcun altro non risponde, beccandomi pure dei sonori "cazziatoni"..ora vivo da sola (non sai che sforzo è stato farlo), e sto sempre lì, sperando che non squilli mai il telefono...sul cellulare va un po' meglio visto che si vede il chiamante e poi si possono usare i sms...ma ogni volta che squilla, anche il cell, vado un po' in agitazione a meno che non vedo che a chiamarmi sono determinate persone...

    se sono io a dover fare telefonate cerco mille scusa per evitarlo...
    le palpitazioni e il tremore mi vengono anche se devo chiamare per prendere le pizze a domicilio o per prendere appuntamenti dal medico...in passato addirittura andavo a lavoro anche quando stavo male, avevo febbre pur di non telefonare per prendere malattia...anche adesso capita, pur se in forma minore...

    non vado a feste, non parliamo della discoteca, in tutta la mia vita ci sarò andata si e no 3 - 4 volte e ogni volta una tortura, vabbè ma lì è pure questione di interessi...

    non esco la sera...capita molto raramente...

    tendo sempre a nascondermi...dal di fuori credo sembri che non abbai ambizioni...forse è così...visto che evito ogni situazione che mi possa mettere in gioco...

    la mia vita sociale è molto limitata...fino a poco tempo fa si limitava all'ambiente lavorativo...ora si sta allargando, ma nn è soddisfacente, non ancora e non del tutto...

    ripeto, sono molto migliorata,ma la strada da fare è lunghissima, ancora troppo...

    i probelmi che ho mi hanno tenuta lontana da tutti e tutto per troppo tempo...

    il rapporto con l'altro sesso...questa è un'altra nota dolente...cioè ora non più tanto visto che dopo 30 anni di singletudine ora ho una persona vicino... la prima persona in tutta la mia vita... tutte le esperienze che "normalemnte" si fanno da ragazzini,io non le ho fatte... è come se un pezzo di vita non lo avessi vissuto... sempre per questa maledetta PAURA... con lui certe cose non hanno peso, ma se dovessi trovarmi in situazioni in cui avrei a che fare con conversazioni e interazioni con l'altro sesso, bhè scaterebbe l'ansia... il senso di ridicolaggine, la paura e tutto il resto...

    il non plus ultra della mia paura è l'interazione con uomini che rivestono un certo ruolo di autorità...ma anche gli altri non scherzano [SM=x1460417]

    tutte le situazioni sopra descritte mi generano una serie di manifestazioni a livello emotivo, cognitivo e fisico...ovvio temo che queste cose si vedano dal di fuori e questo mi fa salire ancora di più l'ansia...in più sono concentrata più su queste reazioni che magari su quello che mi si dice...quindi spesso e volentieri non capisco ciò che mi si dice con la paura poi di passare per cretina

    per ora questo è quanto... [SM=x1460406]



    io non credo di soffrire di fobia sociale...penso di essere solo timida...però caspita...tante delle paure che descrivi le ho anch'io o le ho avute e sono riuscita con tanti tanti sforzi a superarle...
    - la paura dei cambiamenti, il fatto che dici che ti terrorizza il fatto che a settembre cambierai lavoro...bè caspita, come non capirti!!! io ho iniziato a 19 anni a lavorare in questa biglietteria...e sono ancora qua!!! perchè odio i colloqui di lavoro, il fatto di essere guardata, studiata, è una cosa odiosa, per me, per cui mi sono sempre accontentata di questo lavoro, non ho mai avuto ambizioni proprio come dici tu...e mi accontentavo di una paga da miseria (500-600 euro al mese) pur di non dover affrontare altri colloqui..poi la gestione qui in stazione è cambiata, ora sono da sola, ho tantissime responsabilità (troppe) l'unica cosa positiva che la paga è più che raddoppiata...da un lato sono contenta di ciò altrimenti mi sarei accontentata di quello stipendio da fame chissà per quanto...ma dall'altro mi manca il mio vecchio capo...ora ho a che fare con delle persone che dire infami è dire poco...
    - anch'io già ti dicevo evito i piccoli negozi
    - in passato evitavo spesso e volentieri le situazioni in cui c'era da chiedere qualcosa...questo tipo 10 anni fa o prima...ero succube, letteralmente succube di una che credevo mia amica (ed invece era falsa, falsissima)..io mi appoggiavo a lei in tutto...era grazie a lei che uscivo, grazie a lei avevo una vita sociale...ero la sua ombra e tutti mi prendevano in giro per questo...non c'era bisogno che chiedessi nulla perchè lo faceva sempre lei al mio posto..io cosa darei per tornare indietro, per svegliarmi prima, per ribellarmi...io per lei ho rinunciato a tante di quelle cose!! tipo negli anni delle superiori..ho scelto una scuola che non mi interessava più di tanto per seguire lei..e lì, io quando guardo le foto, mi dico "com'ero carina a quei tempi" ed anche i ragazzi se nè accorgevano...ed avevo due compagni di classe che mi piacevano un sacco..ed io piacevo a loro..mi dedicavano le poesie, mi portavano i fiori..erano così dolci con me...ma lei, forse gelosa perchè era un pò sovrappeso ed in pochi la calcolavano, mi diceva che facevano così per prendermi in giro, perchè come potevano interessarsi ad una come me?? ed io le credevo..e trattavo male questi due ragazzetti tanto carini...una volta ho pure strappato le loro poesie...e così io passavo non solo per "la muta" ma pure per la cattiva di turno
    - anch'io da sola ho sempre avuto paura di iniziare un corso, di fare qualcosa, di coltivare degli hobby..finalmente ho vinto questa paura, pur non conoscendo nessuno mi sono iscritta ad un corso di movimento espressivo...è un tipo di ginnastica e mi piace molto..e mi trovo bene con le altre signore iscritte...peccato non averci pensato prima!! ma tante cose ancora mi bloccano: vorrei andare in palestra, ma da sola proprio non ci riesco...oppure cosa darei per fare un corso di sub..ma anche lì di andarci da sola boh..non mi va...a parte che ora nemmeno avrei il tempo quindi devo mettere da parte questi sogni...
    - anch'io da piccola venivo chiamata la muta...come ti capisco quando scrivi queste cose!!! quanto, quanto ci ho sofferto...e più mi chiamavano muta...o mummia, ancora peggio, più io stavo male e mi chiudevo in me...come potevo aprirmi con gente che mi trattava così??? ma tu parli poco con tutti o solo con certe persone??? perchè io mi chiudevo così con quelli che mi trattavano da muta...ma a casa, con i miei, con qualche amica, io ero una persona totalmente diversa, ridevo, urlavo, scherzavo, ero una persona che dire "aperta" era dire poco...sembravo dottor jackie e mister hide!!
    - le telefonate, anch'io le odiavo tanti anni fa...quando dovevo chiamare le mie amiche per i compiti in classe...quanta forza dovevo farmi per alzare quel cavolo di telefono..neanche mi mangiasse!!! se solo ci fossero stati gli sms a quei tempi...poi pian pianino questa paura è scomparsa...ora solo se devo sentire qualcuno con cui magari ho pochi punti in comune e non saprei cosa dire mi sentirei un pò nervosa, altrimenti non ho problemi..

    - anch'io sempre tanti anni fa...avevo una paura pazzesca dei ragazzi...questo a 16-18 anni...vedevo le mie amiche..si usciva e loro andavano ogni sera con uno diverso...ed io restavo in un angolino a passare la serata a piangere...mi sentivo così diversa, così sbagliata in quegli ambienti dove c'erano solo ubriachi..ma poi ho capito!! non ero io sbagliata...erano gli ambienti e le persone che non erano adatti a me...così da sola mi sono detta "basta"!!! ho cambiato giro, ho trovato il mio giorgio a 20 anni..e da allora la mia vita è cambiata!!! altro che ragazza che stava muta nell'angolino, quando sono con lui non faccio che parlare, ridere, scherzare...sono un altra!!! e spero prima o poi di riuscire ad essere con tutti così, perchè quella è la vera agnese, la vera agnese che ho sempre avuto dentro, ma che tempo fa, potevano conoscere solo quelli che riuscivano a superare quel muro che erigevo tra me e gli altri...

    insomma di cose in comune ce nè sono davvero tante [SM=x1460413]

    comunque ondina cara...hai ancora qualche pauretta da superare..ma pensaci: hai un lavoro (a proposito che lavoro fai??), hai un ragazzo (e credo di aver capito anche chi è [SM=x1460460] ), hai una casa tua...insomma hai una vita normale!!! il tuo sarebbe un problema serio se ti impedisse di lavorare o di avere un ragazzo (come magari ti accadeva in passato) ma secondo me ora sei già guarita se sei riuscita ad ottenere tutto quello che hai ottenuto..pensa a tutti i passi in avanti che hai fatto, non puoi che essere orgogliosa di te...sei stata in gambissima!!! [SM=x1460511]



    [Modificato da Agny81 18/02/2008 07:59]
  • |Denilson|
    00 18/02/2008 10:55
    Continuo a leggervi attentamente... [SM=x1460471]
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    =Ranchan=
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    00 18/02/2008 12:14
    Ondina anche io sto seguendo quello che scrivi e ammetto di riuscire a comprendere solo alcuni aspetti, ma non ti giudico per questo, l'animo umano é talmente complesso e delicato che nessuno può ergersi a giudice, i meccanismi della mente e del corpo sono a volte davvero difficile da capire e spiegare....

    Mi congratulo per i grandi passi avanti che hai fatto! Complimenti! deve essere stata dura ma sono sicura che raggiungerai un successo dopo l'altro, questo é solo l'inizio....

    Per quanto riguarda il non parlare quando si é in pubblico é una cosa che faccio anche io spesso (lo facevo di più prima e me ne facevo un problema ora meno....), se ho qualcosa da dire la dico, altrimenti sto zitta e preferisco ascoltare....Mi capita quando sono con persone che conosco poco o con cui ho poco in comune di non riuscire ad entrare nei loro discorsi, allora sto zitta....Non sai quanta gente superficiale ha fatto battute dirette su questo....Io rispondo solo che preferisco non parlare se non ho niente da dire e che amo molto ascoltare piuttosto che dover parlare per forza....

    A volte mi giustifico dicendo che sono stanca o simili, ma altre volte me ne sbatto completamente, tanto so che le persone intelligenti non mi giudicheranno negativamente per quello che sono e poi mi rifaccio quando ho qualcosa da dire, non sono senza idee e senza opinioni....Dico solo "Preferisco ascoltare..." (Una risposta sibillina che zittisce il rompiballe di turno....Molti penseranno che sono strana ma alla fin fine non mi frega nulla, chi mi conosce non mi giudica, chi mi giudica senza conoscermi é superficiale e non merita che mi preoccupi per quello che pensa).
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    Agny81
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    00 18/02/2008 12:41
    certo che di rompiballe che rompono le scatole se una parla poco ce nè sono tantissimi, eh...sembra che non abbiano altro da osservare che vedere quanto parliamo noi...che palle di sta gente!!!!!!
  • chiaralapazza
    00 18/02/2008 13:01
    Ondina, tanto di quello che dici lo abbiamo tutti, con la differenza che per noi è facile superare la cosa perchè non è patologia, la tua invece è appunto una vera e propria fobia, che ti disarma e di fronte alla quale sei inerme. Chissà quanta gente ti avrà giudicato per questo, non capendo quanto possa essere disarmante una paura, che poi paura non è ma è vero e proprio terrore che ti blocca, che ti paralizza, che non ti fa andare avanti. Non posso capire ciò che provi, perchè ripeto, ciò che si vive da timidi è diversissimo, è una condizione normale non paralizzante e facilemente superabile. La fobia invece no, è irrazionale (anche se una psiegazione l'ha) e come tale non si riesce ad affrontare, perchè non se ne capisce il motivo e la ragione e non la si riesce a comprendere, e quindi superare. A terrore irrazionale corrisponde appunto come dici tu la fuga.
    Sono felice nel leggere che la psicoterapia fa effetto, e l'unica cosa che mi chiedo è questa" la consapevolezza che hai ora del problema, di consente di affrontare meglio il terrore ancora vivo in te", di far fronte a questo cercando di non dico superarlo in certe situaizoni ma almeno affincandoti a lui e facendogli una bella linguaccia come a dire "adesso so che sei li e che ti devo affrontare?". Solo questo per ora mi chiedo.
    Per il resto, continuo anche io a leggerti, cercadno di capire quanto tutto questa possa farti stare male.
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    Lucio_2303
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    00 18/02/2008 16:21
    sicuramente avere una persona al tuo fianco..che non ti giudica..ma anzi che ti vuole bene per quello che sei ti aiuterà moltissimo..ne avevamo parlato in altri post..del fatto di avere qualcuno vicino..alcuni erano scettici altri favorevoli..sicuramente una buona dose di volontà propria ci vuole sempre in tutto..ma secondo me almeno per quanto ti riguarda..l'aver trovato almeno un compagno sicuramente darà i suoi frutti..vedrai..perchè almeno dal punto di vista personale hai già raggiunto una meta...hai appunto avuto le giuste esperienze che ti mancavano con l'altro sesso..e questo credo che aiuterà ad aumentare la tua autostima..ne sono convintissimo...
    non parlo solo di sesso ovviamente..parlo anche di tutto quello che ruota attorno ad un legame di coppia..

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    ORA CHE HO PERSO LA VISTA , CI VEDO DI PIU'

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    ondina75
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    00 21/02/2008 22:14
    Re:
    chiaralapazza, 18/02/2008 13.01:

    Ondina, tanto di quello che dici lo abbiamo tutti, con la differenza che per noi è facile superare la cosa perchè non è patologia, la tua invece è appunto una vera e propria fobia, che ti disarma e di fronte alla quale sei inerme. Chissà quanta gente ti avrà giudicato per questo, non capendo quanto possa essere disarmante una paura, che poi paura non è ma è vero e proprio terrore che ti blocca, che ti paralizza, che non ti fa andare avanti. Non posso capire ciò che provi, perchè ripeto, ciò che si vive da timidi è diversissimo, è una condizione normale non paralizzante e facilemente superabile. La fobia invece no, è irrazionale (anche se una psiegazione l'ha) e come tale non si riesce ad affrontare, perchè non se ne capisce il motivo e la ragione e non la si riesce a comprendere, e quindi superare. A terrore irrazionale corrisponde appunto come dici tu la fuga.
    Sono felice nel leggere che la psicoterapia fa effetto, e l'unica cosa che mi chiedo è questa" la consapevolezza che hai ora del problema, di consente di affrontare meglio il terrore ancora vivo in te", di far fronte a questo cercando di non dico superarlo in certe situaizoni ma almeno affincandoti a lui e facendogli una bella linguaccia come a dire "adesso so che sei li e che ti devo affrontare?". Solo questo per ora mi chiedo.
    Per il resto, continuo anche io a leggerti, cercadno di capire quanto tutto questa possa farti stare male.



    la consapevolezza che c'è un problema non lo sminuisce a dire il vero...
    mi fa sentire meno anormale...cioè sapere che non sono l'unica,sapere che è definibile, che esiste... questo mi dà un po' di forza in più...certo, ma nonsempre riesco ad avere la meglio sul terrore, pur conoscendolo...

    probabilmente questo accadrà quando avrò scavatoa fondo sui perchè ci sono queste paure, sul da che dipendono...è anche questo il compito della terapia ;)

    mi premeva parlare di questo argomento perchè mi tocca da vicino...certo ho tratto sunto da altro...ma è venuto fuori e mi fa paicere...
    questa patologia è poco conosciuta...magari parlandone si possono capire certe cose che prima sembravano assurde...
    scusate, forse sono poco chiara, ma sono un po' stanca ultimamante

    mi fa cmq piacere tenere vivo questo argomento

    :)




  • chiaralapazza
    00 22/02/2008 08:02
    Ondina, nessuno ha detto che il problema va sminuito, anzi!Men che meno io, non mi permetterei mai di sminuire un problema così serio. Dicevo semplicemente che la consapevolezza aiuta di certo. Il sapere consente di affrontare, il non sapere blocca. E la terapia appunto serve per consapevolizzare, conoscere e capire e affrontare. Tutto quello che hai detto è giustissimo! Mai sminuire un problema, conoscerlo per affrontarlo e-o risolverlo. Ed è quello che stai facendo tu.
    [Modificato da chiaralapazza 22/02/2008 08:27]
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    ondina75
    Post: 18
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    00 22/02/2008 19:09
    Re:
    chiaralapazza, 22/02/2008 8.02:

    Ondina, nessuno ha detto che il problema va sminuito, anzi!Men che meno io, non mi permetterei mai di sminuire un problema così serio. Dicevo semplicemente che la consapevolezza aiuta di certo. Il sapere consente di affrontare, il non sapere blocca. E la terapia appunto serve per consapevolizzare, conoscere e capire e affrontare. Tutto quello che hai detto è giustissimo! Mai sminuire un problema, conoscerlo per affrontarlo e-o risolverlo. Ed è quello che stai facendo tu.




    chiedo scusa...
    forse mi sonoe spressa male

    il mio non era un "rimprovero"... stavo cercando di spiegare...
    il conoscere, il sapere che il problema c'è,che esiste, che ha un nome e che è ben individuabile, non qualcosa che hai solo tu e che ti rende "strana" (anche se spesso agli occhi di chi no sa, strani si appare davvero) non sempre "attenua" la forza del problema stesso...questo volevo dire...
    certo sapere contro chi si ha a che fare aiuta, mette in moto delle "strategie", ma spesso capita che ci si blocca ugualmente...
    ufff è difficile speigare :P

    cmq grazie per l'ascolto [SM=x1460511]


    to be continued [SM=x1460411]
  • chiaralapazza
    00 22/02/2008 19:37
    Re: Re:
    ondina75, 22/02/2008 19.09:




    chiedo scusa...
    forse mi sonoe spressa male

    il mio non era un "rimprovero"... stavo cercando di spiegare...
    il conoscere, il sapere che il problema c'è,che esiste, che ha un nome e che è ben individuabile, non qualcosa che hai solo tu e che ti rende "strana" (anche se spesso agli occhi di chi no sa, strani si appare davvero) non sempre "attenua" la forza del problema stesso...questo volevo dire...
    certo sapere contro chi si ha a che fare aiuta, mette in moto delle "strategie", ma spesso capita che ci si blocca ugualmente...
    ufff è difficile speigare :P

    cmq grazie per l'ascolto [SM=x1460511]


    to be continued [SM=x1460411]




    Credvo mi avessi capita male, non mi permetto di giudicare, assolutamente. Ci mancherebbe, se giudicassi ti mancherei di rispetto. Non si giudica una persona che sta male. La si ascolta, ma non la si giudica perchè non si può capire il suo dolore, lo si ascolta.
    Ondina, lo so che blocca lo stesso la consapevolezza, è normale, non si chiamerebbe patologia allora. Il mio è un modo per dire che si è a buon paunto conoscere il problema, tutti questi sono passi, e un passo alla volta si arriva a prednere consapevolezza del problema, poi a imparare a conoscerlo, imparare gli strumenti che esso agisce in noi, capire quali sono gli strumenti per combatterlo, capire l'orgine di questo, mettere insieme le cose per risolverlo o trasformarlo in altro. A volte un problema può diventare una risorsa, anche se non sembra.
    Cmq, tutto questo per dire che sei a buon punto, sei sulla strada giusta. Quella della consapevolezza che porta avanti, molto avanti. Bisogna continuare sempre su questa strada, anche se a volte tutto sembra tornare in discesa. Le cadute ci saranno ancora, ma non ci si deve mai scoraggiare. facile da dirsi e difficile da farsi, ma è così.
    Un abbraccio ondina. [SM=x1460511]
  • |Denilson|
    00 22/02/2008 20:53
    Per capire meglio, Ondina, dovrei farti diverse domande (sei già in terapia e non vorrei certo sostituirmi a chi ti ha in cura). Ti chiederei cose dell'infanzia e dell'adolescenza, perché gli anni cruciali probabilmente sono stati questi. Ci sono cose che ti hanno portato ad un profondo stato di insicurezza. Com'è la tua situazione familiare? Hai sofferto separazioni o traumi particolari?
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